Ho letto Una luce ad Est di Mirna Poli.
Recensione di Benedetto Croce
E’ un momento per me molto duro e anche in parte triste. E credo non solo per me visto quello che sta accadendo. Il Lockdown , lo stare in casa dal lavoro senza un vero obiettivo davanti … situazione strana … stressante. A tratti direi anche umiliante. Con l’aggravante del non sapere cosa aspettarsi dal domani. Come attendere il tempo da una prigione. Almeno in galera, se hai avuto una condanna definitiva, puoi contare i giorni che mancano alla fine. Oggi in questo stato di precarietà non posso neppure contare i giorni che mancano alla fine … perchè non li conosco.
In questo preciso momento ho letto questo libro che avevo ricevuto in dono da Mirna, ma che avevo messo li vicino al letto in attesa che finissi di leggerne un altro. E’ rimasto li vicino al mio letto per circa un mese come un amico. In paziente attesa. Poi ieri sera l’ho letto. In primis sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla dedica che mi ha fatto Mirna. Oltre ad avere sempre gran piacere nel ricevere un libro in regalo o un cd musicale, la dedica personale mi ha sorpreso, come la dedica che è in calce all’interno del libro ”Dedicato a tutti gli animali dei canili del mondo e a tutti i bimbi negli orfanatrofi, affinchè possano trovare una mano che gli dia una luce”. Cito a memoria.
Beh questo libro di poesie e di racconti rappresenta veramente una luce. Sono poesie e racconti di infanzia, di gioia di vivere e di ricordi piacevoli. Quasi tutti. In quei pochi spiacevoli però non manca la speranza. Non manca appunto la luce. Ricorrente nel libro, così come da titolo. La luce che dobbiamo inseguire per raggiungere una pace interiore e riuscire anche noi tutti a risplendere. Mai come in questo momento, appropriato. Un libro che dona serenità.