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L’OCCHIO DI GIUDA – CARTER DICKSON

Di Carla Murialdo
Altro libro letto con la collettiva, il classico giallo della camera chiusa. James Answell si reca a trovare lo suocero e, dopo essere stato drogato, si risveglia in una camera chiusa a chiave con le finestre sbarrate proprio col cadavere del futuro suocero. Gli indizi sono tutti contro di lui. Ma l’avvocato Merrival riesce a scoprire la verità. La narrazione si svolge tutta in tribunale tramite le deposizioni dei vari personaggi coinvolti. A volte la narrazione è ripetitiva e diventa noiosa, ma alla fine del libro ti rendi conto che l’autore ti aveva dato tutti gli indizi e tutto ha un senso,
Volete sapere cos’è l’occhio di Giuda? Leggete il libro.
Uno strano appuntamento attende James Answell, invitato a conoscere il futuro suocero. In uno studio che sembra una camera blindata, con finestre sbarrate da imposte solide come acciaio. Tappezzeria scura, una scrivania moderna, un caminetto di marmo bianco. E sopra il caminetto, come unico elemento decorativo, tre frecce disposte a triangolo. Le frecce sono vecchi trofei, ma ancora utilizzabili; magari per uccidere un uomo, fa notare l’anziano padrone di casa. Parole tragicamente profetiche. Perché nel sorseggiare un whisky e soda evidentemente drogato Answell perde i sensi, e al risveglio si trova davanti il cadavere del mancato suocero, trafitto proprio da una delle frecce ornamentali. Difficile evitare un’accusa di omicidio, dato che la stanza in cui l’inspiegabile delitto ha avuto luogo era chiusa dall’interno.
Ma lui è innocente, e solo l’avvocato sir Henry Merrivale potrà salvarlo. Dimostrando che la chiave del rebus, insieme all’identità dell’assassino, si cela nel misterioso occhio di Giuda.

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