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Giornata della commemorazione caduti dell’Heysel presso monumento di Reggio Emilia

Il 2 Giugno 2019 come ogni anno si è svolto a Reggio Emilia la giornata in ricordo degli Angeli caduti all’ Heysel. Da molti anni conosco chi con molto amore e santa dedizione si occupa di questo monumento mettendoci davvero molto tempo e denaro affinchè questo luogo rimanga sempre bello e ordinato da visitare. Invito tutti recarsi presso il monumento per una visita, sia nel giorno della commemorazione sia per chi ha l’occasione di passare per Reggio Emilia. Vi invito a vederlo da vicino perchè da vicino è diverso, perché quelle steli parlano e vi raccontano. Da anni ho l’onore e il piacere di essere amico di Iuliana Bodnari che è la Presidente del Comitato Heysel di Reggio E. e suo marito Rossano Garlassi. Come spesso accade in queste cose il Comitato che si era prefissato di prendersi cura di questo monumento, che ricordiamo fu ritrovato in uno stato di totale abbandono e degrado, era composto da più persone, perché fare del volontariato richiede tempo e si fa perché ci credi. Ad oggi qualcuno ha mollato, defilandosi per un motivo o altro e sono rimaste queste due persone a prendersene cura. Per fortuna hanno trovato in tanti amici supporto sia fisico ma anche dal punto di vista economico. E’ stata realizzata una copertura per proteggere dalle intemperie il monumento, che vi ricordo in principio non era stato concepito per una esposizione esterna , questo grazie a una raccolta fondi di amici e tifosi che hanno creduto nel progetto del Comitato. Tantissimi lavori manuali come il taglio della siepe tutto intorno, o i lavori di ordinaria manutenzione per riparare dal gelo notturno, per pulire la copertura, per togliere le foglie secche oppure il taglio dell’erba , sono fatti da amici su base volontaria quando non può in prima persona lo stesso Rossano. Ecco perché in molti lasciano perché sudare si fa sempre fatica , meglio stare a chiacchiere in un bar al fresco. Il monumento è in condizioni eccellenti grazie alla dedizione di queste persone. Se oggi c’è un luogo che ricorda i nostri cari 39 Angeli lo si deve unicamente all’amore. Da questo anno ho l’onore di essere stato nominato Vicepresidente di questa associazione .Vi invito a recarvi al monumento per conoscere la storia dello stesso ma per conoscere cose della tragedia dello stadio Heysel che magari non conoscete, parlare con qualche reduce o sentire i racconti sulla storia delle vittime che sono stati quest’anno molto toccanti. E’ un luogo di pace e di aggregazione dove riflettere su tante cose ma anche un luogo di serenità e di amicizia. Anche quest’anno sono arrivati tifosi da tutta Italia e alla fine quasi tutti hanno partecipato al rinfresco dove veramente lo spirito bianconero viene fuori in tutta la sua gioia. Si perché dopo il rispetto e il silenzio c’è spazio anche per la gioia di ritrovarsi ogni anno tutti insieme e stare seduti allo stesso tavolo a condividere il pane e il vino. Mi soffermo solo per una cosa. Come ogni anno questo evento dall’esterno è stato accompagnato da una serie di polemiche sterili, inutili e pretestuose. Per fortuna non intaccano i buoni sentimenti che aleggiano nella giornata del ricordo. Tuttavia è abbastanza penoso vedere come molti non comprendano che ci sono momenti per la polemica e altri dove si dovrebbe soprassedere e dove dovrebbe prevalere il RISPETTO. E allora c’è qualcuno che si dimentica che si sta parlando di defunti e prevale il suo piccolo interesse personale del suo orticello. Non sto qui a ricordare tutte queste storie perché davvero non meritano di essere menzionate. Insomma ogni occasione è buona per un se o per un ma. La verità è che se si viene in questo luogo con il capo chino e il cuore aperto non si dovrebbe avere bisogno di così tante spiegazioni, anche perché non è la giornata delle proprie problematiche ma è la giornata dedicata al ricordo. Inoltre molte di queste spiegazioni come la presenza delle bandiere vengono da noi del Comitato spiegate. Io sono di Torino, parto con molta voglia e santo rispetto dalla mia città, faccio 3 ore di auto ad andare e 3 ore a tornare, pago la mia bella autostrada e la mia benzina o forse qualcuno crede che me la paghi qualcun altro? Quando arrivo non chiedo di parlare anche se sono il Vicepresidente ma anzi lascio lo spazio a chi ha qualcosa da raccontare, parlo se me lo chiedono . Non è uno show dove mettersi in mostra. E poi quando si va via si ritira, si lascia in ordine, si mettono a posto sedie, tavoli, qualcuno viene in treno ed è da accompagnare alla stazione e lo si fa con spirito di amicizia e collaborazione o pensate forse abbiamo i fattorini? Alla fine quando riparto restano i sorrisi, gli abbracci, una bottiglia di Lambrusco se è avanzata. Che si regala volentieri a chi c’è stato. Gesti che contano più di ogni altra cosa e che ti fanno tornare a casa con il cuore pieno di gioia sapendo che hai fatto una cosa buona e giusta a recarti a Reggio Emilia. Io mi domando e lo dico con molta amarezza: ma davvero c’è qualcuno che sta con il sedere sulla sedia di casa sua, che non ha mai tolto un filo d’erba da vicino al monumento, che pensa di mettere giudizio sul nostro operato? Venite piuttosto a darci una mano che sarete sempre benvenuti e accolti a braccia aperte da amici.
Scritto da
BENEDETTO CROCE
Vicepresidente Comitato Per Non Dimenticare Heysel

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