Di Carla Murialdo
Il mondo dello spettacolo è costellato di meteore; il successo per un po’ può storditi, ma quando finisce si può finire in una spirale di depressione e anche di povertà. Luca Moretti è un giornalista, anche lui una meteora, dopo aver scritto un libro e il seguito del grande successo, deve rientrare alla quotidianità del lavoro nella redazione Torinese. Vincenzo Calafiore, un cantante degli anni 80 sparito dopo il suo unico successo, vuole rilasciare un intervista per denunciare alcune scorrettezze del mondo dello spettacolo. Quando Moretti arriva all’appuntamento lo trova cadavere e finisce, come suo solito, invischiato in storie più grandi di lui. L’autore apre anche un capitolo su un problema molto attuale: lo stalking. Si immedesima sulle conseguenze, sulla paura della vittima a uscire di casa. La soluzione che propone lui è la denuncia; sicuramente la cosa più giusta anche se non è semplice far demordere l’accusato.
Luca Moretti, cane sciolto del giornalismo torinese, viene nuovamente coinvolto, suo malgrado, in un caso di cronaca nera. Vincenzo Calafiore, alias Calippo, è una meteora del panorama musicale che desidera farsi intervistare per rivelargli alcuni particolari scottanti sul mondo dello spettacolo. Il giornalista accetta la proposta, ma la situazione precipita e il loro incontro si concluderà con un omicidio. Da quel momento Luca non avrà pace fino a quando, nonostante gli inviti dell’irascibile commissario Caruso a tenersi alla larga da quella scabrosa vicenda, non avrà risolto il caso.
Torino farà da sfondo a una corsa contro il tempo in cui Moretti scoprirà quanto possa essere evanescente e pericoloso il successo mentre il vacuo mondo che lo circonda è concentrato soprattutto sull’arrivo del Natale, festività da sempre odiata dal giornalista.
