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Una bella Juve che questa volta ha saputo soffrire

Articolo di Alessandro Magno

 

Bella vittoria con la Samp, bella e non affatto scontata, visto che le ultime due trasferte a Genova sponda Doria avevano portato altrettante sconfitte. La Juventus è stata quasi perfetta per un ora con un possesso palla molto convincete. I nostri han tenuto a lungo il pallino del gioco senza mai farla vedere agli avversari e con la pazienza necessaria per cercare gli spiragli giusti fra le maglie di una Samp arroccata in difesa. Ranieri ha rinunciato a tutte le punte per metterne 10 davanti alla porta nella speranza di agire di rimessa. Buffon non è stato quasi mai chiamato in causa. Abbiamo fatto tutto noi, come spesso accadde, due grandissimi gol di una bellezza disarmante e un pastrocchio in area con batti e ribatti che ha portato la Sampdoria al momentaneo e molto immeritato pareggio. Ora le scuole di pensiero sono due. C’è chi non si capacita del fatto che prendiamo sempre gol, ma ripeto forse ricorda male, perchè negli ultimi due anni in questo campo ne abbiamo presi bel 5 (3-2 e 2-0) e c’è chi vede il bicchiere mezzo pieno, e io sono fra questi, ovvero una squadra assolutamente capace di reagire e segnare nuovamente ( ma ne segneremo anche un terzo poi annullato) e soprattutto la capacità di tenere il risultato fino alla fine.

Aldilà dei due gol meravigliosi che davvero non smetto di vedere e rivedere la nota più positiva è stata la capacità di soffrire alla fine che ha portato la Juve a difendersi dagli assalti della Samp senza rischiare davvero nulla. Ora la Sampdoria certo non è un fulmine di guerra e quest’anno soprattutto lotta per le zona basse, tuttavia veniva da un periodo positivo ed aveva appena fatto suo il derby. Inoltre abbiamo visto come determinati campi ( vedi Firenze) sono belli tosti per tutti. E certo neanche la Fiorentina in se può dirsi uno squadrone. Non so se la coppia Bonucci Demiral sia più funzionale di quella Bonny-De Ligt sicuramente la prima ha più specificità essendo due giocatori completamente diversi e quindi va da se complementari. Demiral è però sempre sul filo di fare una cavolata. De Ligt anche non essendo un marcatore puro e pur avendo la stessa età di Demiral, si vede che ha tutta un’altra esperienza. Sarà un nodo che dovrà sciogliere Sarri in vista della supercoppa.

Concludo con due parole sulla supercoppa italiana. Chiaro che bisogna vincere. Questo è il solito trofeo che se lo vinci è la coppa del nonno e se lo perdi diventa una sorta di Champions League bis anche e soprattutto perchè lo vince chi ha insperato di vincer qualche trofeo a inizio stagione. Spero che la Juve si riscatti dalla sconfitta in campionato con la Lazio non per particolare interesse nella supercoppa che è comunque sempre un trofeo che va in bacheca ma soprattutto perchè a questa nostra squadra serve una conferma e un iniezione di fiducia per il futuro.

 

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