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GIVEN TO ROCK: UN NUOVO OTTIMO DISCO. Intervista a Giovanni Gagliano.

 

 

A cura di Riccardo Gramazio (Ricky Rage)

 

Molti di voi lo conosceranno come blogger e youtuber. Sicuramente, sul web, ha saputo ritagliarsi un posto rock di assoluto valore: recensioni, commenti, opinioni e molto altro. Insomma, un vulcano che erutta passione per la musica, per la grande musica, una passione contagiosa che non può lasciare indifferenti. Lo dico, stimo tantissimo Giovanni Gagliano, il grande Given To Rock, sono da tempo un suo ascoltatore, un suo seguace, di conseguenza potrei apparire di parte, non è così. Vero, ci conosciamo, abbiamo fatto cose insieme, ma oggi, proprio oggi, ho l’occasione di parlare con lui del suo ultimo lavoro discografico, F.U.n.F, un disco che merita di essere ascoltato. Già, perché Giovanni è prima di tutto un grande artista, con una valanga di canzoni e di esibizioni alle spalle. Quindi, signori, leggete quanto segue e recuperate il disco. Passione pura e onestà totale…

 

Felice di ospitarti ancora una volta, Giovanni. Ci siamo divertiti più volte in diretta Youtube, ci sentiamo anche privatamente, ma oggi io sono l’intervistatore e tu l’artista pronto a rispondere alle domande. Hai appena pubblicato F.U.n.F, il tuo nuovissimo album. Di che si tratta?

 

Sempre bello interagire con te, Ricky. F.U.n.F é il mio nuovo album. Non era in programma, ma dal momento in cui l’ho cominciato é venuto su benissimo e in maniera molto fluida. Non avevo nessuna nota pronta, ma ho finito tutto in un paio di mesi.

 

Tra l’altro da dove viene il titolo?

 

Il titolo viene dal ritornello della canzone. É un insulto, quindi ho preferito il metodo dell’acronimo.

 

Il disco è stato interamente prodotto da te, se escludiamo qualche intervento. Ecco, quanto è difficile affidarsi esclusivamente a sé stessi?

 

La parte difficile di affidarsi solo a sé stessi é che non hai contradditorio. A volte ti viene un’idea strana, ma non sai se é una cosa geniale oppure che fa totalmente schifo…

 

Dodici tracce di sano rock, che raccolgono gran parte delle tue influenze. Quali sono le principali differenze con i precedenti lavori? A proposito, sei arrivato al disco numero…?

 

Questo é il disco numero sette. Credo che la differenza maggiore rispetto agli altri stia nella produzione, sempre homemade e con modesti mezzi, ma questa volta ho utilizzato un altro metodo di registrazione piú snello rispetto al passato. Penso sia il miglior album sotto questo aspetto.

 

F.U.n.F scorre via che è un piacere: tante belle idee, tanto bel rumore, tante chitarre, ma anche le tue doti canore, punto di forza non indifferente. Riesci a muoverti un po’ ovunque con la voce, seconde comprese, complimenti. Hai impiegato molto tempo per trovare la formula giusta o il processo creativo è stato abbastanza naturale?

 

Grazie, prima di tutto. Penso di aver imparato a muovermi un po’ dappertutto, avendo cantato con tantissime cover band, quando ero in Italia. Passavo dal coverizzare i Pantera fino ad arrivare ai Beatles, quindi ho imparato a districarmi in quelle situazioni. Provo a fare tutto, sempre in maniera molto naturale. Potrei impostare la voce in maniera differente, piú stereotipata rispetto al genere, ma preferisco essere me stesso, come in tutto quello che faccio, quindi troverai il mio vero timbro in tutti i contesti.

 

I pezzi sono tutti piacevoli e ben strutturati. In scaletta momenti hard, ma anche situazioni più morbide. Insomma, come detto, c’è un po’ di tutto, ma io te lo chiedo comunque: qualcosa che ami particolarmente?

 

In tutti i miei album amo sempre mischiare tutte le mie influenze, per rendere l’ascolto globale scorrevole. Sono soddisfatto di tutte le canzoni dell’album, ma se devo scegliere, scelgo due tracce proprio all’antitesi, la title track (che é un pezzo Punk) e la ballad It gets me through con il miglior assolo che abbia mai suonato, secondo me.

 

Hai una grandissima cultura musicale, lo sanno tutti, e tra poco ci arriviamo. Tuttavia vorrei sapere se per l’occasione hai scelto di prendere appunti da qualche disco in particolare…

 

Ti ringrazio molto. No, nessun disco in particolare, ma diverse canzoni sì. Per alcuni pezzi sono partito da alcune idee figlie dei Soul Asylum, delle Hole e degli Stiltskin. Tutte band anni ’90. La mia ispirazione principale sta in quel decennio.

Veniamo ai testi. Che argomenti hai trattato? La pandemia ha inciso sulla scrittura?

 

Assolutamente sí. Vedi l’insulto che accennavo prima come titolo dell’album. I miei testi sono sempre incazzati, ma anche molto ironici (vedi It would be nice, dove si sente anche il mio cane) o molto riflessivi, come la canzone conclusiva dell’album.

 

Stai organizzando qualcosa per portare le nuove canzoni sui palchi londinesi?

 

Quando avró l’opportunitá di farlo, sicuramente porteró live alcune delle canzoni dell’album. Spero il prima possibile.

 

Il pubblico ha imparato a conoscerti e ad apprezzarti come blogger e Youtuber. Io stesso, tempo fa, ti intervistai per parlare delle tue attività sul web. Chiaramente però, sei prima di tutto un cantautore, un musicista. Ecco, gli utenti come hanno accolto F.U.n.F?

 

In realtá non mi piace molto mischiare le due cose, quindi informo solamente gli utenti che c’é il disco, ma non faccio video particolari per promuovermi come artista. Alcuni utenti hanno comunque ascoltato il disco e mi hanno mandato privatamente i complimenti per il disco. Sono molto felice di questo.

 

So che sei sempre attivissimo, sono un tuo fan. Come riesci a fare tutto?

 

Qualcuno mi ha fatto la stessa domanda, qualche giorno fa. Pensa che in realtá faccio mille altre cose e ho tante altre passioni, come lo sport, il cinema e i videogames. Penso che il mio segreto sia di dedicare una porzione di tempo a tutto, mettendomi sempre delle scadenze e cercando sempre di dividermi equamente fra tutti gli impegni.

 

Secondo me, hai anche altre idee in mente. Sì, cose che vorresti fare prima o poi. Sbaglio?

 

Sai che in realtá non ho altre idee in mente? O meglio, avrei qualche idea per qualche video diverso o per qualche composizione diversa. Da tempo vorrei fare una canzone di una ventina di minuti, per esempio. Ma non so se la faró mai.

 

Saluta i lettori, consigliando l’ascolto del tuo nuovo lavoro…

 

Ciao a tutti i lettori di Meglio di niente e grazie per aver letto fino a qui. Quando avete un buco libero nei vostri ascolti, date una chance al mio album, penso la meriti.

 

Grazie, amico, grazie di cuore. Ci sentiamo presto…

 

Sempre un piacere, caro Ricky. Grazie a te e a prestissimo!

 

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