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“ESSERI UMANI PERFETTI”, il primo disco in italiano degli ⁄handlogic

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Esce oggi“ESSERI UMANI PERFETTI”, il primo disco in italiano degli ⁄handlogic (Pioggia Rossa Dischi, distr.ADA Music Italy)

 

“ESSERI UMANI PERFETTI”
il primo disco in italiano degli
⁄handlogic
(Pioggia Rossa Dischi, distr. ADA Music Italy)
Link: https://spoti.fi/3odO7LZ

In uscita oggi per Pioggia Rossa Dischi, con distribuzione ADA Music Italy, ESSERI UMANI PERFETTI, il nuovo disco degli ⁄handlogic: il secondo disco della band experimental pop di Firenze, il primo in italiano. Un concept album sulla crescita attraverso l’analisi, sul diventare adulti tornando bambini, nella ricerca ciclica di un ideale di perfezione perduto e irraggiungibile.

Nati nel 2016 a Firenze, gli ⁄handlogic si sono subito distinti con la vittoria al Rock Contest di Controradio e Musica da Bere, e per l’intensa attività live che li ha portati in tutta Italia, su palchi come quello del MI AMI e dell’Ypsigrock, e all’estero, in Germania, Svizzera, Repubblica Ceca e negli Stati Uniti.
ESSERI UMANI PERFETTI racconta una nuova maturità del gruppo: anticipato dai singoli “Libera (esseri umani perfetti)”, “Casa stanza letto dormi” e “Benda”, il disco declina attraverso 11 tracce la complessità dei nostri sentimenti. Undici canzoni in crescendo, che scavano in basso e tendono verso l’alto, per esprimere le diverse anime musicali della band portate all’estremo: colori organici e manipolazione digitale, dolci trame vocali e distorsioni selvagge, momenti di quiete riflessiva e improvvise esplosioni catartiche.
Un pop sognante, emotivo ed elegante, contaminato dal soul e dal contemporary R&B, arricchito da meccanismi ossessivi e frequenze impetuose, che ben raccontano la vastità della nostra interiorità. Ci sono passaggi che suonano come veri e propri mantra, suoni disintegrati che increspano la superficie dei nostri pensieri. Un viaggio epico nell’intimità della propria psiche, una manifestazione musicale di intenti, una celebrazione gioiosa della complessità imperfetta della vita.
 

 

CREDITI DEL DISCO
Scritto e prodotto da Lorenzo Pellegrini
Voci, chitarre – Lorenzo Pellegrini
Basso – Alessandro Cianferoni
Batteria – Daniele Cianferoni
Registrato (batterie), mixato e masterizzato al Parsifal Studio da Francesco Felcini
Tutto il resto è stato registrato e prodotto in casa, a Firenze.

Foto di copertina di Asia Neri
Art director – Elena Molino
Foto promozionali di Agnese Zingaretti

Gli ⁄handlogic parlano del disco:
L’ascolto è concepito come un film immaginario diviso in due tempi:

Il primo tempo (esterno giorno), è un aprire gli occhi sul presente  ed elaborare la rottura e la fine dei rapporti attraverso le sue diverse fasi: la presa di coscienza, il rifiuto, l’accettazione, la liberazione.

Il secondo tempo (interno notte), è un tornare al passato ad occhi chiusi per esplorare il luogo simbolico del letto, vero e proprio palcoscenico della psiche: teatro di nascita e di morte, vissute attraverso il sesso e il sonno, di sogni infantili e paure antiche che si trasformano in ossessioni e inquietudini adulte, luogo di scoperta e di esplorazione del corpo.

Per poi arrivare, alla fine del viaggio, ad un’ultima e finale rivelazione: non sto girando senza meta alla ricerca di un ideale irraggiungibile, in realtà “il cerchio è una spirale e stiamo andando su”. Allora “pensa possiamo soffrire e poi salire quassù/tutto deve finire e ci si canta sù”. Stiamo crescendo, e anche se non saremo mai perfetti, saremo finalmente esseri umani.

L’album ESSERI UMANI PERFETTI è stato anticipato da un ricco tour organizzato da Vertigo Concerti.

