“Il potere logora chi non ce l’ha”

 

Adriana La Trecchia Scola

 

 

Una cariatide della politica italiana,Giulio Andreotti,ha la paternita’ in Italia di questo aforisma (pero’ sembra che l’ autore sia il filosofo e diplomatico francese del settecento Charles Maurice de Talleyrand-Perigord).Il punto e’ un politico navigato come Andreotti conosceva bene il funzionamento del sistema e i suoi meccanismi (soprattutto quello che bisogna fare non tanto per raggiungere il potere quanto per mantenerlo il piu’ a lungo possibile).Chissa’ se analoga capacita’ presenta la destra (senza nessun centro)che ha appena vinto le elezioni.Per la prima volta nella storia repubblicana e costituzionale(sono 75 anni) di questo paese si afferma un partito che e’ la diretta emanazione del regime fascista.In realta’ non significa che ritorna quel passato li’,ma che lo stato attuale esprime totale decadenza e stanchezza.Si potrebbe ricordare il Tramonto dell’ Occidente di Oswald Spengler,nel quale e’ significativa la distinzione (forse schematica) tra civilta’-civilizzazione.Solo la civilta’ e’ un organismo vivo e forte,mentre la civilizzazione ne esprime la debolezza e fine.Il Tramonto e’ costruito sul significato della parola tedesca occidente Abendland,terra della sera,del tramonto.Da vent’anni almeno si discute della durata del declino e si puo’ affermare la sua natura eternitaria(secondo Spengler)dato il reale pessimismo del filosofo.”L’ uomo civilizzato e’ sterile.Non solo secondo i termini fisiologici.L’ ultimo uomo delle metropoli non vuole piu’ vivere:beninteso,vivere come singolo.Solo quando vive come massa invece non teme piu’ la morte.La prole e’ diventata qualcosa di inconcepibile,soprattutto perche’ l’ intelligenza potenziata fino allo spasimo non trova piu’ alcuna ragione che giustifichi la sua esistenza…e’ la fine della democrazia.Se nel mondo della verita’ e’ decisiva la dimostrazione,nel mondo dei fatti e’ centrale il successo.Solo per questo si e’ lettori e elettori,ossia soggetti a un doppio servaggio,mentre i partiti diventano il docile seguito di pochi individui,sui quali la politica di potenza getta gia’ le prime ombre.Ai parlamenti tocchera’ la medesima sorte delle monarchie nell’ ottocento,esse si trasformeranno lentamente in uno spettacolo non meno solenne che vacuo.E cio’ che un tempo furono lo scettro e la corona,qui saranno i diritti del popolo,presentati in gran pompa al cospetto della massa e la cui considerazione appare proporzionalmente inversa alla loro effettiva portata…per noi che siamo stati posti da un destino in questa civilta’ e in questo preciso momento del suo corso,in cui il denaro celebra le sue ultime vittorie,la direzione lungo la quale e’ possibile volere e potere alcunche’ e oltre la quale non vale la pena vivere appare tracciata con molta precisione.Noi non godiamo della liberta’ di inseguire questa o quest’altra cosa,possiamo fare solo il necessario o niente.E il compito che la necessita’ della storia si e’ prefisso sara’ comunque assolto con o senza il concorso dei singoli.Il fato conduce chi acconsente e trascina chi si ribella.”Come altri intellettuali dell’ epoca (Thomas S.Eliot)Spengler era antidemocratico,elitario,contrario al suffragio universale popolare.”Quanto piu’ radicale e’ la distruzione politica dei ceti e delle professioni nelle loro articolazioni organiche,tanto piu’ informi e tanto piu’ incondizionata e’ la loro resa alle nuove potenze,alle direzioni di partito,che dettano la loro volonta’ alla massa con tutti i mezzi di cui dispone la costrizione psicologica e si disputano il dominio con metodi di cui la massa neppure si avvede e tanto meno comprende.E’ cosi’ che un impulso irresistibile spinge ogni democrazia lungo una via che la porta a sopprimersi con i suoi stessi mezzi;ancora qualche minuscola variazione e tosto si conferira’ ai singoli il potere illimitato.” “La volonta’ di potenza celata sotto le spoglie democratiche ha portato a complimento il suo capolavoro,il quale consiste nel coniugare il senso di liberta’ e la lusinga che ne deriva con una condizione di schiavitu’ che non conosce termini di confronto.La democrazia ha completamente strappato dalla vita spirituale delle masse popolari l’ uso del libro e vi ha sostituito il giornale.Il mondo dei libri,con la sua ricchezza dei punti di vista,che costringono il pensiero alla scelta e all’ esercizio della critica,e’ oramai solo la prerogativa di una cerchia ristretta.Il popolo legge solo il giornale,il “suo”.” “Che cos’e’ la verita’?Per la massa e’ cio’ che si legge e si ascolta continuamente.Un povero babbeo puo’ sedersi da qualche parte e cumulare principi allo scopo di fissare la verita’-resta il fatto che si tratta della “sua” verita’.L’ altra,la verita’ pubblica,quella del momento,la verita’ che conta nel mondo effettivo dell’ azione e del successo,oggigiorno e’ un prodotto della stampa.Cio’ che essa vuole e’ vero.I suoi padroni producono,mutano e scambiano la verita’.Bastano tre settimane di lavoro redazionale e tutto il mondo conoscera’ la verita’.” Il realismo di Oswald Spengler fa risaltare maggiormente la vacuita’ della letteratura odierna (quella italiana poi!) che non si occupa del reale,ma sarebbe votata all’ arte (peccato che l’ arte manchi!).Il degno erede di Spengler e’ il francese Michel Houellebecq,l’ unico che denuncia il declino innarestabile dell’ occidente e le sue cause.Come per il filosofo tedesco si fa riferimento alla demografia e alla religione.Proprio l’ aumento della ricchezza e dei consumi (chiaro sintomo di stanchezza) e la superficialita’ del livello spirituale porta a fare meno figli.Tuttavia Houellebecq manifesta un minore pessimismo rispetto a Spengler in quanto vede una esigenza di soul,eternity,salvation (termini della beat-generetion) da parte degli uomini.I cd. ribelli beat dell’ America bigotta del dopoguerra sono anch’ essi figli del filosofo della storia “organico” alla destra data la loro forte tensione spirituale.Il termine beat significa battuto,sconfitto ma origina da beatitude (beatitudine) perche’ quello che si cerca costantemente e’ la salvezza (quindi scoraggiato ma invitto).La letteratura o lo scrivere non devono esaurirsi in un gioco estetico(fine a se’ stesso).Al contrario devono indagare la realta’ per trovare in essa il senso ultimo della vita (la salvezza).

 

 

 

Dragon New Warm Mountain I Believe in You e’ un vasto doppio LP (20 tracce) che esplora gli elementi piu’ profondi di Big Thief.La band ha deciso di scrivere e registrare un racconto sconclusionato della crescita come individui,musicisti e famiglia scelta in 4 sessioni distinte.Ne esce DNWMIBIY,un ascolto fluido e avventuroso.In album vive la piu’ forte testimonianza dei Big Thief.”Beh,e’ come se fossimo una band,parliamo,abbiamo dinamiche diverse,facciamo i respiri,e poi saliamo sul palco e all’ improvviso sembra di essere su un drago.E non possiamo davvero parlare perche’ dobbiamo guidare questo drago”.

 

megliodiniente

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