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L’amore unico e puro (quarto capitolo)

Oggi mi sono scontrata con una ragazza in biblioteca, a causa della mia distrazione, purtroppo non riesco più come una volta ad essere molto concentrata.

Si chiama Sharon, è una ragazza molto bella, capelli castano chiaro, alta più o meno come me, si è subito presentata, sembrava un uragano di felicità, da dove prendeva tutto questo entusiasmo?

Flashback

“Piacere, Sharon, tu devi essere nuova non ti ho mai visto qui in biblioteca.”

“Piacere, Danielle, si mi sono appena trasferita con mia madre.”

Mi ha fatto sentire subito a mio agio, ha voluto che le parlassi di me ed ho iniziato a raccontargli la mia vita…

Flashback

“Allora, Mi chiamo Danielle Ferretti, ho diciannove anni e vengo dall’Italia.

Ci siamo trasferite a Parigi dopo che mio padre e mio fratello sono morti. E’ stato un brutto colpo per me e la mamma. Ogni luogo o cosa che facessimo ci ricordava loro.”

Sharon è stata tutto il tempo ad ascoltare, ma non ce l’ho fatta a raccontargli dell’incidente… mentre parlavo lei capiva la mia tristezza ed il disagio in cui mi trovavo nel raccontare il motivo per cui era morto il mio papà e mio fratello e cercava di allentare la tensione che si era creata con parole di conforto.

Finito il racconto però abbiamo scoperto che frequentiamo la stessa facoltà, “Sorbona” ed io ne sono stata felice.

È un’università molto prestigiosa. Ho deciso di frequentare il corso di psicologia perché mi piace aiutare le persone. Spero di diventare una brava psicologa e di riuscire a superare tutte le mie angosce…

Ho passato tanto tempo a darmi colpe che non mi spettavano, sentendomi sempre fuori luogo, credendo che quella sbagliata fossi io, ma sappiamo com’è che va a finire, noi siamo sempre il centro dei problemi di tutti.

A me piace aiutare gli altri che sono in difficoltà, ho passato la maggior parte della mia vita a farmi in quattro per gli altri, ricavandone solo tante porte chiuse in faccia al momento del bisogno, ma purtroppo non tutti capiscono che tutto questo non lo fai per te.

Sono sempre stata una ragazza con tante aspettative, ma ho avuto talmente tante delusioni che purtroppo mi hanno portata a non amare più la vita come volevo, avevo il cuore in stand-by, che aspettava solo il momento per essere riavviato.

Finalmente è arrivato Massimiliano, con il suo carattere solare, pieno di amore da dare, con i suoi modi di fare, ha saputo riavviare il mio cuore, quel cuore che ha tante cicatrici, e che si era fermato.

Quel cuore che aveva smesso di lottare, ma al tempo stesso aveva bisogno di quella scossa, quella grinta in più per tornare ad aver voglia di battere.

Spesso il mio essere troppo pessimista, porta gli altri ad allontanarsi da me, mi è successo molte volte, forse troppe, ma il vero problema non sono io con la mia negatività, ma sono le persone che non capiscono il mio stato d’animo, non capiscono che tu vorresti essere solo salvata da queste ombre che fanno paura e che non ti aiutano a far vivere la vita come dovresti.

Tutti abbiamo una maschera, che aspetta solo il momento buono per essere tolta, quella maschera che solo l’amore puro può togliere, solo chi ti ama veramente riesce a far cadere quel muro, che ti costruisci con tante delusioni, tante amarezze e che ti portano a non essere più felice o almeno ad aver paura di esserlo.

Arriva il momento in cui ti costruisci una gabbia intorno, credendo che possa aiutarti a difendere dalle dure realtà della vita.

Credo che tutti noi o la maggior parte di noi vuole provare l’amore in tutte le sue manifestazioni.L’amore quello con la ” A ” maiuscola, una volta che lo hai trovato, ti porta però ad avere paura; quella di perdere l’unica cosa che ti possa fare stare bene: la sicurezza di essere felice accanto alla persona che ami. Ma non sempre è così.

“Amore, come ti senti oggi?”

E’ sempre preoccupato per me, ma quanto posso amare questo ragazzo io. Non credevo che dopo tanto tempo, sarei riuscita ad amare di nuovo…

“Ora che ci sei,bene.”

Sapevo che non dovevo dire così. Inizierà con le mille domande, lui è molto protettivo nei miei confronti e adesso?

“Cosa è successo?”

Ecco qui il suo lato protettivo…

“Niente, tranquillo, le mie solite paranoie.”

Questo suo lato esce ad ogni mia incertezza o preoccupazione, lui vorrebbe potermi difendere sempre, senza farmi mai stare male.

“Allora qualcosa è successo, se pensi alle paranoie è perché c’è stato un qualcosa che ti ha fatto tornare gli incubi, parlane con me! Non puoi tenerti tutto dentro.”

Non so come faccia a far cadere tutte le mie barriere, io non ho mai parlato dei miei problemi, nemmeno mia madre sa, ne c’è mai riuscita a capire, ma lui riesce a far questo, a far in modo che la mia bocca parli da sola, le parole non riescono a stare al loro posto. Ha il potere di farmi sentire che lui “C’è” qualsiasi cosa mi accada.

Non vorrei mai parlarne, per non farlo preoccupare, ma ormai devo raccontargli tutto, ne ho bisogno, quel bisogno irrefrenabile di dirgli tutte le angosce che mi tormentano, per avere la certezza che lui ci sia, davvero. Sempre!

Massimiliano è il mio eroe, la persona che mi infonde coraggio, che crede in me. Tutti abbiamo bisogno di un eroe come lui, che ci porta ad avere fiducia in noi stessi, di riuscire a dare il meglio di noi, di farci tornare i guerrieri che siamo, perché siamo tutti guerrieri, abbiamo solo bisogno di persone che ci aiutano a venirne fuori! Fuori da quel tunnel che ci costruiamo da soli, dal quale non vediamo vie d’uscita. Ora so che la via c’è sempre, basta trovarla e percorrerla, è difficile ma non irraggiungibile.

 

Scritto da SeiilmioAngelo

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