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DA SANREMO ROCK AL FUTURO Intervista ai Dionysian

 

A cura di Riccardo Gramazio_Ricky Rage

Hanno appena trionfato al Sanremo Rock, suonano bene e hanno ambizione da vendere. Sono giovanissimi e carichi di entusiasmo, a prescindere dall’ovvio e recente riscontro. I torinesi Dionysian si raccontano e, soprattutto, analizzano con lucidità il momento. Giusto gustare ogni attimo di gloria, ma ancor più giusto continuare a lavorare sodo per migliorare. E proprio perché molto giovani, questi ragazzi potrebbero improvvisamente ottenere un posto nel panorama hard rock nostrano. I riff convincenti, l’energia, la potenza e le qualità della brava vocalist Raffaella promettono bene, molto bene.

 

Ciao, ragazzi, benvenuti. Partiamo ovviamente dalla presentazione. Chi siete e che cosa fate?

 

Hi! We are Alice in Chains! No dai, siamo i Dionysian un gruppo rock di Torino all’attivo dal 2018, composto da Raffaella De Luca alla voce, Samuele Verona al basso, Alessandro Tafuri alla batteria e Alex Wilkie alla chitarra! Facciamo musica originale.

 

Sanremo Rock, le cose sono andate bene o sbaglio?

 

Abbastanza, dai, a parte la notte del trionfo, quando abbiamo dovuto vagare per Sanremo con strumenti e premi, dal momento che l’hotel non aveva più posti. Infatti la nostra vittoria è stata inaspettata e stiamo ancora adesso realizzando.

 

Che tipo di esperienza è stata?

 

Ci siamo trovati benissimo fin da subito, poiché eravamo immersi in un ambiente pervaso dalla musica. Oltre al mitico teatro Ariston, siamo stati per parecchio tempo al Mamely, un locale in centro a Sanremo, nel quale molti dei concorrenti spendevano il loro tempo tra jam e bevute. L’Ariston è stato davvero fantastico ed emozionante.

 

Avete portato Vital Vibrations, un brano per voi speciale e che, senza dubbio, varrà ancora di più. Parliamo di questa canzone…

 

Nata fra quattro mura di casa durante uno dei lockdown, racchiude l’essenza della band. La canzone parla di cosa significa essere un giovane musicista nel 2022.

 

Tra l’altro su Youtube è disponibile anche il videoclip. Come lo avete realizzato?

 

Il video è stato realizzato in un’officina di riparazione di auto d’epoca in Val di Susa, tra fette di toma, salame e olio per motori.

 

Hard Rock allo stato puro, energia da vendere, potenza e qualità compositiva. Roba di cui abbiamo bisogno, ne sono certo. Quando avete trovato la formula giusta?

 

C’è stata intesa fin da subito e anche un costante lavoro per migliorarci ed essere sempre al massimo della qualità. Ci sono stati dei momenti, in questi ultimi due anni, molto ispirati a livello compositivo.

 

Già che ci siamo, avete voglia di raccontare la vostra breve, ma già intensa storia?

 

Come abbiamo già detto prima, i Dionysian sono nati nel 2018. Tafu (batteria) sì è unito al gruppo qualche mese dopo. Fin da subito abbiamo composto brani inediti e suonato live il più possibile facendo anche del busking per il centro di Torino. Abbiamo partecipato a X Factor 2021 e ad altri numerosi concorsi musicali, vincendo il Fantastico Festival 2022 e, ovviamente, Sanremo Rock 2022. Inoltre, quest’anno abbiamo avuto l’onore di aprire ad artisti come Pino Scotto, Paul Gilbert, Litfiba, Caparezza e Tommy Emmanuel.

 

Primo disco ufficiale. Quanto manca?

 

Diciamo solo work in progress.

 

Quanto materiale avete raccolto fino a oggi?

 

Proprio in questi giorni stiamo finendo di comporre la nostra ventiseiesima canzone.

I gruppi che più vi hanno influenzato? Beh, alcuni riferimenti sembrano piuttosto evidenti, provate a spiazzarmi…

 

Nominare i mostri sacri sarebbe banale e scontato. Quindi, come da te richiesto, cercheremo di spiazzarti, nominando un’influenza particolare per ogni membro. Raffa, Beth Hart; Tafu, Toto; Samu, Daft Punk; Alex, Joni Mitchell.

 

In Italia, nonostante ci siano centinaia di gruppi con tanta voglia di rock and roll, si parla praticamente sempre e solo di Maneskin. Per carità, io dico sempre che in qualche modo loro abbiano avvicinato i più giovani alla musica suonata e, magari, di conseguenza, ai nomi sacri del rock. Vista in questo modo non è male. Tuttavia non ci sono solo loro, e mi fermo qui. Cosa pensate a riguardo?

 

Siamo d’accordo sul fatto che nell’ultimo anno e mezzo i Maneskin abbiamo dato un enorme boost al rock italiano, nel nostro Paese e non solo. Crediamo che, a prescindere dai gusti, vedere quattro ragazzi della nostra età suonare sui quei palchi e arrivare al grande successo, nel 2022, sia notevole.

 

E in generale, come vi sembra musicalmente parlando la situazione attuale del nostro Paese?

 

Come sempre ci sono diamanti e pietre, l’importante è saper riconoscere qual’è uno e qual’è l’altro.

 

Cosa faranno i Dionysian prossimamente?

 

Sicuramente la vittoria di Sanremo Rock, assieme a tutto il resto che è avvenuto quest’anno, ci hanno portato una visibilità che prima non avevamo. Cerchiamo di coltivarla e, come detto, di crescere giorno per giorno. Al momento abbiamo diversi progetti in fase di sviluppo, uno di questi è un live all’ Hard Rock Cafè di Firenze nei prossimi mesi. Per aggiornamenti potete seguirci attraverso questi link:

Spotify:

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YouTube:

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Grazie a tutti coloro che sono arrivati alla fine dell’intervista e grazie anche a voi, MDN. Speriamo di vedervi sotto al palco

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