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DISCOZODIAC recensione RETRO POP

 

 

 

Ho ascoltato: RETRO POP

Artista: Disco Zodiac

Recensione di Carlo Amedeo Coletta

 

E’ una vita che litigo con me stesso e con chiunque mi si avvicini con qualche buon consiglio. Soprattutto per quanto riguarda il vestiario. Eh, non sei alla moda. Eh, non è del colore giusto. Eh, ma non ti dai mai un tono. Eh, ma ti dai troppo tono. E che vita che mi fate fare, signori miei. C’è stato un periodo della mia vita in cui, per ovviare al problema, alla fine mi sono arruolato, mi sono infilato una divisa militare e fine del problema, quello era il mio vestiario. Uguale a tanti come me, diverso da tutti i civili, comunque obbligatorio. E quindi indiscutibile.
E’ durata qualche anno, alla fin fine non ci stavo male, era comodo. Spegni qualche sinapsi ed esegui, leghi l’asino dove vuole il padrone e ti vesti come dicono di fare. Al di là della vita militare, ho poi notato che accade la medesima cosa anche in altri ambiti.
Ma sapere che c’è? Mi vesto come mi pare, e solitamente mi garba.
E’ un po’ come il discorso delle band che sembrano sempre superate, poco attuali, retaggio di anni che forse non torneranno più. Ma la storia gira, si sa, tutto si ripete e anche le band tornano a mostrare il proprio fascino. E proprio come i vestiti che conservo con cura nell’armadio, ci sono nuove band che sembrano andare bene su tutto e con tutto. Avete provato ad ascoltare RETRO POP dei Disco Zodiac?
Bè, io ho avuto la fortuna di ascoltare tutti i brani contenuti nel loro primo disco. E vi assicuro che si sta veramente bene in loro compagnia. Sì, perchè si sente che non sono degli scappati di casa e che, dietro alle loro canzoni, c’è una storia di indie e rock che bussa alle porte dei nostri timpani.
E non è roba da tutti, roba da chi si improvvisa e strimpella. No, sonorità vintage, ma vintage di quello bello come piace a me, convertite e rielaborate in chiave moderna. Dall’elettronico all’acustico, senza mai diventare banali, pesanti o vecchi.
Bravi, devo dirlo. E non capita spesso. Vi dirò di più, non capita spesso neppure di ascoltare testi piacevoli e importanti come quelli che potete trovare in RETRO POP, dove Retro sta per il buono che c’è alle loro spalle, e POP perchè band formata da ragazzi, ben radicati nella società, tra il popolo, e non fuori dal mondo e dal tempo come molti di quelli che si danno un tono, rincorrono la moda, e si vestono di banalità.
Bravi Disco Zodiac, il vostro RETRO POP oggi mi accompagna in auto, per qualche ora anche in ufficio. E siccome il giro dei brani ha già ripreso almeno 3 o 4 volte, sarebbe il caso che vi metteste sotto per un nuovo album. Non posso certo rimanere sempre e solo su RETRO POP. Occorrono nuove sfide e nuove canzoni prima che qualcuno mi si avvicini per dirmi che, dai, è ora di altro. Non perchè non mi basti il vostro album, certo! Solo perchè non ho voglia di discutere.
Tifo per Voi!

E per chi ha avuto la voglia e la pazienza di leggere queste righe, bè, anche basta, no? Prendete il vostro dispositivo, scrivete Disco Zodiac, e sparatevi tutto RETRO POP.
Forza!

A presto allora e, buon ascolto!

VINO – LA CANZONE CHE APRE IL DISCO

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