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J-TACTICS – Il medico dei pazzi (S03 E04)

Giovedì 08 ottobre sul nostro canale sulla piattaforma di SPREAKER, alle ore 22.00, andrà in onda la nostra trasmissione.
“Il medico dei pazzi”, è un film del 1954, diretto dal regista Mario Mattoli e tratto dall’omonima farsa “O miedeco d’e pazze”, di Eduardo Scarpetta.
Interpretato magistralmente dal Principe della risata, Antonio De Curtis in arte Totò.
Neanche a farlo apposta napoletano Doc e simbolo della “genialità” napoletana.
Quando Felice giunge da Roccasecca, luogo in cui vive e di cui è sindaco, a Napoli insieme alla moglie e alla figlia, Ciccillo mette in scena insieme all’amico Michele un nuovo raggiro ai danni dello zio.
Egli infatti millanta da tempo di essere diventato psichiatra e di dirigere una clinica per alienati mentali.
Dice di aver bisogno di 500 lire per comprare una macchina per l’elettroshock capace di sanare Michele, da lui spacciato come uno dei pazienti.

Naturalmente i soldi gli servono per onorare un debito di gioco, mentre la clinica è in realtà la Pensione Stella, pensione dove Ciccillo e Michele vivono a sbafo, ed i presunti pazzi non sono altro che gli eccentrici clienti della pensione, del tutto sani ma presentati come pazzi da Ciccillo quando lo zio Felice pretende di visitare la clinica.

