Forse avrei potuto dirti
altre cose,
dirti dell’acqua che
scorre tra le tue dita
del cielo a scacchi di miele
di un desiderio traditore
e io ti vedo
come un uomo inginocchiato
sul mio ventre
che sceglie il suo calore.
Avrei potuto parlarti
della mia carne scritta
su righe di pioggia,
oppure dei nostri temporali
che afferravi tra le mie vesti
bagnate delle tue parole e strizzavi divertito
con la forza del tuo sorriso d’ombra,
della tua mano che mi frugava
come la nebbia,
di come erano belli i
nostri raffreddori baciati e
le frasi a sorpresa con voci nasali e
le mie caviglie saltellanti
come grilli innamorati
Forse….
Ma non esisti e io esito sempre a dirtelo,
non voglio morire dissanguata.
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