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FRIBURGO-JUVENTUS 0-2: BIANCONERI QUALIFICATI AI QUARTI DI FINALE DI EUROPA LEAGUE

Il ritorno al gol di Vlahovic nel primo tempo dagli undici metri e il sigillo di Chiesa nei minuti conclusivi della ripresa consentono agli uomini di Allegri di celebrare il passaggio del turno e di attendere ora i sorteggi in programma alle 13 di venerdì 17 marzo per conoscere il nome dell’avversaria che dovranno affrontare nella prossima sfida a eliminazione diretta. Il VAR cancella una rete al centravanti serbo.

PRIMO TEMPO FRIBURGO-JUVENTUS

All’Europa-Park Stadion il primo tempo di Friburgo-Juventus, gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League, si apre con una fase di studio. L’atteggiamento “riflessivo” delle due squadre era prevedibile sin dalla vigilia del match, complice l’esito della duplice sfida ancora in bilico, dopo l’1-0 di Torino firmato Di Maria.
Prima occasione al 5’ per i padroni di casa, con Doan che cerca di sorprendere Szczesny fuori dai pali, ma il suo tentativo si spegne contro i cartelloni pubblicitari.
I bianconeri rispondono al 15’ con una conclusione dalla distanza di Locatelli, bloccata con sicurezza da Flekken.
Proteste zebrate al 19’ per uno scontro in area di rigore fra Günter e Cuadrado: il colombiano frana a terra dopo un contatto tra gli arti inferiori dei due, ma il direttore di gara non ravvisa irregolarità alcuna.
Al 22’ miracoleggia Szczesny su uno stacco imperioso di Ginter, lasciato libero di impattare la sfera di testa nei 16 metri juventini, poi Bremer in scivolata si immola sul piazzato a botta sicura di Gregoritsch ed evita la rete tedesca.
Giallo al minuto numero 26’ per Gulde, che interviene duramente su Rabiot. Sessanta secondi più tardi è Vlahovic a esultare, insaccando in porta sugli sviluppi di una punizione calciata da Kostic: il VAR, però, segnala la presenza di un fuorigioco di rientro del serbo e non convalida.
Il parziale resta così sullo 0-0.
Al 38’ è ancora il numero 9 ospite a calciare di potenza con il mancino, ma un difensore devìa oltre la linea di fondo.
Doppia chance per la Juventus tra il minuto 40 e il minuto 41: prima Kean, in ripartenza, calcia in diagonale e trova l’opposizione dell’estremo difensore avversario, poi è Gatti, inseritosi in area, a veder salvare sulla linea di porta una sua botta di destro.
Tuttavia, quest’ultima viene murata con il braccio da Gulde, come evidenziano le riproposizioni della regia. Risultato? Secondo cartellino giallo ed espulsione per il difensore e calcio di rigore decretato dal VAR.
Dal dischetto Dusan Vlahovic supera Flekken, riscattandosi così dopo l’errore dagli 11 metri commesso nell’ultimo turno di Serie A contro la Sampdoria: il suo tiro, centrale, viene deviato dal portiere, ma termina comunque la propria corsa sotto la barra trasversale.
È 1-0 Juve, parziale che non muta fino al duplice fischio del signor Gözübüyük.

SECONDO TEMPO FRIBURGO-JUVENTUS

Al rientro in campo, complice il rosso rimediato da Gulde, il tecnico Streich è costretto a operare la prima sostituzione per i tedeschi, inserendo Schmidt in luogo di Eggestein.
Come nella prima frazione di Friburgo-Juventus, la chance inaugurale è di marca locale: direttamente da calcio di punizione, Gregoritsch fa partire una staffilata diretta verso il secondo palo che fa correre più di un brivido lungo la schiena di Szczesny.
Giallo per Vlahovic al 56’ (palla allontanata per ritardare la ripresa del gioco, ndr), poi si dimostra ancora superlativo il portiere polacco, abile a opporsi in maniera decisiva a una conclusione vibrata dall’interno dell’area di rigore e a impedire il pareggio dei locali.
L’allenatore di casa opta allora per una duplice sostituzione in attacco: dentro Grifo e Sallai, fuori Höler e Doan.
Poco dopo, è Allegri a cambiare: al 70’ Vlahovic lascia il campo e viene rimpiazzato da Chiesa. Kostic lo emula, cedendo il posto a Iling-Junior.
La Vecchia Signora sceglie di non affondare il colpo e di temporeggiare, forte del doppio vantaggio accumulato fra andata e ritorno.
I biancorossi, dal canto loro, tentano qualche sortita offensiva e puntano molto sul possesso palla e sulle soluzioni da fermo. Streich si gioca il tutto per tutto, con un duplice avvicendamento di natura offensiva: out Gregoritsch e Günter, in Petersen e Weisshaupt.
Il risultato, però, si traduce in un giro palla sterile e raramente in grado di creare insidie, come testimonia la ciabattata di Sallai all’81’, che odora più di frustrazione che di reale convinzione.
All’82’ è Iling-Junior a finire sul taccuino dei cattivi per avere impedito la battuta rapida di un calcio di punizione.
Sfiora lo 0-2 Kean all’84’ con una girata improvvisa che sibila accanto al sette, proprio un attimo prima dell’ingresso sul manto erboso di Barrenechea e di De Sciglio (si siedono in panchina Locatelli e Cuadrado). Pericoloso all’86’ Petersen, anticipato di testa da Gatti su un pallone potenzialmente pericoloso per i legni bianconeri.
L’ex Frosinone si è reso protagonista di una prestazione di livello, che ne ha confermato la crescita dopo un avvio di stagione non esente da critiche da parte della tifoseria.
Scatta l’ammonizione per Sallai all’87’ e per il suo allenatore, Christian Streich.
Ultimo cambio per Allegri al 91’: esce Kean ed entra Soulé. Negli ultimi minuti, il Friburgo si riversa interamente nella metà campo della Juventus, non avendo ormai più niente da perdere.
Ne approfitta al 94’ Chiesa, che scatta, dribbla, si ritrova in area di rigore davanti a Flekken, calcia a giro e, complice un grande intervento del portiere, centra la traversa.
Il figlio d’arte si vendica al 95’, raccogliendo un assist di Rabiot e beffando l’estremo difensore con un destro che bacia il palo e termina in porta.
È l’epilogo del match: la Juventus espugna Friburgo 2-0 e si qualifica ai quarti di finale di Europa League.

TABELLINO FRIBURGO-JUVENTUS 0-2

FRIBURGO (3-4-3): Flekken; Sildillia, Gulde, Ginter; Kübler, Eggestein (46’ Schmidt), Höfler, Günter (74’ Weisshaupt); Höler (62’ Grifo), Gregoritsch (74’ Petersen), Doan (62’ Sallai). Allenatore: Christian Streich
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cuadrado (85’ De Sciglio), Fagioli, Locatelli (84’ Barrenechea), Rabiot, Kostic (70’ Iling-Junior); Kean (91’ Soulé), Vlahovic (70’ Chiesa). Allenatore: Massimiliano Allegri
ARBITRO: Serdar Gözübüyük (Olanda)
MARCATORI: 45’ rig. Vlahovic (J); 95’ Chiesa (J)
AMMONITI: 26’ Gulde (F); 56’ Vlahovic (J); 82’ Iling-Junior (J); 87’ Sallai (F); 88’ Streich (allenatore F)
ESPULSI: 43’ Gulde (F)
RECUPERO: 3’ pt; 5’ st
NOTE: al 27’ il VAR annulla un gol a Vlahovic (J)

di Alessandro Nidi

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