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In difesa di TEC

Sabato sera in occasione della partita di Parma, i commenti web delle tastiere juventine-compreso il pagellantibus-hanno virato su Wojciech Szczesny (che in squadra chiamano Tec derivato dal suono “voitec”, pronuncia polacca del nome).

Cosa avrà mai commesso di così grave il povero Tec? Secondo me nulla, anzi, ma prima una mia interpretazione dell’atleta.

Szczesny è il prototipo del portiere moderno: grosso e bravo.

Fisiscamente imponente 196 cm per 90 kg, ma strutturalmente equilibrato ciò gli permette esplosività agilità e potenza contemporaneamente; tecnicamente quasi perfetto e dotato anche di eccellenti piedi.

Questo mix di prestanza fisica e ottima tecnica, gli permettono di essere efficacie in uguale misura in tutte le situazioni: pronto e sicuro sui tiri da lontano, reattivo e concentrato in area, coraggioso e tempestivo nell’uno contro uno, preciso e disponibile nel gioco con i piedi, attento nelle uscite alte.

L’aspetto tecnico che più apprezzo è l’essenzialità nel gesto base della parata, interventi importanti li fa sembrare semplici, mai inutilmente spettacolari (vi ricordate le contorsioni di Lorieri sui tiri centrali ?!); ciò però inganna il tifoso che in occasione di goal subito si meraviglia non lo abbia evitato.

Contro Lazio e Parma si è disteso con perfetto timing e naturalezza in occasione di due tiri da fuori area, facendo sembrare normale amministrazione due interventi molto difficili e insidiosi (sostengo che a maglie inverse il goal di Pjanic lo avrebbe evitato).

Approdato 17enne all’Arsenal esordisce 19enne in prima squadra (esticazzi), prima di trasferirsi a Roma acquisisce una buona e importante esperienza internazionale; nella caitale il prperatore Nanni lo migliora rimuovendo i difetti nelle parate rasoterravderivati dalla scuola inglese.

A Roma dimostra il suo valore risultando affidabile e determinante, ricordo proprio contro la Juve due prestazioni super (intervento pazzesco su Bonucci allo scadere congelando la vittoria e parate strepitose che evitarono la goleada nello scontro diretto vinto grazie al meraviglioso goal di Higuain).

Pagato con un tozzo di pane arriva alla Juve con il compito di back up di Buffon, ma lui è un freddo, rimane a disposizione e quando chiamato in causa a sostituire il sommo porta punti contro Roma Cagliari e Olympiacos e altre ottime prestazioni.

Di fatto pensiona Buffon alla Juve, estigrandissimicazzi.

Sabato sera apro il web e leggo “Szczesny abbiamo un problema”, “Szczesny gollonzo”, “Szczesny voto 5”, “Szczesny insicuro”, “Szczesny a farfalle”, “Szczesny spaesato”, “Szczesny ndo cazzo vai”, “Szczesny il goal nella tourneé americana era una chiara avvisaglia”, “Szczesny ma anche ai mondiali non aveva convinto” dulcis in fundo la mia preferita “Szczesny salvato dalla traversa”. Risparmio “forse è meglio far giocare Perin”, fate conto che non l’abbia letta.

La prestazione di Tec per me è da 7 perchè compie interventi che mantengono la Juve agalla, da non sottovalutare quello sul tiro da fuori che gli rimbalza davanti e determinante quello a tu per tu.

Quest’ultimo intervento (nonostante il tiro non irresistibile) è molto difficile per un portiere perchè la situazione di contropiede si svolge velocemente e la difesa è scoperta, infatti capita spesso vedere portieri lasciare avventatamente la porta o anticipare il tuffo.

Lui no è un freddo: non anticipa nessun tipo di intervento, copre bene la porta, rimane in posizione di caricamento e si muove correttamente insieme alla palla.

Nell’occasione del goal di Gervinho che ha scatenato folli commenti non ha responsabilità, ora ne spiego le motivazioni.

Pochi attimi prima esce momentaneamente dal campo Quadrado, la squadra si riposiziona lentamente (un paio di secondi eh) soprattutto Bernardeschi e anche Pjanic traslano tardi ad occupare la destra sguarnita consentendo così al parmense di turno di effettuare il cross che in situazioni normali non gli avrebbero permesso solamente accorciando di un paio dimetri.

Anche la difesa si trova impreparata, soprattutto Bonucci (come col Chievo) che guarda la palla e non l’attaccante, il quale indisturbato si inserisce e miracolosamente riesce a spizzare la palla che rovina i piani del povero Szczesny. A riguardo si dovrebbe discutere sul modo odierno di difendere sull’uomo, guardiolismo vs chiellinismo è stato solo un antipasto.

In circostanze simili il portiere ha due opzioni: rimanere passivo perchè la situazione è complicata oppure intervenire rischiando perchè comunque la palla orbita in area piccola cioè “proprietà privata”.

Tec opta per la seconda, ma non in maniera scriteriata bensì valutando attimo dopo attimo, infatti non interviene sull’attaccante perchè sa che è irraggiungibilee difficilmente colpirà a rete (quello è il vero rischio di essere anticipato), misura correttamente il cross giunga nell’area piccola al momento sgombra e lì decide di intervenire; purtroppo la spizzata lo mette fuori causa ripeto spizzata che per definizione è un tocco atto aproseguire la traiettoria di una palla difficilmente controllabile.

Perciò il nostro portiere nell’occasione del goal subito stava per compiere un miracolo di valutazione, altro che uscita avuoto cari telespettatori e pagellantibus vari!

Sulla traversa che lo salva da un tiro alla Pirlo faccio presto: se la palla avesse preso lo specchio della porta Szczesny l’avrebbe parata e il commento web sarebbe stato all’unanimità “Scesnicoso para anche i tiri a foglia morta, fenomeno”.

Eqlibrio gente please, perchè se le vostre manine anzichè appoggiarle a membro di segugio sulle tastiere le metteste in un paio di guantoni da portiere ne vedremmo delle belle, voi delle brutte.

PS: cosa mi fa dormire tranquillo pensando a Szczesny portiere della Juventus post Buffon? La capigliatura come Lev Jascin e il suo hobby per il pianoforte come il connazionale Chopin.

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