Sette gol in sole nove conclusioni verso lo specchio. Questo è il profilo del vero goleador. Questo è Mario Mandzukic. La rete del croato, propiziata da un invito a nozze di Cristiano Ronaldo, vale la vittoria del match nonché il passaggio matematico agli ottavi di finale della UEFA Champions League. Non è bastata la solidità del Valencia a fermare i padroni di casa, i quali hanno dato un’ottima prova del proprio potenziale offensivo, della stabilità difensiva e soprattutto di carattere, tipico delle grandi squadre. Una Juventus a tratti bella ma anche distratta, la cui notte europea ha una sola pecca: il gol vittoria in extremis dello United, che rinvia alla trasferta contro lo Young Boys il primato matematico nel girone.
LA PARTITA – La prima frazione di gioco è considerabile come un vero e proprio assedio juventino verso l’area di rigore spagnola. Il rammarico degli uomini di Allegri è quello di aver sbagliato e mancato troppo spesso il passaggio decisivo per gli attaccanti, tentando di finalizzare l’azione con innocue conclusioni dalla distanza, o eccedendo di egoismo senza servire i compagni. Tuttavia, la solida difesa del Valencia -la migliore della Liga- ha lasciato ben pochi spazi all’avversario. Marcelino ha schierato allo Stadium un falso 4-4-2, poiché agiva come un vero e proprio 4-3-3, con Coquelin nei panni della mezzala di contenimento, volta a raddoppiare i tagli di Ronaldo e ad intercettare le linee di passaggio di Matuidi e Pjanic. Il muro spagnolo ha dimostrato grande compattezza, concentrazione e, a tempo scaduto, ha addirittura sfiorato il vantaggio con una bomba di testa di Diakhaby, miracolosamente disinnescata da Szczesny.
Alla ripresa, i campioni d’Italia sostituiscono un acciaccato Alex Sandro per Juan Cuadrado, il quale scalerà in posizione di esterno basso destro, lasciando la sinistra a disposizione di Cancelo. Proprio in questa zona di campo la Juventus si rende maggiormente pericolosa, a causa dell’impotenza degli avversari contro il terzino ex Inter, anche oggi tra i migliori in campo. Una partita difficile, fisica e tattica, che rischia di far cadere tanti giocatori in preda al nervosismo e alla frustrazione. Partite che possono essere risolte solamente grazie alla giocata di un fuoriclasse che, dalle parti della Continassa, risponde al nome di Cristiano Ronaldo Dos Santos Aveiro. Al 59’ l’asso portoghese, con una serie di doppi passi nell’area di rigore, umilia Wass e serve un calice di champagne per Mandzukic che, a due metri dalla linea di porta, regala il vantaggio alla Juventus. Da qui alla fine del match è una partita di normale amministrazione per la Vecchia Signora che, pur sprecando due ottime occasioni a testa con CR7 e Mandzukic, ha dato una grande prova di concentrazione e maturità, gestendo la circolazione del pallone senza concedere nessun’occasione al Valencia.
IL TABELLINO:
Juventus (4-3-1-2): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro (dal 1’ st Cuadrado); Bentancur, Pjanic, Matuidi; Dybala (dal 34’ st Douglas Costa); Mandzukic, Ronaldo.
A disposizione: Perin, Barzagli, Rugani, Benatia, Kean.
Allenatore: Massimiliano Allegri
Valencia (4-4-2): Neto; Wass, Gabriel Paulista, Diakhaby, Gaya; Coquelin, Parejo, Kondogbia (dal 27’ st Soler), Gonçalo Guedes; Rodrigo Machado (dal 1’st Gameiro), Santi Mina (dal 23’ st Batshuayi).
A disposizione: Jaume, Lato, Piccini, Murillo.
Allenatore: Marcelino Garcia Toral
Marcatore: Mario Mandzukic, 14’ st.
Ammonizioni: Bentancur (J), Cuadrado (J), Matuidi (J). Gaya (V), Kondogbia (V), Diakhaby (V), Guedes (V), Batshuayi (V).
LE PAGELLE DELLA JUVENTUS:
Szczesny 6,5; Cancelo 7, Bonucci 6,5, Chiellini 7, Alex Sandro 5,5 ( dal 1’ st Cuadrado 6,5); Bentancur 6,5, Pjanic 6, Matuidi 6; Dybala 5,5 (dal 34’ st Douglas Costa 6); Mandzukic 7,5, Cristiano Ronaldo 7.
Allegri 7.