Il prossimo 22 gennaio questi due firmeranno il Trattato Franco-Tedesco di Aix-La–Chapelle, grazie al quale presto i francesi parleranno tedesco.
I contenuti dell’ennesimo Anschluss tedesco ai danni di un vicino, la nuova versione stranamente non percepita come nazista della Repubblica di Vichy, solo perché la Fuhrera non porta i baffetti, ma li ha, che porterà il francesino dritto contro il muro a corna spiegate, sono stati pubblicati e tradotti, per cui non mi dilungherò sui contenuti, lasciandovi alla lettura delle fonti indicate e dell’articolo che ha dedicato all’argomento Maurizio Blondet.
Riassumendo all’osso, la Francia, ovvero Lolito, acconsente a diventare l’amica del cuore di Mammina e potrà così entrare nella stanza dei giochi per baloccarsi con i fuciletti a tappo, i trenini e i cicciobelli colorati e bua che Essa metterà a sua disposizione. In cambio, Lolito Ammamma dovrà obbedire, fare il bravo, fare i compiti, non mettere in disordine la sua stanza e lasciare che Mammina pensi a tutto, perché Mammina sa ciò che è bene per le sue amichette. Se Lolito dovesse disobbedire, Mammina potrà diventare molto cattiva e lui non avrebbe più i suoi cartoni per una settimana.
Per agganciarmi all’ultimo mio post, visto il ruolo dominante che avrà la parte tedesca in questo trattato e il dato di fatto che vi sia stato un presidente francese che ha osato accettarlo, siamo qui all’infantilizzazione di un capo di stato, forse scelto a suo tempo nel casting per candidati manciuriani proprio per la sua dipendenza da e fissazione nei confronti di una forte figura materna sostitutiva, castrante ed abusante. Che Brigitte e Angela siano praticamente coetanee è una forse non casuale coincidenza.
Il rapporto madre-figlio, agito per giunta da una mai stata madre su un figlio che non ha a sua volta figli, aggiunge sterilità al tutto. Questa Gerfrancia o Franciania, questo ibrido dalla vita breve, si illude di poter governare l’Europa (risate registrate) e rompere il culo ancor di più agli altri paesi intrappolati in questo psicoma che è diventato il sogno europeo. Loro a fare gli stronzi all’ONU, l’epicentro, dove Mammina ambisce a diventare Megaimperatrice galattica, magari con una bomba atomica in mano, e noi, greci, spagnoli e frattaglie varie, in castigo dietro la lavagna o, novelli Hansel e Gretel, nella casetta di pan pepato in attesa di essere spolpati da questi due psicopatici in piena folie à deux.
Detto che chi firmerà il patto tra le due nazioni è tra i leader più odiati di tutti i tempi delle rispettive storie, il quadro è completo. Immagino la felicità delle giubbe gialle a sentire che la Francia dovrà diventare bilingue e appendice francese alla macchina d’acciaio tedesca. E quella dei tedeschi a vedersi per la terza volta in cent’anni additare come quelli che sarebbero da ridurre all’impotenza e, stavolta, per sempre.
Ma guardateli, che teneri. Lui, vestito da cassamortaro, con il sorriso sforzato ma tanto orgoglioso da “guardami, mamma” e lei, con la cinquecentesima giacca uguale alle altre quattrocentonovantanove, che guarda le mucche che guardano i treni.
Andrà tutto bene ma devi stare attento, Lolito. Mammina t’ha fatto il trattato e te lo disfa.
Barbara Tampieri