Di Riccardo Rage Gramazio
Senza giri di parole, senza menate e senza classe. Gli Iguana con questo pezzo vanno dritti al punto. Una critica spietata, colma di sarcasmo e di cinismo. Sì, perché l’utilizzo spropositato del nostro smartphone ha danneggiato e non poco la nostra società, loro lo sanno e di conseguenza lo cantano. Siamo schiavi, ma possiamo liberarci. Questo sembrano dire, ovviamente a modo loro, questi ragazzi. Punk, indie e chissà cosa. Un brano originale e degno di nota.
Libro realizzato grazie a Press Press Copertina di Vittorio Donà aka Restless Hours “CHAOS IS…
È IL DISCO D'ESORDIO Con il suo primo album dal titolo ‘Smeraldo’ Ambra Di Marte…
Articolo di Carla Murialdo Questo romanzo che ho letto ultimamente mi ha colpito molto;…
Mi annoio subito è il brano di presentazione di Massimo Palmiro, in uscita martedì 30 aprile…
Confermate le due date siciliane di MASCHIO CAUCASICO IRRISOLTO. Il nuovo imperdibile show di Antonio Ornano sarà il 21…