⁄handlogic LIBERA tour
a cura di Vertigo Concerti
10 marzo| Bologna | Covo Club
17 marzo | Modena | Kalinka Club
31 marzo | Roma | Palazzo dello sport (w/ @Verdena )
6 aprile | Milano | Arci Bellezza RIMANDATA
14 aprile | Genova | Pioggia Rossa Fest (@lsoa.buridda )
30 aprile | Parma | Borgo Santa Brigida NUOVA DATA
4 maggio | Roma | Wishlist
5 maggio | Salerno | DISSONANZE
19 maggio | Firenze | Limonaia di Villa Strozzi NUOVA DATA

 

TRACKLIST
1. Primo tempo | esterno giorno
2. Rifiuto
3. Cambio scena #1
4. Libera (esseri umani perfetti)
5. Sipario
6. Secondo tempo | esterno giorno
7. Casa stanza letto dormi
8. Cambio scena #2
9. Benda
10. Scogli
11. Nonostante tutto (fine)

Gli ⁄handlogic parlano del disco traccia per traccia:
Primo tempo | esterno giorno

Inizia la prima parte del viaggio/film. La rottura. Ci sono elementi del passato e del futuro che si riverberano nell’aria finché all’improvviso si apre gli occhi. Ci si rende conto che le cose si stanno rompendo ed è necessario fare luce su ciò che è successo, in un’esplorazione del rapporto con l’altro.

 

Rifiuto

Un viaggio in due parti sulla fine di un amore, in un dialogo immaginato tra chi rifiuta e chi viene rifiutato.
All’inizio c’è il fermarsi, mettersi in ascolto, scavare. Ciò che sembrava perfetto si sta rompendo, allora cresce la tensione fino ad un brusco cambio di atmosfera. Arriva all’improvviso, infatti, la più semplice e vera delle rivelazioni,  “non è nulla / tutto può finire / non è nulla”. Allora che risuonino i tamburi con forza e si alzino le voci ad intonare il mantra, fino ad esplodere.

– Cambio scena #1 –

 

Libera (esseri umani perfetti)

Inizia con una riflessione amara sul risentimento e i rapporti guastati.
Sotto però c’è una luminosità che non riesce ad essere contenuta, e ben presto scalpita per uscire e manifestarsi.“Che suono ha la libertà per me?”: è dolcezza e violenza, tra sfumature vocali eteree e distorsioni viscerali, una tensione infinita verso una catarsi finale, in un viaggio attraverso paesaggi emotivi contrastanti.

 

Sipario

L’ultima fase della rottura, il saluto, il ricordo nostalgico, non c’è più spazio per la foga e le emozioni assolute, adesso è tutto sfumato, ovattato, lontano, senza scossoni: mi sento malinconico e lo canto con la voce di un vecchio me, più piccolo, più ingenuo, in un’altro amore, in un’altra città, un’altra vita. E non c’è molto da dire, se non dire con dolcemente, “ciao amore”.

Secondo tempo | esterno giorno

Arriva la fase acuta dell’analisi, il letto, la notte, il sesso, il passato, cantata con gli occhi chiusi con lo sguardo in dentro. “E se poi non dormo mamma? / luci spente ninna nanna”

Casa stanza letto dormi

Il brano è un dialogo immaginato tra un bambino che non riesce a dormire e una madre che prova a consolarlo, in una sorta di ninna nanna onirica e distorta tra ingranaggi elettronici e bassi distorti.
La fine del mondo, un uomo cattivo che incombe, spettri del passato che nascondono archetipi
inquietanti e verità scomode che si nascondono nelle parole degli adulti e che non riusciamo a
capire. Allora si prova a diventare adulti di colpo e forse si riesce a dormire, ma il sonno si trasforma in
un incubo ossessivo, che come la canzoncina della madre va in un loop sempre uguale a sé
stesso, una filastrocca corale di mille voci interne condannate a ripetere sempre lo stesso
pattern delle cose dalla vita: all’inizio è perfetto, poi cambia, infine crolla, allora ci si prova ancora, all’infinito, magari un giorno sarà perfetto di nuovo e riusciremo a trovare la pace.
Una riflessione su cosa significa crescere e fare i conti con i traumi del passato, un mantra
musicale che cerca la salvezza attraverso la distruzione, esorcizzando la paura e i dubbi
attraverso la voce e il suono.

