Istantanee Rock

EVERMORE La battaglia folk dei Led Zeppelin

Di Riccardo Gramazio (Ricky Rage)

Nel quarto capitolo discografico dei Led Zeppelin, pubblicato nel 1971, è presente The Battle Of Evermore, chicca straordinaria e imperdibile. Nata dal genio di Jimmy Page, alle prese con il mandolino del bassista John Paul Jones, la canzone conferma la grande duttilità dello storico gruppo britannico, spesso considerato esclusivamente pioniere dell’hard rock. Basterebbe anche questa prestigiosa nomina, chiaro, ma i Led Zeppelin sono e saranno sempre molto di più.

La ballata di cui scrivo, esclusivamente eseguita con la chitarra folk (John Paul Jones) e con il mandolino (Jimmy Page), è una fiaba poetica dal sapore dark, celtico e medievale.

Colma di riferimenti ancestrali e riconducibili al mondo fantasy, The Battle Of Evermore è per molti un omaggio alla letteratura di Tolkien, il papà del gettonato Il Signore Degli Anelli, da sempre fonte d’ispirazione in ambiente metal e apprezzatissimo dal cantante Robert Plant. Al di là delle possibili interpretazioni, ciò che rapisce l’ascoltatore è indubbiamente l’aura arcana e misteriosa emanata dalle note.

Nei primi versi della canzone, la Regina della Luce e il Principe della Pace si apprestano ad affrontare le tenebre e il Signore Oscuro. In sostanza, la chiave di lettura principale, è ancora una volta la lunga battaglia tra bene e male, tra luce e buio, tra vita e Apocalisse.

Queen of Light took her bow
and then she turned to go.
The Prince of Peace embraced the gloom
and walked the night alone.

Al microfono, accanto a Plant, troviamo Sandy Danny, la cantante dei Fairport Convention, gruppo famoso per essere riuscito egregiamente a fondere il meglio della tradizione popolare inglese al rock. Il duetto si muove perfettamente sulle note del pezzo, tessendo atmosfere suggestive, oniriche e persino sinistre.

Oh, the war is common cry.
Pick up you swords and fly.
The sky is filled with good and bad
that mortals never know.

Oltre a presentare per la prima e unica volta una seconda voce all’interno dell’opera ledzeppeliniana, The Battle Of Evermore si contraddistingue anche per l’assenza di uno dei componenti, quella del batterista John Bonham, lasciato a riposo per l’occasione.

Sono davvero tanti gli ingredienti che rendono importante e preziosa questa canzone, la terza di IV, e tante sono le cose che ancora non sappiamo. D’altronde, proprio per simili bellezze le grandi band saranno per sempre materia di studio.

E i Led Zeppelin saranno per sempre materia di studio.

TRADUZIONE

The Battle Of Evermore

LED ZEPPELIN

La Regina della Luce prese il suo arco

e poi si voltò per andare.
Il Principe della Pace abbracciò l’oscurità

e camminò tutta la notte da solo.

Oh, danza nel buio della notte,

canta alla luce del mattino
Il Signore Oscuro cavalca vigoroso stanotte

e il tempo ci dirà tutto.

Oh, buttate giù il vostro aratro e la zappa.

Non chiudete a chiave le vostre case
Fianco a fianco

aspettiamo la potenza del più oscuro tra loro.
Ho sentito il tuono dei cavalli nella valle sottostante
Sto aspettando gli angeli di Avalon,

aspettando il bagliore orientale.
Le mele della valle reggono i semi della felicità.
La terra è ricca di tenere cure, ricambia, non dimenticare.

No, no…
Oh, danza nel buio della notte,

canta alla luce del mattino.
Le mele diventano marroni e nere,

il volto del tiranno è rosso.
Oh, la guerra è il grido comune,

raccogliete le vostre spade e volate.
Il cielo è pieno di cose buone e cattive,

che i mortali non conosceranno mai
Oh, beh, la notte è lunga.

Le perle del tempo trascorrono lente.
Occhi stanchi all’alba,

aspettando il bagliore orientale
Il dolore della guerra non può superare

il dolore delle conseguenze
I tamburi scuoteranno le mura del castello,

gli Spettri dell’ Anello cavalcano in nero.

Cavalcare…
Cantate, mentre sollevate il vostro arco,

lanciate più dritto di prima.

Nessun conforto ha il fuoco di notte

che illumina il viso così freddo.

Oh, danza nel buio della notte,

canta alla luce del mattino.
Le rune magiche sono scritte in oro

per riportare l’equilibrio.

Riportalo indietro…

Finalmente il sole splende.

Le nuvole blu passano.
Con le fiamme del drago delle tenebre,

la luce del sole acceca i suoi occhi.

Oh, riportalo indietro…

 

 

megliodiniente

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