MDN

LEGITTIMO FELICE

DI Lalu

Sono figlia del mio tempo
E di ciò io non mi pento.
Se di un’opera si tratta
Non è affatto di un’astratta
Melodia fuori dal coro,
Piango con lacrime d’oro.
Le monete, e non ti mento,
M’interessano assai meno
Dell’imperitura gloria,
Oltre la soglia,
Di chi è caduca foglia
Che di primavera versa
Come salice in tempesta
Tutto ciò che ha nella testa.
Sono certa, io non mento,
Come chi è una rima fuori
Ma da dentro sono orrori.
La vergogna non mi manca
Per confondere una stanca
Melodia di gran parole
Che d’autunno cascan sole
Sul tappeto erboso ormai
Divenuto una raccolta
Di una foglia e poi di un altra.
L’esser viva non mi manca
Ma il potermi annoverare
Tra i messaggi da salvare
Benché presto, ormai si sa,
Perderà d’identità
Anche questo mio ultim scritto
A favor di chi è più ricco.
È una vita, e i suoi affanni,
Così è, non farne drammi,
Impariamo ad aspettare
Quando? È il Tempo
A comandare.
Io a Lui lascio questa sola
Mia, non ultima parola,
Mentre spero vivamente
Che felice sia la gente,
Ma legittimamente.

 

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