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L’amore unico e puro. (Primo capitolo)

 

Scritto da SeiilmioAngelo

 

Sono ormai passati alcuni giorni da quando io e Massimiliano ci sentiamo, giorni intensi.

Lui fa domande, vuole sapere chi è che mi ha fatto male, così tanto da portarmi a non credere più nell’amore, nell’amicizia, nelle persone, ma non so se faccio bene a parlarne con lui, non voglio più soffrire.

Per troppo tempo mi sono affezionata a coloro che sembravano essere amici, ma al primo disaccordo mi abbandonavano, reputandomi strana, diversa dagli altri, facendomi sentire fuori posto, portandomi a perdere la fiducia in me stessa.

“Ascoltami bene, io sento quello che provi, la profonda tristezza del tuo animo, ed il tuo desiderio di amore, di un amore puro e unico, quello che io posso darti! Sai anch’io come te ho sofferto tanto, troppe persone si sono prese gioco della mia bontà d’animo, tutto questo mi ha portato a smettere di credere in loro, poi qualcosa o qualcuno mi ha portato da te. Penso che ogni cosa che succeda o persona che incontriamo per caso, nella nostra vita non sia mai un caso, ma un segno. L’unica cosa che ti chiedo e di darmi la possibilità di dimostrartelo.”

Questo mi ha detto giorni fa mentre passeggiavamo lungo la Senna.

Capisco cosa vuole, vuole che io mi apra di più, che mi confidi con lui ma ho paura…paura di fidarmi di nuovo, di aprirmi ad una persona sbagliata, purtroppo troppe volte sono stata male per questo e adesso ci vado con i piedi di piombo.

“Sono parole bellissime, ti ringrazio…”

Non ci riesco ad aprire il mio cuore adesso…e…se fosse l’ennesima delusione?

Però devo ammettere che lui ci sa proprio fare con le parole, sa mettermi a mio agio riuscendo a farmi provare qualcosa, non so ancora cosa ma riesce a farmi stare bene, a far avere dei leggeri sussulti al mio cuore, non so il perché, ma una cosa è certa sta risvegliando qualcosa in me.giovanna

Non capisco come faccia. Vuole che io mi fidi, apra il mio cuore.

Quel cuore che ormai è chiuso ermeticamente, quella parte del nostro corpo, che ci fa provare tante emozioni, ma che ormai è rotto in tanti pezzi. Sento che sarà molto difficile riaprirlo.

Per questo devo ringraziare lui…il diavolo in persona.

Tutto è cominciato un paio di anni fa, conobbi un ragazzo di nome Michael, quel ragazzo di cui mi ero follemente innamorata, la mia prima cotta. Un ragazzo alto, biondo, occhi azzurri, sembrava un angelo.

Tutto era tranne che un angelo, era un ragazzo all’apparenza dolce, gentile, era l’uomo che tutte volevano, ed io ero la fortunata che lui aveva scelto, perché troppo ingenua da capire cosa stava tramando.

Infatti non avevo fatto i conti con il suo essere crudele, bugiardo e bravo, ma che dico bravissimo attore.
Ci conoscemmo in un parco.

“Ciao Megan, come stai?”
“Ehm…scusami ma credo che tu mi abbia scambiato per qualcun altro.” “Oddio scusami, sono desolato. Scusa so che non sono affari miei, perché stai piangendo?”
“Ho litigato con la mia migliore amica.”
“Se vuoi possiamo parlarne.”
“Scusa ma non mi va.”
“Va bene, ma io resto lo stesso, sai è una bella giornata per starsene qui in mezzo all’aria pura.”

Lo guardai ma non dissi più nulla. I miei singhiozzi continuavano, ero troppo delusa, Ginevra quella che ritenevo la mia migliore amica si era rivelata uguale agli altri.

Questo ragazzo se ne stava qui a vedermi piangere e io non sapevo come smettere.

Lui mi aveva scambiato per una ragazza che aveva conosciuto alla fermata del bus, in quel momento non pensai che fosse la solita scusa, infatti non ci badai troppo, perché ero troppo impegnata a versare lacrime.

Avevo litigato con lei da più o meno un’ora e stavo tremendamente male.

Non era facile per me scoprire che anch’essa come gli altri si approfittava del mio stato d’animo.

La morte dei miei cari era ancora molto viva in me e le persone sanno essere molto crudeli, riguardo alla fragilità degli altri.

Io stavo piangendo e lui iniziò a consolarmi, in quel momento ne avevo proprio bisogno, diventammo molto amici.

In poco tempo riuscimmo a costruire un bellissimo rapporto.

Poi iniziò con i corteggiamenti, mandandomi rose, programmando cene, era tutto stupendo. Mi chiese di diventare la sua fidanzata, ed io accettai.

Stavamo insieme da circa sei mesi e
una sera si presentò a casa mia un fattorino, ero sconcertata, non immaginavo chi avesse potuto farmi un regalo.

Mi portò una scatola gigantesca ricoperta da una carta da regalo azzurra.

Sopra vi era un bellissimo fiocco rosso… chiesi chi me l’avesse mandata e lui mi rispose:
“un ammiratore segreto.”

Rimasi sconvolta, presi la scatola e andai sopra, non vedevo l’ora di aprirla, quando lo feci vidi uno splendido vestito da sera, nero con tanti Swarovski sul lato destro della gamba, un paio di decolté argento, con una pochette del medesimo colore, era praticamente spettacolare.

All’interno della scatola c’era un bigliettino, lo presi e vidi cosa c’era scritto:
“Alla principessa più bella, tra poco ti raggiungerà un’auto che ti porterà da me!”

“Oh mio Dio è un sogno cosa può desiderare una ragazza, se non le attenzioni del suo bel principe.”

Ricordo di aver pensato, ero euforica, non avevo mai ricevuto sorpresa più bella.

Andai subito a prepararmi, feci una doccia al volo, mi asciugai i capelli al naturale e li raccolsi in un semplice chignon, mi vestii e nel frattempo arrivò una macchina, mi affacciai e non potei credere ai miei occhi: c’era una limousine nera ad attendermi.

Mi sentivo come una star di Hollywood.

La raggiunsi e un ragazzo mi aprì la portiera, salii in macchina e mi portò in un ristorante molto glamour:
le sedie erano ricoperte da un manto di velluto che le rendevano molto comode.

Alzai lo sguardo e vidi un bellissimo lampadario di cristallo pendere dal soffitto… era tutto stupendo e lì c’era lui, Michael, con uno smoking nero, una camicia bianca e un papion nero di seta come il resto del vestito, sembrava un modello.

Mi fece accomodare, appena seduti prendemmo in mano il bicchiere pieno di vino e facemmo un brindisi. Rimanemmo in silenzio a sentire il rintocco dei nostri bicchieri… cenammo e ci divertimmo un mondo, fu lì che iniziarono i problemi quella serata si trasformò in un incubo…

Ripenso a quei bellissimi ma allo stesso tempo maledetti momenti.

Quelli che hanno rovinato la mia esistenza.

Quello che per me era amore, era solo frutto di menzogne, di falsità…e io stupida ho creduto a tutto questo.

Restando inerme mentre lui mi faceva del male, non riuscendo a vedere che tutto quello che avevamo costruito non era altro che…CRUDELTÀ!

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