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Il Gram bicchiere

QUARTO APPUNTAMENTO DELLA RUBRICA CON UN GRAM BICCHIERE MEZZO PIENO.

Sono trascorse oltre 72 ore da Lazio-Juventus e quando la mente torna al minuto 93 e 40″ una strana sensazione mi attraversa la pancia. Quella pancia che, a caldo, spesso prende il sopravvento sulla ragione e motivo per il quale bisognerebbe evitare commenti nell’immediato dopogara. Con il mento appoggiato sul palmo della mano, lo sguardo incantato ad osservare i meravigliosi colori dell’autunno e le dolci note di un White Shadows, di uno straordinario Chris Martin dei Coldplay, ritorno a domenica pomeriggio.

Quella che sembrava una sciagurata domenica del pallone, alla luce dei risultati complessivi delle rivali, della classifica e, perché no, della conferma del 3-0 a tavolino sul Napoli, il mio Gram bicchiere di quest’oggi è mezzo pieno. Non perché la “sanguinosa” palla persa o, se preferite, regalata da Dybala alla Lazio sia meno dolorosa, bensì perché a freddo, rivista la partita, c’è tanto di buono da cui ripartire.

La Juventus, non mi stancherò mai di ribadirlo agli incontentabili tifosi bianconeri, ha cambiato tantissimo per pensare di non dover pagare uno scotto nella fase iniziale. Chi lo pensava, semmai ci fosse, non conosce il gioco del calcio, ma col rientro di De Ligt (più di chiunque altro), di Alex Sandro, Chiellini ed il completo recupero di Paulo Dybala, la Juventus sarà ancora lassù a lottare per il titolo. Lo dico oggi, a mente fredda, perché i progressi di Pirlo e della sua creatura, da quella nefasta serata di Champions contro il Barcellona, sono stati più che evidenti.

Domenica in casa del biancocelesti, seppur privi di Immobile, i bianconeri non hanno concesso praticamente nulla agli uomini di Inzaghi, tenendo bene il campo, offrendo diversi spunti interessanti fatti di aperture e verticalizzazioni con un Kulusevski consapevole del proprio potenziale ed un Morata sempre più leader del centro dell’attacco.

Miglioreremo ancora e per farlo vedrete che il rientro di De Ligt, a dare sicurezza a tutta la retroguardia, sarà determinante. Se le distanze tra i reparti resteranno brevi per tutti l’arco dei 90′ ci sarà da divertirsi perché l’idea di gioco di Andrea Pirlo è molto più interessante di quanto molti sapientoni lo abbiano precocemente etichettato in maniera negativa. Sì, perché col pieno recupero dell’olandese, il calcio come tutti i giochi di squadra vive di meccanismi fondamentali, cresceremo anche in mezzo al campo, dove McKennie si è già rivelato un jolly importante, Rabiot non è nemmeno lontano parente della copia sbiadita della passata stagione e dove Arthur reciterà un ruolo fondamentale. Crescerà di condizione anche Bentancur e a quel punto avremo una squadra equilibrata che potrà garantire anche quell’intensità che sino ad oggi la si è vista solo a sprazzi.

Intanto la Juventus, con tutti i “problemini e problemucci” avuti sino ad ora è nelle zone alte della classifica a soli 4 punti dalla vetta, in crescita e con ancora tanti margini di miglioramento, a cominciare dall’esperienza che sta maturando Andrea Pirlo.

Per le sentenze ci sarà tempo, per oggi mentre Chris Martin con i suoi Coldplay stanno sfumando, torno al presente e mi godo il mio Gram bicchiere mezzo pieno.

Appuntamento al prossimo Gram bicchiere.

FONTE: IL BLOG DI LUCA GRAMELLINI

https://www.lucagramellini.com/il-gram-bicchiere-2/

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