Sfortunatamente Ciccillo incontra il suo creditore che lo colpisce in testa mandandolo all’ospedale e lasciando così lo zio Felice da solo alla pensione, da tutto questo prenderà corpo una commedia degli equivoci tra Totò e gli avventori.
A un certo punto, però, spaventato dai personaggi che ritiene più pericolosi, decide di lasciare la pensione durante la notte.
Il giorno dopo Ciccillo si presenta dallo zio per scusarsi e prendere i soldi, ma le cose si complicano nuovamente quando cominciano ad arrivare, nella casa dove Ciccillo ha parcheggiato lo zio e la sua famiglia, i vari clienti della pensione, convinto che siano scappati, Felice li rinchiude nelle varie stanze con l’inganno.
Alla fine, l’equivoco viene chiarito, Ciccillo riceve il perdono dello zio, e una volta saldati i debiti potrà sposare la cugina, mentre Felice si riconcilierà con i cosiddetti pazzi.
Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo particolare alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare la surreale vicenda, che oramai esula per certi versi dall’ambito prettamente sportivo, venutasi a creare a seguito della mancata partenza del Napoli alla volta di Torino per il match di campionato dei partenopei opposti ai campioni d’Italia bianconeri.
“Non ci hanno fatto partire”, dicono da Napoli, “La partita va giocata, il protocollo lo consente”, dicono dai palazzi della Lega in quel di Roma.
Come previsto, il mancato viaggio del Napoli a Torino per la sfida con la Juve a causa di un possibile focolaio all’interno del gruppo dopo le positività di Zielinski e Elmas, ha provocato un rimpallo di responsabilità difficile da sbrogliare.
Da un lato la Lega che ha confermato lo svolgimento della partita, dall’altro il Napoli che si rifà alle decisioni dell’Asl che hanno vietato alla squadra azzurra la partenza per Torino.
La Juventus dal canto suo si è regolarmente presentata allo Stadium, con Ronaldo e compagni che hanno aspettato nel tunnel degli spogliatoi.
Dopo 45′ di attesa da regolamento, l’arbitro Doveri ha dichiarato ufficialmente non disputata la partita.
Intanto sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Juventus, Andrea Agnelli: “Abbiamo dei protocolli che sono molto chiari, si sa esattamente cosa fare, andare in isolamento fiduciario presso una struttura concordata con la Asl e questo ci permette di giocare le partite, il protocollo è stato studiato dalla Federazione col governo”.
Netta e chiara la posizione del massimo dirigente bianconero, che neanche tanto velatamente paventa possibili falle del Napoli nell’attenersi al rispetto del protocollo medesimo.
Juventus-Napoli va giocata, non ci sono gli estremi per il rinvio, è questa la posizione della Lega di serie A dopo la decisione dell’Asl Napoli che ha bloccato la partenza dei partenopei alla volta di Torino dopo le positività di due suoi tesserati.
Dalla Lega infatti, in merito alla comunicazione ricevuta dalla società partenopea, chiariscono che: “il sistema di regole in vigore deve garantire massima tutela della salute per le persone coinvolte, parità di trattamento tra i vari club, nonché rispetto dei principi di lealtà sportiva, nel merito è opportuno ricordare che la nota della Asl campana si è limitata a notificare il provvedimento ordinario di isolamento fiduciario nei confronti dei contatti stretti del giocatore Zielinski, nel caso di specie, invece, si applica il Protocollo Figc concordato con il CTS”.
Alla luce di tale presa di posizione della Lega serie A sembrerebbe profilarsi senza alcun ombra di dubbio una sconfitta a tavolino per la squadra azzurra rea di aver violato il suddetto protocollo sanitario e di non essersi poi presentata a Torino per il match con i bianconeri di domenica sera.
Tutto molto semplice e lineare se non fossimo in Italia, paese degli azzeccagarbugli e dei maestri nell’aggirare le regole, anche le più ovvie ed elementari.
Non deve destare sorpresa allora la decisione del Giudice Sportivo in merito a Juventus-Napoli con la mancata presentazione degli azzurri allo Stadium e il rischio dello 0-3 a tavolino.
Nel comunicato ufficiale si legge infatti che il risultato non è stato omologato ed è sub iudice.
La decisione finale potrebbe arrivare entro venerdì.
Proprio come nella pellicola che da il titolo all’odierna puntata di J-TACTICS, una situazione che pareva essere chiara si è ingarbugliata sempre più creando una sorta di teatrino dell’assurdo dove la già citata “genialità” partenopea la fa da padrone.
Genialità o forse superficialità si potrebbe dire.
Ecco che allora così come nella già citata opera di Totò una tranquilla pensione si trasforma in un ospedale psichiatrico attraverso una serie di equivoci, bugie e fraintendimenti, allo stesso modo lo svolgimento di un match valevole per la seconda giornata di serie A diviene teatro di scontro tra la società calcio Napoli, l’Asl, la Lega serie A e gli organi politici.
Un teatro dell’assurdo come precedentemente scritto dove ogni protagonista cerca di intorbidire le acque e di interpretare a proprio vantaggio e piacimento le regole, il tutto come nella più becera tradizione italiana applicata allo sport.
Spettatore incolpevole ma interessato i campioni d’Italia della Juventus, da alcuni criticati (appunto assurdamente) per essere scesi, come regolamento prescrive, in campo domenica sera all’Allianz Stadium.
L’affare s’ingrossa come disse qualcuno e si complica diremmo noi, il rispetto del protocollo torna dunque alla ribalta e non è escluso che l’indagine si allarghi e verifichi se anche le altre squadre che hanno riscontrato positività tra i tesserati in queste settimane abbiano effettivamente seguito il protocollo alla perfezione.
Se per il Napoli, o altri club, venissero riscontrate mancanze nell’applicazione dell’iter, scatterebbero le sanzioni che vanno dalla diffida alla penalizzazione.
Ci chiediamo:
Il Napoli ha delle responsabilità nella gestione della vicenda della positività di due suoi tesserati e dell’applicazione del cd. “isolamento fiduciario”?
Il protocollo recentemente siglato tra le squadre di calcio professionistiche e le autorità competenti per garantire il regolare svolgimento fino al termine dei tornei presenta delle falle ed alcuni stanno forse approfittando di tali carenze?
Maliziosamente (ma neanche tanto) poi può sorgere il lecito dubbio che la vicenda si sarebbe conclusa con la sconfitta a tavolino del Napoli se l’avversario di turno non fosse stata la squadra bianconera?
Una cosa è certa, neanche il Principe della risata Totò avrebbe potuto immaginare una trama così surreale.
Non mancherà ovviamente uno sguardo agli ultimi colpi di questa sessione di mercato con la vecchia signora che in extrermis saluta alcuni suoi interpreti non facenti parte del nuovo progetto come, De Sciglio e Rugani entrambi volati oltralpe e il brasiliano Costa di ritorno in Baviera al Bayern.
Addii che hanno consentito di portare sotto la Mole il figlio d’arte oggetto dei desideri del club bianconero da due anni, Federico Chiesa.
Sarà nostro gradito ospite lo stimato amico Sandro Barbato, youtuber con il suo canale Mondo Juve.
Ed ovviamente come sempre vi terranno compagnia gli insuperabili ragazzi della redazione di J-TACTICS e di Megliodiniente.com
Sarà un’altra puntata scoppiettante e ricca di contenuti, come sempre!
Non perdetevi il meglio! Non mancate!
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(Francesco Musina)

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