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COLOSSEUM

Articolo di Emilio Aurilia

Hanno operato dal 1968 al 1971 generati dal gruppo spalla di John Mayall per l’album “Bare Wires” (1968) ed erano: Dave Greenslade (tastiere), Jimmy Litherland (chitarra), Dick Heckstall-Smith (fiati), Tony Reeves (basso) e Jon Hiseman (batteria). Si sono messi in luce con l’album che più li rappresenta “Valentyne Suite” (1969) un prodotto compatto in cui sono evidenti la coesione della band con i suoi interventi strumentali e gli arrangiamenti schematici a rendere il loro jazz-rock molto interessante.

Persi Litherland e Reeves, sostituiti rispettivamente da Dave Clempson e Mark Clarke e aggiunto il già leggendario cantante Chris Farlowe, danno vita a due prodotti di alto livello: “Daughter Of Time” (1970) dove il chitarrista nuovo entrato si dà un gran da fare anche a livello compositivo e soprattutto “Colosseum Live” (1971) che mette in mostra le qualità del gruppo intero e l’insuperata tecnica vocale di Farlowe in “Walking In The Park” di Graham Bond in particolare.

Dopo questo episodio i Colosseum si scioglieranno dando vita a proposte singolari: Clempson diverrà il chitarrista degli Humble Pie, Hiseman e Clarke fonderanno i Tempest, Greenslade e Reeves daranno vita all’interessante proposta jazz prog The Greenslade e Farlowe andrà ad arricchire la band hard Atomic Rooster.

Nel 1994 hanno realizzato il disco della riunione, un live “The Reunion Concert” molto sentito nel riproporre i loro cavalli di battaglia “Valentyne Suite” e “Theme From An Imaginary Western” di Jack Bruce, seguito da “Bread And Circuses” (1997) e “Tomorrow’s Blues” (2003), ma come sempre accade per le riunioni, specialmente se avvengono dopo dieci o venti anni, non trovano più la rispondenza del pubblico.

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