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BRIAN AUGER

Articolo di Emilio Aurilia 

Nasce a Londra nel 1939 facendosi notare come pianista jazz, ma standogli stretta la qualifica, comincia ad addentrarsi nel mondo del rock fondando nel 1963 i Trinity e poi gli Steampacket con addirittura due cantanti del calibro di Long John Baldry e Rod Stewart.

All’inizio del 1968, dopo la fuoriuscita dei due vocalist il gruppo si forma con la seguente line up: Gary Boyle chitarra, Dave Ambrose basso, Clive Thacker batteria, Julie Driscoll (voce), oltre a lui, ovviamente. È un periodo positivo che li porterà ad essere conosciuti anche da noi in Italia grazie ad apparizioni televisive e al brano di punta “Save Me”.

Nello stesso anno pubblicano “Open” con la proposizione di “The Season Of The Witch” che sarà uno dei brani più eseguiti da gruppi e cantanti all’epoca (Donovan l’autore e Vanilla Fudge fra gli altri). Il 1970 sarà l’anno di un altro successo “I Want To Take You Higher”.

A seguito dello scioglimento della band Auger, dopo aver realizzato qualcosa come solista, fonda gli Oblivion Express (1971) che riscuoteranno nuovamente interesse e successo con l’album “Better Land”. Dopo diversi anni dalla separazione professionale con la Driscoll che ha iniziato la collaborazione con il pianista Keith Tippett divenuto suo marito, torna insieme a lei per l’interessante album “Encore” che vanta due brani di Al Jarreau (“Spirit” e “Look All The Gates”) e la già nota “Rope Ladder To The Moon” di Jack Bruce.

Gli anni ottanta lo vedono sporadicamente e con meno successi, ma nel 1993 si trova con Eric Burdon degli Animals e pubblica un live dal titolo “Access All Areas”, prima di riformare gli Oblivion con i figli Karma alla batteria e Savannah alla voce fra gli altri.

Nel 2017 sarà uno dei membri fissi della band di Zucchero.

Sono molti comunque i tastieristi avvicendatisi negli anni settanta, anche i più noti a dovergli molto per il suo modo di approcciarsi alle tastiere e in particolare all’Hammond.

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