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JUVENTUS, NIENTE AMICHEVOLE A VILLAR PEROSA NEL CENTENARIO DELLA PRESIDENZA AGNELLI: CANCELLATA UNA TRADIZIONE

La storica amichevole di Villar Perosa tra Juventus A e Juventus B quest’anno, proprio quest’anno (stagione del centenario della prima presidenza Agnelli), non avrà luogo.
A dare lo spiazzante annuncio è stato Marco Ventre, sindaco della località torinese, sul suo profilo Facebook: “Con grande rammarico e dispiacere sono stato informato dalla società Juventus F.C. della decisione unilaterale di non mettere in programma il consueto vernissage a Villar Perosa. Avremmo voluto ricordare e festeggiare i 100 anni di proprietà della famiglia Agnelli con una grande festa di sport e del popolo juventino.
Spero che nel libro della nostra storia questa sia l’unica pagina bianca a cui seguiranno pagine di festa, colore e vera tradizione bianconera”.
Tangibile il malcontento del primo cittadino, ma anche della tifoseria bianconera, ormai abituata all’evento che puntualmente, ogni agosto, veniva riproposto nel palinsesto dell’estate zebrata e si concludeva in netto anticipo (nel recente passato non si è arrivati neppure al 50’ di gioco, ndr) con una pacifica invasione di campo da parte dei sostenitori, lanciati all’inseguimento di un selfie, un autografo o un cimelio da portare a casa.
Al posto della partitella in famiglia di Villar Perosa, la Juventus ha comunicato due momenti “sostitutivi”: il 24 luglio, giorno del centenario della prima presidenza Agnelli, quella di Edoardo, sarà tempo di vivere una grande emozione sui canali digitali, mentre il 9 agosto si disputerà un allenamento aperto al pubblico all’Allianz Stadium (ingresso gratuito). Inoltre, in autunno, è previsto un appuntamento spettacolare a Torino (dettagli ulteriori saranno forniti prossimamente), punto d’arrivo di un percorso fatto di condivisione e rivolto a coloro che vorranno partecipare.
La Vecchia Signora negli anni ha dimostrato di saper stare al passo con i tempi, rimodulandosi sotto il profilo della comunicazione e aprendo convintamente le porte alla tecnologia.
Ha creato un vero e proprio polo bianconero in città, la Continassa, dove ogni metro quadrato parla e profuma di Juve.
Ha costruito uno stadio di proprietà, il cui battesimo è coinciso con l’annata del primo dei nove scudetti consecutivi.
Forse, però, questa volta ha accelerato un po’ troppo.
È vero, Villar Perosa era una semplice sgambata pre-stagionale, utile ad ammirare i colpi del calciomercato estivo in azione e a trascorrere una giornata di condivisione e divertimento all’ombra dei colori più amati (e, al tempo stesso, odiati) d’Italia.
Vuoi mettere, però, la poesia di veder immersi in un contesto provinciale – nell’accezione più aulica e positiva del termine – campioni del calibro di Platini, Zidane, Del Piero, Nedved, Trezeguet, Tévez, financo Cristiano Ronaldo? Vuoi mettere la sana illusione di riscoprire, per un singolo pomeriggio, l’essenza vera del calcio? Quello stesso calcio che, anche a causa di scelte come questa, si sta allontanando ad ampie falcate dalla sua matrice originaria e, inevitabilmente, dai tifosi.

di Alessandro Nidi

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