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Sunday bloody Sunday – Domenica di Sangue – L’inno di Bono Vox

Di Riccardo Gramazio

 

 

 

Oggettivamente parlando, ci sono inni destinati all’immortalità, canzoni che non potranno mai perdere la propria forza, il proprio calore, il proprio immenso potere. Parole e melodie nate per essere ascoltate e intonate da chissà quante generazioni. Ecco, Sunday bloody sunday appartiene senza dubbio alla categoria. Per comprendere maggiormente il valore del brano degli U2 è giusto però ricordare una serie di fatti storici e dal sapore a dir poco amaro.
Domenica 30 gennaio 1972, Derry, Irlanda del Nord. Nel corso di una manifestazione per i diritti civili, il Primo Battaglione del Reggimento Paracadutisti dell’esercito britannico sparò all’impazzata sulla folla. Ventisei manifestanti colpiti, quattordici morti.
Il massacro fu sicuramente il momento più nero e inquietante di una storia già violenta e complicata, iniziata negli anni ‘60. L’Irlanda del Nord stava vivendo in un clima di forte tensione e di grande paura a causa del cruento conflitto tra unionists, protestanti discendenti dei coloni britannici, e nationalists (o republicans), cattolici figli dell’antica Irlanda, sostenitori della riunificazione politica dell’isola e quindi contrari ai legami politici con la Gran Bretagna. A rendere ancora più aspra la situazione, i frequenti attacchi dell’IRA, l’organizzazione estremista del nazionalismo, rivolti all’esercito britannico e le conseguenti risposte da parte delle forze armate degli unionisti. Violenza su violenza, quindi, con tanto di guerriglie in piazza tra giovani protestanti e cattolici. Senza mezzi termini, la strage di Derry, la Domenica di Sangue (Bloody Sunday), fu qualcosa di dannatamente folle.
Come poteva il più celebre gruppo rock irlandese non esporre il proprio punto di vista?
All’epoca del fatto, Bono Vox aveva soltanto undici anni. Inutile dire che il futuro leader degli U2, tra l’altro figlio di una madre protestante e di un padre cattolico, rimase profondamente turbato dall’accaduto. Una decina di anni dopo le fotografie ancora nitide e roventi di quella maledetta domenica riemersero nella sua mente. Bono scrisse il testo, la band al completo compose la musica.
Gli U2 presentarono il pezzo dal vivo nel 1982, qualche mese prima dell’uscita di War, proprio a Belfast, nell’Irlanda del Nord. Il responso del pubblico fu da subito più che positivo, con tanto di ovazione.
Sunday bloody sunday non è una canzone schierata politicamente, non è ribellione, non è rabbia, ma semplicemente la straziante reazione di un bambino, di un umano, davanti alla brutalità dei suoi simili. Il rifiuto totale della violenza è netto, deciso, commovente. Il testo è evocativo, ricco di immagini struggenti, toccanti e spirituali. Musica, arrangiamento ed esecuzione, beh, ne fanno un capolavoro assoluto.
«There’s many lost, but tell me who has won?» canta Bono, interrogandoci. Mentre pensiamo alla difficile risposta, inseriamo nel lettore o poggiamo sul piatto War, uno dei dischi più rappresentativi della storica formazione dublinese, osserviamo attentamente il volto in copertina e godiamoci questa leggendaria prima traccia.

U2
Sunday Bloody Sunday

Yeah
I can’t believe the news today
Oh, I can’t close my eyes
And make it go away
How long?
How long must we sing this song?
How long, how long?
‘Cause tonight, we can be as one
Tonight
Broken bottles under children’s feet
Bodies strewn across the dead end street
But I won’t heed the battle call
It puts my back up
Puts my back up against the wall
Sunday, Bloody Sunday
Sunday, Bloody Sunday
Sunday, Bloody Sunday, Sunday, Bloody Sunday (alright)
And the battle’s just begun
There’s many lost, but tell me who has won?
The trench is dug within our hearts
And mothers, children, brothers, sisters torn apart
Sunday, Bloody Sunday
Sunday, Bloody Sunday
How long?
How long must we sing this song?
How long, how long?
‘Cause tonight, we can be as one
Tonight, tonight
Sunday, Bloody…

 

 

Domenica Sanguinosa Domenica,
Non posso credere a queste notizie oggi
Oh, non riesco a chiudere gli occhi e farle andare via
Per quanto tempo, per quanto tempo dobbiamo cantare questa canzone?
Quanto a lungo, troppo a lungo, per quanto tempo

Perché stanotte possiamo essere uno solo
Stanotte

Bottiglie rotte sotto i piedi dei bambini
Corpi sparsi attraverso la strada della morte
Ma non darò retta alla voce della battaglia

Ce la metterò tutta
Ce la metterò tutta

Domenica, sanguinosa domenica
domenica, sanguinosa domenica
domenica, sanguinosa domenica
domenica, sanguinosa domenica

e la battaglia è appena iniziata
ci sono molti perdenti, ma dimmi chi ha vinto
la trincea è scavata nei nostri cuori
e madri, bambini, fratelli, sorelle lacerati

Domenica, sanguinosa domenica
domenica, sanguinosa domenica

Per quanto tempo, per quanto tempo dobbiamo cantare questa canzone?
Quanto a lungo, troppo a lungo, per quanto tempo

Domenica, sanguinosa domenica
domenica, sanguinosa domenica
domenica, sanguinosa domenica
domenica, sanguinosa domenica

Asciuga le lacrime dai tuoi occhi
asciuga le lacrime
asciuga le lacrime
asciuga le lacrime
asciuga le gocce di sangue dai tuoi occhi

Domenica, sanguinosa domenica
domenica, sanguinosa domenica
domenica, sanguinosa domenica
domenica, sanguinosa domenica

ed è vero noi non siamo immuni
quando i fatti sono finzione e la televisione realtà
e oggi in milioni piangono
noi mangiamo e beviamo mentre loro domani moriranno

Domenica sanguinosa domenica
domenica sanguinosa domenica

 

 

 

 

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