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KEVIN AYERS

 

Articoli di Emilio Aurilia

 

Nato nel 1944, ha fondato i Soft Machine verso la fine degli anni sessanta con cui però inciderà solo un singolo “Love Makes Sweet Music“ (1966). La sua musica s’ispira ad una sorta di rock surreale ed immaginifico che rimanda al c.d. “Canterbury Sound” di cui ci siamo già occupati e che ha generato una serie di gruppi impegnati nella sperimentazione di un mix di stili fra rock psichedelico appunto, jazz e avanguardia (Matching Mole, Caravan, Hatfield and the North). Ha registrato diciotto albums, tutti molto vari e bizzarri fra follie sperimentali e d’improvvisazione e pezzi dalla struttura decisamente più convenzionale; però i più ispirati e rappresentativi appaiono senz’altro i primi tre: “Joy Of A Toy” (1969) con i brani di punta “The Lady Rachel”, “Girl On A Swing” e “The Clarietta Rag”; “Shooting At The Moon” (1970), su cui spiccano “May I ?”, “Clarence In Wonderland” e la sperimentale dall’irriverente titolo “Pisser Dans un Violon”;  “Whatevershebringswesing” (1972) dove fa sfoggio una interessante suite orchestrale dal titolo ”There Is Loving/Among Us/There Is A Loving” a cui hanno partecipato attivamente alcuni componenti dei Soft Machine e dei Gong più un non ancora consacrato Mike Oldfield.
Ad essi va aggiunto “June 1, 1974” in concerto con Eno, Nico e John Cale, in cui l’intero lato B è formato da sue composizioni fra cui la citata “May I ?” e “Shouting In A Bucket Blues”.
Ayers è purtroppo deceduto nel 2013.

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