– Cambio scena #2 –

 

Benda

Un groove sporco e sensuale, e un coro di voci e chitarre distorte con venature soul.
Dopo tanto tempo vissuto su, nella testa, voglio stare giù, nella pancia, nel bacino, sentire le cose e sentire gli altri, esplorare i sensi per la prima volta, andare oltre, muovermi nello spazio libero, dopo una vita passata a sedere accartocciato su me stesso, ora salto e danzo, posso incontrare gli altri, e questo dopotutto è nascita ed è vita, e allora posso rinascere. Il calore, il liquido, il corpo femminile, sono già stato qui e ci posso tornare, sentirmi a casa, protetto, felice.

Scogli

Adesso c’è calma, e il letto ha un senso diverso. Dormo, e sogno il passato, le ferite, i traumi, mia madre, mio padre, la casa al mare, qualcosa che non va. Scale liquide, occhio a non cadere, scogli aguzzi da superare per arrivare ad una conoscenza profonda di me stesso, scogli su cui appoggiarsi e su cui si radica tutta la tua esistenza e ben di più. Nudi su uno scoglio, sto diventando adulto e l’ho capito, funziona così, non sarà mai perfetto, non sarò più un bambino. Ma adesso nei sogni ci navigo meglio, so nuotare, mi sto liberando da questo male e lo so.

 

Nonostante tutto (fine)

La fine del viaggio, l’ultimo lungo crescendo per comprendere chi sono e per urlarlo al mondo.
Provare a spiegare al proprio bambino interno che le cose non sono perfette, che “tutto deve finire un giorno”, e che va bene così.
E dopo tanto tempo passato pensando di girare in cerchio, rendersi conto che “il cerchio è una spirale e stiamo andando su”.

 

 

⁄handlogic | BIOGRAFIA
⁄handlogic è un progetto experimental pop nato a Firenze nel 2016.

Sin dall’EP di esordio, la band si fa un nome nell’underground nazionale grazie alla vittoria del Rock Contest di Controradio e l’incessante attività live in tutta Italia, che porta il gruppo a suonare in importanti festival (MI AMI, Ypsigrock Festival, Mengo, Woodoo) e sui palchi di teatri e club prestigiosi (Anfiteatro Romano di Fiesole, Teatro Verdi di Firenze, Locomotiv Club).

Nel 2019 vince il premio Musica da Bere ed esce il primo full lenght con Woodworm Label, “Nobodypanic”, che viene accolto con entusiasmo dalla critica specializzata e porta gli ⁄handlogic a suonare oltreconfine, in Germania, Svizzera, Repubblica Ceca e Stati Uniti (nel Gray Area Theatre di San Francisco).

Durante la pausa dalle scene, negli anni successivi, matura la necessità di passare alla scrittura in italiano: ne consegue una virata della band verso una radicalizzazione della “forma canzone” e dei contrasti sonori. La musica adotta una veste sempre più progressiva, in direzione ostinata e contraria alle logiche di mercato. Le canzoni che ne derivano sono una celebrazione delle anime contrastanti di ⁄handlogic: colori organici e manipolazione digitale, dolci trame vocali e distorsioni selvagge, momenti di quiete riflessiva e improvvise esplosioni catartiche.

Nel 2022 gli ⁄handlogic vengono invitati dai Verdena ad aprire i loro concerti all’Alcatraz di Milano e al Palazzo dello Sport di Roma.

Nel 2023, grazie all’incontro con Pioggia Rossa Dischi e ADA Music, gli ⁄handlogic programmano l’uscita del loro primo disco in italiano, ESSERI UMANI PERFETTI per  il 19 maggio: l’album viene anticipato da otto concerti esclusivi e l’apertura ai Verdena al Palazzo dello sport di Roma, curati da Vertigo Concerti, per condividere in prima persona con il proprio pubblico la nuova musica prima della sua pubblicazione.

⁄handlogic:
Lorenzo Pellegrini – voce e chitarra
Alessandro Cianferoni – basso
Daniele Cianferoni – batteria
Miriam Fornari – tastiere, voce (dal 2022)
Leonard Blanche – tastiere, synth (fino al 2022)

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