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Da segnare sul taccuino: Guglielmo Vicario

Focolaio Covid innazionale, Cragno positivo e si scende in campo. Ieri Guglielmo Vicario ha fatto il suo esordio in Serie A, contro la capolista Inter, per difendere la porta del Cagliari. 24 anni, ma tanta è la sicurezza che ha mostrato in campo, non facendosi praticamente mai oltrepassare, tranne che per l’occasione del goal, dove ha poche colpe.

Comincia a farsi conoscere con un tiro di Eriksen da fuori area.Spinta sulla gamba sinistra, stacco imperiale e salvataggio della palla con la mano di riporto. La seconda parata è su Darmian, che tira da dentro l’area e mette alla prova i riflessi dell’esordiente. Abbassamento rapido e parata sul primo palo. Al 3° minuto del secondo tempo una percussione di Sensi dalla fascia destra finisce in un tiro sul secondo palo, ma i pugni di Vicario dicono ancora no all’Inter. A seguire ancora la sfida tra il portiere ed Eriksen: di nuovo un tiro da fuori area, che si abbassa improvvisamente. Questa volta Vicario mette le mani sopra la propria testa e tiene ancora blindata la porta. Prende un goal alla fine, ma è un assist sotto porta. Sarebbe potuto uscir un e bloccando il passaggio, ma di certo le colpe non sono solo sue.

Oltre a queste parate, una serie di altri interventi di amministrazione e copertura, da sottolineare perché sono frutto di carattere e sicurezza, per un portiere al suo esordio in Serie A. Non sarà sicuramente uno dei portieri più forti al mondo, data anche l’età, ma sembra promettere bene e qualche squadra potrà contare su di lui. Sicuramente dovrà avere costanza, impegno e la sicurezza che ieri ci ha fatto vedere. A dimostrazione, per l’ennesima volta, che la scuola portieri italiana è la migliore al mondo.

Giovanni Giglio

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