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La Duchessa d’Angoulême di Lisa Beneventi

 

 

COLLANA: NARRATIVA

Titolo: La Duchessa d’Angoulême

Serie: Il mistero della figlia del re 2

Autrice: Lisa Beneventi

ISBN EBOOK: 979-12-81026-35-3

ISBN CARTACEO: 979-12-81026-36-0

Prezzo Ebook: 4,99 €

Prezzo Cartaceo: 16,50 €

Genere: storico

Lunghezza: 260 pagine

Trama:

27 dicembre 1775. Dopo tre anni di prigionia al Tempio, Maria Teresa Carlotta, la figlia di Maria Antonietta e di Luigi XVI, detta Madame Royale, è liberata grazie a uno scambio di prigionieri.

La sua storia riprende proprio da qui, dal periodo in cui diventa Duchessa a seguito del matrimonio con il cugino, il duca d’Angoulême

È il periodo delle guerre napoleoniche e le potenze europee, indifferenti alle richieste del “re senza regno”, sono impegnate a combattere Napoleone Bonaparte che sta invadendo l’Europa.

Quella che una volta era una dolce fanciulla dal viso d’angelo ora è donna forte e decisa, ma in lei si ravvisano cambiamenti fisici e psicologici. Sono dovuti alle pene subite durante la Rivoluzione? Alle esperienze affrontate dopo il matrimonio? O al fatto che la Duchessa d’Angoulême non è affatto la fanciulla che era stata rinchiusa al Tempio, ma un’altra persona che ha preso il posto di Madame Royale? Il mistero della figlia de re continua.

RETRO DI COPERTINA:

Lisa Beneventi, già autrice di saghe familiari,

dopo “Madame Royale” torna in libreria con “La Duchessa d’Angoulême”,

il mistero della figlia de re continua.

Sinossi approfondita

27 dicembre 1775.

Dopo tre anni di prigionia al Tempio, Maria Teresa Carlotta, la figlia di Maria Antonietta e di Luigi XVI, detta Madame Royale, è liberata grazie a uno scambio di prigionieri. È l’unica superstite della famiglia reale francese durante la Rivoluzione. Dopo un lungo viaggio, viene condotta a Vienna presso la famiglia materna degli Asburgo dove conosce il cugino, l’Imperatore Francesco, che la allontana dagli emigrati francesi e la costringe a un periodo di isolamento per lutto. In seguito alla sua presentazione a corte, Madame Royale vive un periodo di serenità grazie alla buona accoglienza da parte dei numerosi cugini. Ferma nella sua intenzione di non sposare il cugino Carlo, fratello dell’Imperatore, come questi avrebbe desiderato, e mantenendo nascostamente i contatti epistolari con lo zio Luigi XVIII, il conte di Provenza, autoproclamatosi re di Francia dopo la morte del fratellino, Luigi XVII, Maria Teresa Carlotta riesce a convincere l’Imperatore a lasciarla partire da Vienna per raggiungere lo zio a Mittau, in Russia, dove è esiliato e dove vive grazie all’aiuto dello zar. A Mittau sposa il cugino, il duca d’Angoulême, figlio del conte di Artois, fratello di Luigi XVI. È un matrimonio di convenienza, basato però su una solida amicizia e sul rispetto reciproco. Non avranno figli, con grande dispiacere della coppia. Da quel momento la Duchessa d’Angoulême resterà sempre accanto allo zio, diventando la sua “consigliera”, e comportandosi quasi come una regina. Inutilmente Luigi XVIII scrive ai vari sovrani europei affinché riconoscano il suo titolo e lo aiutino a recuperare il trono dei Borboni. È il periodo delle guerre napoleoniche e le potenze europee, indifferenti alle richieste del “re senza regno”, sono impegnate a combattere Napoleone Bonaparte che sta invadendo l’Europa. In viaggio da un paese all’altro, tra peripezie di vario tipo ed eventi drammatici, come la morte del duca d’Enghien e l’uccisione del duca di Berry, mendicando aiuti economici, la piccola corte di Luigi XVIII arriva in Inghilterra, dove già risiede il conte d’Artois. È lì che, dopo la sconfitta di Bonaparte in Russia e il suo esilio all’isola d’Elba, i Borboni sono raggiunti dalla notizia della decisione delle potenze europee di restaurare la monarchia borbonica. Il ritorno solenne del re Borbone e dell’”orfanella del Tempio” è acclamato dai Francesi, stanchi delle guerre volute da Napoleone e desiderosi di pace. Non passa però inosservato il cambiamento della Duchessa d’Angoulême: la voce roca, la durezza del volto, la scarsa empatia, unitamente ad altre piccole incongruenze del suo comportamento, lasciano perplesse le persone che la conoscevano prima della prigionia. Non è più la dolce fanciulla dal viso d’angelo imprigionata al Tempio, ma una donna forte, decisa; è l’”eroina di Bordeaux”, la donna che, per difendere il regno dei Borboni, non esita a prendere posizioni ferme di fronte all’esercito francese ammaliato dalla voce trascinante di Napoleone. Mostra un tale vigore che Napoleone la definisce “il solo uomo della famiglia”. Ci si chiede a cosa sono dovuti i cambiamenti fisici e psicologici di Madame Royale. Alle pene subite durante la Rivoluzione, alle esperienze affrontate dopo il matrimonio? O al fatto che la Duchessa d’Angoulême non è affatto la fanciulla che era stata rinchiusa al Tempio, ma un’altra persona che ha preso il posto di Madame Royale? Solo lei conosce il suo vero nome e la sua vera identità: così la stessa Duchessa scrive sul suo diario durante gli ultimi anni trascorsi a Gorizia. Una nuova Rivoluzione, quella del 1830, che vede la salita al trono di Luigi Filippo d’Orléans, la costringe a un nuovo esilio con tutta la famiglia, dopo l’abdicazione di Carlo X e del marito a favore del nipote, il duca di Bordeaux, figlio del duca di Berry. La Duchessa d’Angoulême lo ha allevato con amore e dedizione come fosse figlio suo, in vista dell’ascesa al trono dei suoi avi. Inutilmente. Enrico V non sarà mai re di Francia. La dinastia dei Borboni esce con lui dalla scena della Storia. E, nel 1851, esce di scena anche la Duchessa d’Angoulême, portando il suo segreto nella tomba nel cimitero di Castagnevizza, accanto a quella del marito e del suocero, Carlo X. Non rivelerà a nessuno la sua vera identità.

Il mistero della figlia de re continua.

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