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10 Domande a …… My Amy Vice

 

 

 

1 – Ciao ragazzi ho ascoltato i vostri pezzi su Youtube e Spootify . Prima domanda di rito: chi siete, cosa fate, perchè fate musica?

Ciao a te Ben e grazie per averci concesso la tua fiducia… Siamo i My Amy Vice, band nata nel 2015 come reunion di un vecchio progetto che si chiamava Dentro Marylin, che è durato dal 1999 al 2005. Nati ai tempi come tribute band degli Afterhours, che fin da subito si è dedicata anche alla composizione di materiale inedito. Dopo 10 anni di inattività abbiamo deciso di ricominciare da dove ci eravamo fermati. Oggi siamo una rock band di quarantenni che hanno un lavoro normale che non c’entra nulla con la musica e sul palco sveliamo le nostre vere attitudini, per questo ci siamo definiti la rock band della porta accanto. Fare musica è una passione troppo grande per lasciarla chiusa in un cassetto.

2 – Parliamo prima di tutto del nome che vi siete dati My Amy Vice ovviamente è una presa in giro al nome di un famoso telefilm degli anni 90 nonchè una citazione. C’è una ragione per aver scelto questo nome?

Il nome non è nato per scimmiottare la nota serie, ma sicuramente ne sfrutta l’assonanza. È stato un caso: fatta la reunion non volevamo ripartire dal vecchio nome. Stefano Rizzo, dal 2018 nostro ex chitarrista e batterista, aveva fatto un lavoro grafico per diletto che aveva ad oggetto questa ragazza con il “vizio” delle armi da fuoco e cosí sono venuti fuori nome e logo, aprendo una porta anche alla creazione di una storia di Amy, via che però non abbiamo ancora intrapreso.

3 – Parliamo dell’ultimo singolo ”Sensi sensei”. Molto bello e d’impatto c’è una svolta verso un rock più elettronico tipo Subsonica la voglia di fare qualcosa di diverso dal precedente?

La nostra musica è figlia dei nostri ascolti e tra questi ci sono anche i Subsonica. Il paradosso è che Sensi Sensei è l’unico brano totalmente privo di tastiere e synth, solo chitarre, ma c’è un retrogusto che effettivamente ricorda. Sarà il giro di basso, sarà che siamo di Torino, non si sa. Anche “La Nausea” ha delle attinenze: ritornello saltellante, un po’ di synth…

4 – Ho sentito e visto anche gli altri vostri pezzi ”La nausea”appunto, ”Regalami un giocattolo nuovo” ,”Ad occhi chiusi” e ”Nuovo giorno” e ho visto parte dell’esibizione all’Hiroshima mon amour di Torino, mi pare veniate da un rock melodico italiano tipo primi Negrita o Timoria, sarà anche che il vostro cantante ha una voce particolarmente limpida che mi ricorda appunto Samuel dei Subsonica o anche Renga?

Sicuramente un riferimento è il rock italiano anni 90 e i Negrita sono un altro punto di riferimento. Abbiamo un cantante che è nato con la lirica e si diletta con il gospel, quindi sicuramente con un timbro molto pulito, che cerchiamo di valorizzare anche nella scelta delle tonalità dei brani. Diciamo che stai centrando perfettamente i punti cardine.

5 – Come sono nate queste canzoni chi le scrive e chi le arrangia?

Stefano Rizzo è stato un componente importante a livello compositivo, la palla adesso rimane allo zoccolo duro che ha sempre dato ampio contributo nella creazione di musiche e testi, Paolo Dolcet (voce), Pierlorenzo Costa (basso) e Roberto Fasano (chitarra), in attesa che anche i due “ultimi arrivati” Nicola Ruggero (chitarra) e Antonino Panariello (batteria) si lancino anche nella composizione dopo aver contribuito ai nuovi arrangiamenti, in cui siamo tutti coinvolti. I pezzi sono sempre nati dall’osservazione di ciò che ci circonda e accade, non siamo per i testi da impegno sociale che vediamo di più da panorama cantautorale. Parliamo di amore, di disagio, di emozioni e di vita quotidiana.

6 – Vostre influenze e o ispirazioni, immagino che in una band siano particolarmente diverse per oguno dei componenti?

In realtà abbiamo degli ascolti molto simili, anche con delle diversità. Siamo stati adolescenti metallari con un’apertura alla new wave, poi sono arrivati il britrock, il grunge e la musica elettronica. Dai Led Zeppelin ai Massive Attack, passando per Cure, U2, Radiohead, Placebo, Pearl Jam, Muse, White Lies… Fare l’elenco di tutti i gruppi è impossibile. Insomma non rinneghiamo nulla, anzi. E nella nostra musica c’è un po’ di tutto questo

7 – Esibizioni live passate e future dove vi si può vedere quando sarà possibile? 

Di live ne abbiamo fatti un po’, l’ultima uscita era stata la finale nazionale di Rock Targato Italia. A breve avremo notizie in merito alla nostra esibizione alla finale regionale di Sanremo Rock. Dopodiché quando il virus lo permetterà torneremo a bussare ai locali per sfruttare le occasioni che ci saranno. Sperando di poter tornare su palchi come quello di Hiroshima, del Cap10100 o di Off Topic. Prima della pandemia stavamo portano a termine l’organizzazione di un evento con altre band emergenti, speriamo di riuscire a farlo presto.

8 – Progetti in cantiere?

Dovremmo confezionare una nuova uscita discografica, con quello che ne consegue, vediamo in quali tempi perché l’emergenza ci ha un po’ scombinati

9 – Come definireste la vostra musica?

Un rock pop genuinamente nostalgico e con una propria identita

10 – Convinceteci ad ascoltare e a comprare o scaricare il vostro lavoro?

Perché la rock band della porta accanto potrebbe essere una bella scoperta, quella cosa che non ti aspetti… E poi finisce che ti piace. Quindi ascoltateci su Spotify o su qualunque altra piattaforma digitale, iscrivetevi al canale YouTube, seguiteci su facebook e instagram e speriamo di vedervi presto sotto al palco.

Grazie ragazzi a nome di megliodiniente.com

Grazie a te Ben e a megliodiniente.com per la simpatia, per lo spazio e la fiducia che ci avete concesso. Un abbraccio virtuale a tutti e a presto.

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IL VIDEO DI SENSI SENSEI

 

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