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Intervista ad Antonio Corona autore di ”I segreti del cuoCOre”

 

Intervita di Barbara Gabriella Renzi

 

 

Biografia

Antonio Corona vive da 13 anni nella sua città adottiva, Torino: “un’elegante e misteriosa signora dai capelli rossi”. Sassari è la sua città natale e porta nel suo cuore il rumore del mare e il mistero del vento. Attualmente è il responsabile di un laboratorio di analisi veterinarie ed autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali. Il suo primo libro di poesie è stato pubblicato da Edizioni Ensemble nel maggio 2020 dal curioso titolo “I segreti del cuocore”. Alcune sue liriche sono presenti anche in antologie poetiche come vincitore di selezioni letterarie tra cui, la più recente “I giovani di Holden” vol.6. Da giugno 2020 è entrato a far parte della corrente letteraria dei “Poeti Emozionali” di cui cura attivamente il sito internet e le comunicazioni social.

Sinossi

Il libro “I segreti del cuocore” consiste in una raccolta di poesie e di ricette della tradizione familiare (sarda nello specifico). Il filo conduttore del libro sono i “segreti”: quelli della cucina che ogni cuoco possiede e tiene per sé ed i segreti del cuore in quanto, i versi scritti, non erano mai stati pubblicati prima dall’autore né era stata svelata questa passione. Pertanto, è un connubio coraggioso che punta sulla forza della tradizione culinaria tramandata in famiglia e sui sentimenti profondi che spesso nella vita vengono nascosti e vissuti in solitudine. Le liriche affrontano il tema dell’amore sicuramente molto utilizzato, quasi usurato in poesia, ma con un linguaggio molto diretto e comprensibile quasi a voler raccontare piccole storie di vita vissuta ed esperienze amorose felici e non. È sicuramente un manoscritto che nasce con l’intento di emozionare il lettore, se vogliamo, quello semplice che si avvicina alla poesia più per curiosità che per passione annoverata. Inoltre, l’unione poesia-cucina potrebbe essere un valido aiuto per incentivare la lettura e far avvicinare nuove persone alla poesia decisamente emarginata rispetto ai testi di cucina.

Che piacere intervistarti. Raccontami della tua passione per la cucina e di quella per la poesia? Quando sono iniziate? Contemporaneamente o in tempi diversi?

Vi ricordate da bambini il piacere di leccare il mestolo della torta rimasto sporco o il suo contenitore? Ecco, credo che sia nata lì la mia passione culinaria! Col trascorrere degli anni ho sempre aiutato i miei genitori a cucinare e mi piaceva rendermi utile e magari ricevere un piccolo complimento! Poi, in età adolescenziale, è arrivata la poesia o per meglio dire ho scoperto che quando travolto da forti emozioni, nasceva in me la voglia di scrivere e questo si palesava in forma di versi più che in racconto. Così ho iniziato, poi col tempo a raccoglierli, con lo studio a raffinarli e a chiedermi come facessero quei poeti, studiati a scuola, a farmi emozionare così tanto!

Spiegaci il titolo del libro e la come ti sia venuto in mente di coniugare assieme poesia e cucina.

Il titolo (impronunciabile!) di questo libro “I segreti del cuocore” è una crasi tra le parole cuoco e cuore: è l’unione tra due mie passioni. Ma soprattutto questa fusione voleva avere lo scopo di far entrare la poesia nelle case con la stessa facilità con cui si compra una rivista o un libro di cucina. Perché? Perché la poesia è bellezza, è pace e serenità, la stessa che io ritrovo tra i fornelli, mescolando, unendo e creando senza che nessuno ti obblighi a niente. E poi puoi gustare e assaggiare il risultato ottenuto così come puoi leggere ed assaporare il significato di ogni poesia. Se ci pensate bene, queste due arti, hanno davvero tanto in comune.

Ora vorrei sapere qualcosa dell’immagine di copertina che devo dire veramente prende. Cosa rappresenta? Chi l’ha fatta?

Si tratta di un dipinto dal titolo “Légami, legàmi” dell’artista Angelo Franco, un pittore emergente contemporaneo. Nella tela un cuore, un polpo e un uomo alato s’intrecciano in una rete di sentimenti unici e profondi. Il cuore è stato rubato dai tentacoli docili e protettivi di un polpo e l’uomo alato, ora consapevole di aver donato, rivendica il diritto al proprio amore spiegando le ali al suo destino. Amo quest’opera perché richiama il mare ma soprattutto perché credo sia un atto d’amore e anche io, come quell’uomo alato, con il mio libro, reclamo e proclamo i miei sentimenti d’amore, tenuti nascosti nel cassetto per tanto tempo.

Toccare il cuore con un dito… dicci cosa vuol dire per te e a cosa si riferisce.

È l’inizio di una delle mie poesie preferite. “Toccare il cuore con un dito” … rappresenta quel momento in cui ti senti affettivamente così vicino ad una persona da sentire i suoi veri sentimenti. Poi con “versi”, cioè con le parole, vai a testare la sua parte più razionale e lì ti accorgi che manca la giusta affinità di cui ti eri illuso. Ed allora arriva il finale ma… leggetelo voi, è più emozionante!

So, che una delle poesie del libro è dedicata a tuo padre. Quale? Raccontaci.

È la poesia che chiude il libro “A mio padre”. Ho scritto questa poesia dopo anni dalla sua morte. L’ho scritta in un solo minuto tutta insieme, di getto e non ho mai cambiato una sola parola. Per me è perfetta così. Racchiude tutto: dolore, impotenza e l’amore di un figlio affranto. Rappresenta il mio modo di dirgli “ti voglio bene” e che purtroppo gli ho detto solo una volta nella mia vita. Questo è il più grande rimpianto e forse il motivo per il quale non la leggo mai in pubblico, non ne ho la forza. Non ancora.

Cosa vuol dire essere poeta oggi.

Per me significa essere liberi. Liberi da ogni pregiudizio e spogliarsi completamente a nudo davanti al mondo, senza avere paura. Solo così l’emozione del poeta arriverà dritta al cuore e sarà un linguaggio universale. Questo è il poeta di oggi, questo è il mio modo di esserlo.

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