Un americano a Torino

L’esordio della nuova Juve di Pirlo, l’esordio della Juve del cambiamento, l‘esordio di tre importanti giocatori come Kulusevski, Frabotta e l’americano McKennie. Ieri i bianconeri hanno conquistato i mille spettatori dello Stadium e i milioni da casa, con un netto 3-0 ai danni della Sampdoria e una prestazione più che convincente.
Ad aprire le danze al 12’ Kulusevski, con un sinistro piazzato sul secondo palo, dopo un rimpallo su una percussione di Ronaldo. La sequenza dei gol prosegue nel secondo tempo con Bonucci che ribatte sul tiro di McKennie chiude infine le danze Ronaldo, che per tutta la partita aveva cercato il goal.
E anche senza la firma sulla partita, uno dei migliori in campo è proprio il giocatore in foto. Lotta su ogni pallone, non demorde, recupera subito palla, è aggressivo, spesso entra in tackle efficace, ha il “fino alla fine” nel sangue. Un centrocampista preso in pochi giorni dallo Schalke 04, voluto da Pirlo, di cui si sapeva solo fosse un jolly.

Già all’esordio in campionato scopriamo che è molto di più, un centrocampista che alla Juve mancava come il pane da qualche anno. Si potrebbe dire che occupa il posto sino ad ora lasciato vacante da Vidal, qualcuno lo accosterebbe anche a Davids. Accumula numerosi applausi dai pochi spettatori presenti all’Allianz Stadium per la sua tenacia e la sua voglia di vincere. Il goal di Bonucci nasce proprio da questo: una svirgolata di Bereszynski dal corner lascia il pallone vicino alla porta, McKennie si gira e tira in una frazione di secondo. Dopo il tiro dell’americano (come piace dire a mister Pirlo) la ribattuta di Audero e il tiro di Bonucci che va in goal. Conclude la partita da esterno destro di centrocampo (a conferma della sua duttilità) sempre coerentemente, giocando con tranquillità così come tutta la squadra.
Senza esprimere giudizi sul suo futuro, una partita da vero leader, da giocatore della Juventus.

Non c è dubbio, alla luce del match con la Sampdoria che, se il giocatore si confermerà, quest’anno ci sarà da divertirsi.
Devastante, efficace, con lo spirito da gliocatore di terza categoria e la qualità di un campione.

Voto: 8,5

(Giovanni Giglio)