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Aggrappati a Chiesa

La prima stagione di mister Pirlo, in bianconero e in assoluto, la stagione del cambiamento, di successi e quant’altro. Queste erano le aspettative che fino ad ora sembrano non esser state raggiunte, sarà molto difficile farlo da qui a fine campionato. Allenatore inesperiente, non adatto a una panchina come quella della Juve. Verrà esonerato? Nostalgia di Allegri, voglia di Zidane, voglia di sicurezza, anche se poi di sicuro non c’è mai niente. Centrocampo che farfuglia, giocatori che non ci mettono la grinta, colmati da numerosi infortuni. Insomma, nulla alla Juventus quest’anno è andato per i versi giusti, o quasi. Sì, perché dopo un’egemonia di 9 anni ci sta non vincere, perché la Champions dovremmo raggiungerla, perché abbiamo vinto una supercoppa e c’è una finale di Coppa Italia da giocare.
Non c’è di che lamentarsi neanche per il mercato, perché in un anno del genere è difficile fare un upgrade della rosa, permettendo anche piccoli errori, se così si possono chiamare(?). Arthur, Morata, Chiesa, Mckennie e Kulusevski, chi più chi meno, sono stati dei valori aggiunti alla squadra. E dovevano essere solo questo, da quel che ci si aspettava, qualcuno invece ha voluto esagerare.
Perché in un anno così ti aspetti di essere guidato dal meglio, da colossi come Ronaldo, o almeno da chi un po’ d’esperienza già ce l’ha. Mai ci si sarebbe aspettati di essere tenuti in alto da Chiesa. Un ragazzo di 23 anni, proveniente da Firenze, che ha visto l’Europa solo in qualche partita, nella competizione cadetta. Ma con la grinta del terzino di provincia e la mentalità da veterano. “Noi siamo la Juve” le sue parole in quasi tutte le sue interviste. E se alla Juve si parla in campo, lui lo fa anche fuori, traduce le parole con le prestazioni. Noi siamo la Juve, teniamo in alto il suo nome! Quasi come se dicesse così quando ci meraviglia con le sue giocate, quando vede che la squadra non è presente e cerca di caricarla con qualche guizzo. Dribbling a non finire, corse impressionanti che non riusciresti a tenere neanche con il motorino. “Quanto è forte?” sono le parole dei tifosi dopo ogni sua giocata, dopo ogni suo assist, dopo ogni suo goal. Un ragazzo preso alla disperata negli ultimi giorni di mercato, che si è tramutato in un acquisto (al momento solo un prestito) fenomenale. Ci ha tenuto in piedi anche in Europa, la competizione dove ad un ragazzo del genere dovrebbero tremar le gambe solo a sentire la musichetta. E invece è soprattutto grazie a lui se abbiamo almeno sperato fino all’ultimo secondo di non fermare il nostro cammino. Perché con determinazione prendeva la palla e andava a raggiungere la vittoria.
L’ultima prestazione super (ormai ne siamo abituati), che si spera e si pensa non sia l’ultima, l’ha fornita ieri, nella partita di recupero contro il Napoli allo Stadium. Oltre alle numerose occasioni non andate in porto, la più importante è quella del goal del vantaggio. Svolta a destra con l’esterno e si libera di Insigne, si accentra e smarca Hysaj, poi di nuovo tunnel a quest’ultimo e va verso fondo campo, il tutto in 1,7 secondi. Da qui passaggio al centro dell’area per Ronaldo che, lasciato solo dai difensori, deve solo insaccare in rete. Segue una prestazione al livello di questa giocata. La Juve esce vittoriosa dal campo e compie un passo importante per il raggiungimento della Champions.
Brillante per tutta la partita, la Juve ha bisogno delle sue giocate.

Voto partita: 8.
Imponente per tutta la stagione, si è conquistato l’amore (calcistico) dei tifosi con le prestazioni. Durante l’anno il coefficiente di difficoltà si è alzato, ma lui ha mantenuto sempre quel livello.

Voto stagione: 9.
PS: lo scudetto non è ancora matematicamente perso.

Giovanni Giglio

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