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Per la Juventus prima la Joya poi la tristezza

PASSANO CON DYBALA E VENGONO RAGGIUNTI DA GUDMUNDSSON A POCHI MINUTI DAL TERMINE E SUPERATI AL 95′ DAL RIGORE DI CRISCITOALLO STADIO MARASSI I BIANCONERI.

Nelle ultime dieci edizioni allo stadio Luigi Ferraris la sfida tra rossoblù e bianconeri ha visto prevalere la Juventus in ben sei occasioni, le ultime due consecutive, il Genoa in tre ed esattamente dieci anni fa l’ultimo pareggio.
Allegri, ancora privo di diversi titolari, sceglie nuovamente il giovane Fabio Miretti con Rabiot e Arthur, Rugani e non de Ligt e Kean nel tridente con Vlahovic e Dybala per una formazione a trazione anteriore. Dal canto suo Blessin schiera un 4-2-3-1 con l’ex Portanova nei tre dietro con Amiri e Melegoni alle spalle dell’eterno bomber Destro.
Buona la partenza dei bianconeri che già al 4′ vanno vicinissimi alla rete con un colpo di testa da distanza ravvicinata di Kean che finisce oltre la traversa. Buono l’approccio mentale alla partita nonostante l’obiettivo Champions sia stato raggiunto la settimana scorsa e al cospetto di un Genoa che si gioca il tutto per tutto per evitare la retrocessione in Serie B.
Partita che arriva al 20′ in sostanziale equilibrio nonostante una decisa prevalenza degli uomini di Allegri.
Il Genoa prova qualche timida sortita offensiva con tre calci d’angolo ravvicinati senza riuscire a creare occasioni di rilievo.
Nel mezzo la Juve non riesce a verticalizzare e dalle fasce né Cuadrado a destra, né Kean dalla si sinistra riescono a rifornire Vlahovic che dopo 27′ risulta ancora assente dal gioco bianconero.
Al 29′ cartellino giallo per Dybala che ferma platealmente Amiri a metà campo dopo un appoggio errato del colombiano.
Al 32′ la prima vera occasione per i padroni di casa sugli sviluppi del quinto angolo battuto da Portanova con Destro che spedisce di testa il pallone oltre la traversa.
Un minuto più tardi Vlahovic assiste Kean che in diagonale prova ad impensierire Sirigu.
Sulla ripartenza questa volta è Rugani a guadagnarsi il secondo cartellino giallo dell’incontro.
Al 39′ primo squillo di Dybala con un suo sinistro dal limite controllato agevolmente dal portiere rossoblù.
Al 43′ è la volta del cartellino giallo per Melegoni che trattiene una ripartenza di De Sciglio imbeccato da Miretti.
Partita avara di emozioni e allora da sottolineare il brutto primo tempo di Arthur che, dopo un paio di palloni discutibili, culmina con l’ammonizione al 44′.
L’occasione più importante arriva allo scadere della prima frazione di gioco con un destro da fuori di Portanova che costringe Szczesny alla respinta a pugni chiusi.
La ripresa comincia con un cambio belle file del Genoa che presenta Frendrup per Galdames e dopo appena 30″ occasionissima per Destro che calcia alto da pochi passi una girata su bell’invito dalla sinistra.

Al 48′ arriva il gol del vantaggio della Juventus con Paulo Dybala che fa 115 con la Vecchia Signora, aggancia Roberto Baggio al 9° posto tra i marcatori bianconeri di tutti i tempi. Per lui quello al Genoa è il gol n. 95 in Serie A.
Curioso come questa, che può considerarsi una perla a tutti gli effetti, sia stata realizzata con un destro chirurgico da fuori area.
Al 60′ Allegri comincia a pensare alla sfida di mercoledì contro l’Inter per la finale di Coppa Italia e richiama Arthur e Cuadrado, entrambi senza i 90′ nelle gambe, e inserisce Zakaria e Alex Sandro.
Blessin dal canto suo inserisce Yeboah ed Ekuban per Melegoni e Portanova.
Al 66′ il Genoa ci prova con Frendrup ma Szczesny è attento e a un minuto più tardi bellissima ripartenza Juve con Vlahovic che appoggia a Dybala il cui delizioso sinistro dal limite si stampa sul palo.
Al 69′ è ancora Juve con Kean, servito da Rabiot, che da pochi passi chiama Sirugu al miracolo.
Il Genoa prova a reagire con un tiro da fuori di Amiri ma c’è sempre Szczesny a fare buona guardia.
Al 72′ è la volta di Vlahovic che dopo una caparbia azione personale impegna Sirigu alla parata in angolo. È l’ultima occasione per il serbo che al 73′ lascia il campo a Morata e per Miretti che esce in ragione di Bernardeschi.
Al 77′ un’altra bella iniziativa della Joya, cresciuta in questo secondo tempo, trova Kean dentro l’area di rigore che però questa sera ha le polveri bagnate e calcia alto sopra la traversa. Al 80′ Allegri richiama Dybala e inserisce Ake che dopo appena 2′ si guadagna un calcio di rigore che l’arbitro Sozza con l’ausilio del var toglie giustamente.
Quando il match sembra volgere al termine i padroni di casa riagguantano il risultato al 87′ grazie alla rete di Gudmundsson, entrato al 69′ per Destro, con un diagonale che fredda Szczesny alla sua sinistra.
Il gol rianima un Genoa ormai spento e al 89′ con Amiri sfiorano il raddoppio, ma Szczesny salva in parata bassa.
Al 94′ errore clamoroso di Kean che, servito da Morata, dopo un grande contropiede, calcia a lato a porta vuota.
Il calcio è letale e al 95′ De Sciglio atterra Yeboah in area di rigore e Criscito realizza il gol del 2-1.
Brutta sconfitta per i bianconeri che si approcciano così alla sfida di mercoledì nel peggiore dei modi.

FONTE: IL BLOG DI LUCA GRAMELLINI

https://www.lucagramellini.com/per-la-juventus-prima-la-joya-poi-la-tristezza?doing_wp_cron=1651871161.1306350231170654296875

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