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THE YARDBIRDS

 

Di Emilio Aurilia

Come gruppo in sé non ha mai goduto di un gran successo di pubblico e critica, ma è fondamentale perché dalle sue vicissitudini sono scaturiti musicisti e gruppi che, avvicendatisi all’interno delle formazioni, hanno fatto la storia del rock.
La line up iniziale (1963) prevedeva Eric Clapton chitarra solista, Chris Dreja chitarra ritmica, Paul Samuell-Smith basso, Jim McCarty batteria. Si esibivano con successo al Crawdaddy di Richmond, fucina di talenti rock emergenti. La sua incostanza vede ben presto Clapton fuori dal gruppo sostituito da una altro grande: Jeff Beck, con cui la band comincerà a riscuotere un discreto successo grazie al loro brano di punta “For Your Love”(1965), composto da quel Graham Gouldman, che formerà un decennio più tardi i 10cc, impreziosito dall’accompagnamento al clavicembalo del leggendario Brian Auger.
Indimenticabile la loro partecipazione all’edizione 1966 a Sanremo con “Paff…Bum” (dal testo inglese di Samuell-Smith), in coppia con un comico Lucio Dalla alle prime apparizioni. In quegli anni l’album “Over Under Sideways Down”(1967), corredato dalla spiritosa presentazione di McCarty, è il punto più alto della carriera del gruppo con brani notevoli come il blues efficace “The Nazz Are Blue” per la voce di Jeff Beck, brillante col suo chitarrismo anche nella “Jeff’s Boogie”; cenno particolare per la delicata “Farewell” con un dolce accompagnamento di piano affidato a Dreja. In seguito Beck sarà affiancato dal nuovo entrato Jimmy Page col passaggio di Dreja al basso per la fuoriuscita di Samuell-Smith che anticiperà quella dello stesso Beck diventando Page il nuovo solista senza troppo risalto perché un anno dopo il complesso si scioglierà.
Il chitarrista raccoglierà le forze per mettere insieme con il bassista una nuova band, The New Yardbirds che comprenderà inoltre il cantante Terry Reid e il batterista Paul Francis che abbandoneranno subito seguiti da Dreja che lascerà la musica per la fotografia.
Tali defezioni, invece di causare la fine di tutto, saranno la fortuna di Page perché con i nuovi arrivati Robert Plant alla voce, John Bonham alla batteria e il già noto session man John Paul Jones a basso, piano, organo e flauto, inizieranno una nuova avventura dopo aver mutato il nome in Led Zeppelin (pare suggerito da Keith Moon batterista degli Who).

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