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CAROLE KING

Articolo di Emilio Aurilia

Pensiamo siano davvero molte le canzoni siglate dalla coppia Goffin-King; persino i Beatles all’interno del loro album di esordio ne hanno incisa una per la voce di George Harrison: “Chains”. Poi ricordiamo “Will You Love Me Tomorrow”, “The Loco-Motion”, “You Make Me Feel Like A Natural Woman”, “Hi-De-Ho”, “Snow Queen”.

Lui è il paroliere Gerry Goffin (1939-2014)e lei la musicista pianista Carole Kline (detta King) nata nel 1942 per diversi anni compagni anche nella vita e genitori delle cantanti Louise e Sherry Goffin.

Celata dietro quella partnership, furono in pochi ad accorgersi che la Carol di Neil Sedaka della sua “Oh Carol” fosse lei.

Nel 1968, assieme all’attività di autrice la King comincia ad affiancare quella di cantautrice in proprio sfornando “Now That Everything’s Been Said” che già contiene il suo successo mondiale “You’ve Got A Friend” regalato successivamente a James Taylor, riproposto poi in “Tapestry”del 1971, da tutti riconosciuto come il suo capolavoro, a tutt’oggi insuperato, pieno di brani eccellenti come quello appena citato, la felpata “It’s Too Late”, “I Feel The Earth Move”,”, la nominata “Will You Love Me Tomorrow” e “Smackwater Jack” cui la fantasiosa orchestra di Quincy Jones costruì poco dopo con l’album omonimo quasi un capolavoro. Sull’onda di quel fortunato album nasce l’elegante “Music” nell’anno successivo a rappresentare l’apice della sua creatività, con il feeling jazz del brano eponimo e brani gustosi come l’intensa “Surely”, la sospesa “It’s Gonna Take Some Time”, la soulful “Carry Your Load” e la festosa “Back To California” a chiudere l’opera.

Poi, a parte “Wrap Around Joy” (1974) con la collaborazione del paroliere Dave Palmer e l’efficace presenza di Tom Scott e “Thoroughbread” (1975) in cui ritorna il vecchio partner Gerry Goffin in ben quattro brani e che gode della partecipazione di Dave Crosby e Graham Nash, oltre agli altri noti turnisti del “giro” californiano: il chitarrista Danny Kortchmar e la base ritmica Russ Kunkel (batteria) e Leland Sklar (basso), la cantautrice si stabilizza su di uno schema di sofisticato pop d’intrattenimento e dal 2001 con l’album “Love Makes The World” non produce più inediti.

 

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