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Sarri e le legittime perplessità

Perplessità legittime che non significano critiche a prescindere né essere vedove di Allegri

È doverosa una premessa: non sono qui per criticare Sarri, non sono prevenuto, seppur nutra qualche legittima e lecita perplessità, ma sono col mister e assolutamente pronto a render merito ai suoi di meriti, non appena questi saranno tangibili ed evidenti.

Il calcio è un gioco

Il calcio è uno sport ed un gioco al tempo stesso. C’è chi lo pratica e c’è chi lo guarda. E tra chi lo osserva c’è chi gli piace disquisire su situazioni tattiche piuttosto che tecniche senza aver la pretesa di aver la verità in tasca. Ma proprio per questa voglia di esprimere idee e confrontarsi non si può cercare sempre lo sfondo polemico. Sarebbe anche ora di fare basta con la storia dei Sarristi e delle “vedove” di Allegri. La Juventus ha voltato pagina proviamo a farlo anche noi. Ciò non significa non poter esprimere un’idea diversa o criticare, tutto fa parte del gioco, ma non ridurre sempre il tutto a inutili polemiche.

Il senso di un tweet

Dico questo perché troppo spesso un tweet, che non ha il dono della parola, viene interpretato secondo la piega che ognuno vuole dargli. E così se scrivo che non accetto che si dica che Sarri non potrà esibire il suo calcio perché ha giocatori con caratteristiche particolari, non mi riferisco necessariamente al mister stesso. Anche perché l’allenatore della Juventus ha giustamente evidenziato che con Cristiano Ronaldo devono essere fatte delle scelte difensive che sono vincolanti allo sviluppo dell’idea di calcio che la Juventus ha intenzione di proporre.

Il mio tweet che alcuni hanno interpretato come un riferimento al mister

Ho sempre detto da subito che pensare di riprodurre il modello Napoli alla Juventus era impossibile, ma lo stesso Sarri lo ha ribadito, questo non significa però che il mister non abbia il compito, anche arduo se volete, di far giocare alla Vecchia Signora, un calcio più europeo e più spettacolare anche con giocatori con caratteristiche completamente differenti dai suoi uomini dell’era napoletana.

La posizione di Ronaldo

Semmai, e qui non ho alcun problema ad esporre una mia perplessità, mi piacerebbe capire perché non giocare con CR7 in posizione centrale. Ritengo che il portoghese, inevitabilmente centrale (non vogliatemene per la ripetizione) e vincolante nel progetto bianconero, non abbia più lo spunto di qualche anno fa così come non debba giocare eccessivamente distante dalla porta. Non sono il mister e lui meglio di noi comuni mortali sa cosa è meglio fare, ma il dubbio, vedendo queste prime partite mi sovviene.

La posizione di Cristiano Ronaldo suscita qualche perplessità – foto fanpage.it

Continuità col passato

In tutto questo trovo un’evidente continuità col passato, perché Ronaldo non sta giocando in posizione troppo differente da come lo utilizzava Allegri, tanto da pormi la domanda se non sia lo stesso giocatore a chiedere di partire da sinistra. È altrettanto vero però, ricordando la “promessa” fatta da Sarri in sede di presentazione, che per consentire a CR7 di stabilire nuovi record personali a suon di reti, la posizione che aveva in mente lo stesso Sarri per lui fosse più simile a quella del centravanti e non analoga a quella della passata stagione.

Intanto Brescia

Intanto stasera è già tempo di tornare in campo e la Juventus lo farà senza il suo uomo più rappresentativo. A Brescia, infatti, mentre ci dovrebbe essere il ritorno in campo nel nostro campionato di Mario Balotelli, non ci sarà Cristiano Ronaldo vittima di un affaticamento muscolare a un adduttore e lasciato precauzionalmente a riposo.

FONTE: IL BLOG DI LUCA GRAMELLINI

https://lgramellini.altervista.org/sarri-e-le-legittime-perplessita/

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