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YES, WE KEAN!

Sono bastati solamente i secondi quarantacinque minuti alla Juventus per prendere in mano la partita e dettare la legge che regna sovrana in Serie A da quasi otto stagioni consecutive. Una rete del predestinato Moise Kean stende un grande Empoli, capace di disputare un primo parziale di gara di ottimo livello, imponendo il proprio calcio e mettendo alle corde una Juventus, il cui superficiale atteggiamento dimostra quanto la concentrazione di Madama sia focalizzata perennemente sulla doppia sfida di Champions League contro l’Ajax. Un 1-0 che vale il momentaneo +18 sui partenopei, secondi, e rende solo quattro le vittorie che separano i bianconeri dall’ottavo tricolore consecutivo.

Senza l’infortunato Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala, che nel riscaldamento si ferma a causa di un problema al quadricipite della gamba destra, i bianconeri giocano una prima frazione sotto tono, nella quale è l’undici di Andreazzoli a comandare il fulcro del gioco, amministrando il match ed impensierendo in più occasioni Szczesny, con un pericolosissimo Krunic, le cui conclusioni corteggiano il palo destro della porta juventina in due occasioni.

Prestazione, alla luce del primo parziale di gara, talmente sotto tono da parte dei padroni di casa, da provocare i fischi di disapprovazione dei tifosi sugli spalti.

Allegri non fa cambi, ma la Juventus del secondo tempo riprende i giochi con determinazione e carattere. Bernardeschi, Cancelo e Mandzukic costruiscono, senza mai trovare il sigillo, che arriva dalla panchina. Subentrato per Matuidi, è il fuoriclasse con la numero 14 a trafiggere Dragowski sul primo palo, dopo aver raccolto la sponda da campione vero di Mandzukic.

Terzo gol alla quinta presenza stagionale con la maglia della Juventus; bottino che permette a Moise di diventare il più giovane a segnare 8 gol in Serie A dai tempi di Mario Balotelli.

Pochi minuti dopo avrebbe anche l’opportunità di siglare la sua doppietta personale, ma Dragowski risponde presente, ipnotizzando il centravanti della Vecchia Signora e della nazionale italiana.

Finisce così, con i padroni di casa che trovano un altro successo, che avvicina in maniera sempre più decisiva il tricolore alla sala trofei dell’Allianz Stadium, per l’ottavo anno consecutivo.

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