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Il riscatto dei màrtiri

Addossati di colpe (il più delle volte non loro) e bersagliati per le brutte prestazioni, quando magari erano stati gli unici decenti in una partita giocata male dalla squadra. Carichi di pressione psicologica ed una maglia pesantissima, hanno dovuto rialzarsi soli, contando unicamente sulle loro forze. In una partita difficile, come quella contro la Roma, sono riusciti a riscattarsi e a riprendersi la fiducia della squadra, ma soprattutto dei tifosi. Fiducia che è stata attribuita in gran parte da un signor allenatore com’è Massimiliano Allegri, il quale riesce a tirar fuori il massimo potenziale dai propri giocatori.

È la rivincita di 3 dei giocatori della Juventus: Wojciech Szczesny, Federico Bernardeschi e Mattia De Sciglio. Chi più, chi meno, hanno vissuto non bei periodi tra le fila bianconere, senza contare le pesanti critiche che sempre arrivano dai propri (esigenti) tifosi. Contro la Roma gli ex campioni d’Italia hanno ottenuto una vittoria su misura, la terza di fila in questa stagione, indice di una solidità difensiva ancora in costruzione, ma già a buon punto. Una una grossa fetta di merito va data a questi tre giocatori, che nella giornata di ieri hanno fornito prestazioni eccellenti, stupendo anche chi più credeva in loro.

Dopo un paio di buoni interventi del portiere polacco, arriva la stangata per i bianconeri: rigore per la Roma e possibile pareggio allo scadere del primo tempo. Parte Veretout, ma i guantoni di Szczesny respingono la palla in campo, e poi fuori con un tiro deviato dal (a detta dello special one) professor Chiellini. Overdose di carica e adrenalina per il portiere, che non poteva avere via migliore per uscire dalle brutte prestazioni di inizio stagione. Non tanto per il rigore parato in sé, quelli capitano, quanto per la sicurezza che gli ha trasmesso e che si è vista in tutta la partita.

La situazione era più tragica per il difensore, che non ha mai goduto della simpatia dei tifosi bianconeri sin dal suo arrivo in squadra. Considerato un “raccomandato” per via del rapporto con l’allenatore, non ha mai fornito continue prestazioni eccellenti. Nella partita di ieri però, possiamo dire che sia stato uno dei migliori in campo, quasi sembrava di vedere Marcelo o Dani Alves su quella fascia. Poche volte è stato fermato sulla corsa, sul dribbling o sui tentativi di cross. Il goal è grossa parte merito suo: sforna un cross eccezionale, che poi viene infilato da Kean dopo una carambola con Bentancur. Si ripete dopo, a fornire un altro bel traversone (questa volta col mancino) per la rovesciata di Bernardeschi, poi finita nelle mani del portiere. Si completa poi, da buon terzino allegriano, con molti interventi e coperture difensive. Esce dal campo tra gli applausi dello stadio, non una cosa tanto scontata per Mattia De Sciglio.

Ultimo ma non ultimo Federico Bernardeschi, anche lui privo della simpatia dei tifosi, era partito col botto appena arrivato alla Juventus, per poi cadere in un tunnel di prestazioni insufficienti. Anche se non lascia la sua firma sulla partita, è comunque molto incisivo: fa salire la squadra, aiuta in fase difensiva e insieme a De Sciglio brucia la fascia sinistra. Avevamo prima citato la sua acrobazia sul cross del terzino, dove ha avuto una coordinazione perfetta. Non è la sola, più volte il giocatore di Carrara si rende pericoloso con ottime conclusioni. Anche lui viene sostituito nel secondo tempo ed esce fra gli applausi dello stadio, non i primi per lui quest’anno, ma sicuramente molto importanti.

È il riscatto dei màrtiri, coloro che più hanno sofferto, coloro che più hanno lottato.

 

Giovanni Giglio

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