Interviste

EUTHYMIA Il nuovo progetto di Vito Tambasco

A cura di Riccardo Gramazio_Ricky Rage

Il nuovo progetto del cantante Vito Tambasco si presenta interessantissimo. Dopo essere stato in giro per mezza Europa con i Men In The Box, band che abbiamo imparato ad amare, l’artista ha riordinato le idee, ha aggiunto qualcuno alla formazione e ha apparecchiato la tavola per il futuro. Ecco allora gli Euthymia e le ultime composizioni. Un’espansione, se vogliamo, una ricerca profonda sia a livello sonoro che a livello spirituale; testi introspettivi, psicologia analitica e ricerca forsennata dell’IO. Tanta carne sul fuoco, insomma, che vogliamo chiaramente presentare ai lettori. Tool, Radiohead e Porcupine Tree, ma anche la scuola grunge tra le ispirazioni. Il marchio Euthymia inizia a splendere…

Eccoci, qui. Sempre bello averti come ospite. Questa volta parliamo del nuovo progetto Euthymia. Spiegami un po’ come è nato il tutto?

Il nuovo progetto nasce sulle ceneri dei Men in the box: dopo il nostro tour Europeo 2022, dove abbiamo suonato su importanti palchi come il Rock Castle in Repubblica Ceca e il Meeting del Mare in Italia, sentivamo il bisogno di parlare linguaggi artistici differenti,di approcciarci a una maturità musicale differente e di affrontare argomenti più profondi. E in quel momento sono nati gli Euthymia.

Noi ci conosciamo da tempo e, di conseguenza, devo approfondire: Men In The Box. Cazzo, grande musica, un marchio di fabbrica, un tour europeo… Cosa è accaduto precisamente?

Vogliamo rassicurare i nostri vecchi ascoltatori: i Men in the Box esistono ancora. Stiamo infatti scrivendo il nostro nuovo album con sonorità tutte nuove, ma attualmente, come detto, avevamo bisogno di dar voce anche ai nostri Doppelgänger. I Men in the Box ritorneranno. È una promessa.

Tra l’altro i componenti sono praticamente gli stessi…

Esatto, ma con qualche piccola novità: Pierfrancesco Vairo alla batteria e, dalla Francia, Valentin Bernard al basso.

Uno stato di serenità, una tranquilla soddisfazione. Qua e là mi sono informato sulla parola greca che ha dato origine al vostro nome. Okay, non mi accontento: il logo di una band è importante, quindi voglio saperne di più…

Il nostro logo è stato scaturito da lunghe ricerche al fine di trovare un qualcosa che avesse un impatto evocativo immediato. Grazie all’esperienza del nostro grafico di fiducia Gianpietro Di Fiore (Joker), la nostra identità e il concetto di contrasto che volevamo trasmettere sono stati disegnati sotto forma di due volti simmetrici che avvolgono una Theta, simbolo di equilibrio cosmico .

Siete appena nati e avete già pubblicato le prime cose. Quale direzione avete cercato di intraprendere? Io ci sento moltissimo dentro…

Volevamo esplorare nuovi orizzonti stilistici: nella nostra nuova musica potete infatti trovare il grezzo progressive dei Tool, la bellezza delle melodie dei Porcupine Tree, con l’aggiunta di un pizzico di metriche grunge che ci hanno da sempre contraddistinto.

Eunoya e I Am Past sono due ottimi brani, composizioni di carattere alternative rock internazionale. Ne parliamo?

I Am Past nasce in forma embrionale dai Men in The Box: è infatti la canzone ponte tra la vecchia band e la nuova. Parla prettamente dell’importanza di non restare troppo ingabbiati nel passato, ma di mantenerlo costantemente vicini a sé, come una foto di famiglia nella tasca interna di una giacca, sempre vicina al cuore. Eunoya, invece, è la nostra prima vera finestra sul nuovo concept: il progressive fa da base alle sonorità e alla struttura della canzone. Per quanto riguarda le tematiche rimaniamo sul tema della psicologia umana. Si parla delle fobie che ci portiamo avanti nel tempo sin da quando siamo bambini.

Qualcosina è cambiato rispetto ai MIB anche in termini di scelte artistiche e di produzione. Raccontami…

Prima il progetto era figlio di un tempo adolescenziale. Non c’era una vera e propria progettualità. Eravamo dei ragazzini che giocavano a fare i musicisti. Ora quei ragazzini sono cresciuti con idee più chiare su ciò che vogliono e possono essere. Abbiamo creato un nostro piccolo team e la band, oltre a rimarcare alla base sempre il concetto di famiglia, viene considerata come un progetto di vita molto più seriamente.

Veniamo ai testi e alla vostra filosofia. Cosa ami raccontare?

Noi Euthymia vogliamo rappresentare e raccontare con la nostra musica, nel rapporto con l’intimità e con il mondo che ci circonda, la connessione perpetua e dinamica con un universo interiore ed esteriore che cambia incessantemente con l’essere umano, tendendo all’unità di essenza e conoscenza. Questa rappresentazione si nutre di liriche esoteriche, psicologia junghiana e psicoanalisi.

Le influenze sono sempre importanti, al resto ci pensano come al solito talento e ispirazione. In ogni caso, quali gruppi hanno maggiormente levigato le sonorità degli Euthymia? Hai già fatto qualche nome, lo so…

Principalmente dopo averli ascoltati ininterrottamente dall’inizio del covid, ci dichiariamo grandi fans ed estimatori dei Tool, da cui prendiamo maggiormente ispirazione. Non ci dimentichiamo però di ciò che ci hanno dato in termini di ispirazione gruppi come Radiohead, Royal Blood, A Perfect Circle e Korn.

State lavorando per il disco, suppongo…

Il disco bolle in pentola da ormai sei mesi in effetti, siamo in dirittura di arrivo. Dopo aver completato il minitour iniziato a gennaio che terminerà con l’arrivo dell’etate, concentreremo tutte le nostre energie finali in Agosto con la realizzazione delle ultime canzoni.

Non vedo l’ora di ricevere la mia copia autografata. Presto per dirlo, ma io ci provo: cosa troverò dentro?

Tanta Paranoia! Per il resto, il nostro chitarrista/avvocato Edoardo mi impone di rispondere: «Mi avvalgo della facoltà di non rispondere.»

E il progetto Men In The Box?

Fondi attendibili mi parlano di un EP nel 2023…

Cosa non ti ho chiesto?

Dato che mi lasci carta bianca ne approfitto per informare i nostri lettori del minitour che comincerà il 4 febbraio in Italia allo Shabby (Omignano) per poi continuare in Germania, Francia e Lussemburgo. Le date sono in continuo aggiornamento sulla nostra pagina Instagram.

Prima di salutarci, dove possono trovarvi i vostri lettori? Tutti i link!

Potete trovarci su:

Facebook: https://www.facebook.com/Euthymia.band

Instagram: https://www.instagram.com/euthymia_music/

YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCt3XimoU_d8XYmd_evyvAAA

SoundCloud: https://soundcloud.com/euthymia_band

Spotify: https://open.spotify.com/artist/14wqeKHtV4jqmZ2H9esJD

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