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JUVENTUS REAL MADRID 3-1: KEAN, WEAH E VLAHOVIĆ REGALANO UNA VITTORIA DI PRESTIGIO AD ALLEGRI

Juventus batte Real Madrid 3-1 nell’ultima amichevole del Soccer Champions Tour 2023 negli Stati Uniti d’America.
È solo calcio d’agosto, è vero, ma, al tempo stesso, è anche un importante segnale che i bianconeri lanciano alle loro rivali in Serie A.
Due successi in altrettante uscite, di cui uno maturato ai rigori contro il Milan, non possono essere sufficienti per parlare di una svolta sotto il profilo del gioco e della tenuta mentale da parte della compagine zebrata, però rappresentano perlomeno un abbrivio di cui farsi forti e dal quale attingere ispirazione a piene mani per il campionato.
L’amichevole contro i Blancos è andata in scena nella notte sul manto erboso del Camping World Stadium di Orlando e, ai fini del punteggio finale, è stato indubbiamente decisivo lo “spirto guerrier” con il quale Danilo e compagni hanno affrontato i primi 20’ di gara. Dopo soli 48 secondi dal fischio d’inizio, infatti, la Juve è passata in vantaggio: Modric ha perso palla nella propria trequarti per effetto di un preziosismo fine solo all’estetica e Alex Sandro, recuperato il possesso, ha innescato un’azione tutta di prima, terminata con il palo colpito da Weston McKennie (molto ispirato per tutta la partita: attenzione alla sua eventuale permanenza nello scacchiere dei piemontesi…) e con la successiva ribattuta in rete di Moise Kean.
Il Real Madrid ha provato a destarsi immediatamente dal torpore, impegnando Szczesny al 6’ con una conclusione a giro di Vinicius Jr, disinnescata dal polacco con un tuffo alla sua sinistra. Al 20’ la Vecchia Signora ha siglato il raddoppio: slalom di Chiesa sulla corsia mancina, passaggio filtrante in area di rigore per McKennie e pallone a rimorchio per l’accorrente Timothy Weah, che ha così firmato il suo primo gol con indosso la casacca bianconera.
Sul parziale di 2-0 in favore degli uomini di Massimiliano Allegri, le Merengues hanno alzato ulteriormente i ritmi: marchiano, per usare un eufemismo, l’errore commesso da Joselu a tu per tu con Szczesny, che avrebbe potuto riaprire il match già al 22’.
L’estremo difensore della Polonia si è poi superato al 32’ su una conclusione di Bellingham ed è stato aiutato dalla traversa sul tiro scoccato da Vinicius jr al 37’.
Al minuto numero 38, dopo una palla persa dal duo Weah-McKennie a ridosso dei 16 metri degli spagnoli, il Real ha verticalizzato repentinamente la manovra, con un lancio millimetrico di Kroos per Vinicius jr, il quale, davanti a Szczesny, ha optato con successo per il pallonetto, rimettendo in carreggiata la sua squadra.
Il 2-2 è stato evitato ancora dal portiere della Juventus: prima al 42’, quando ha respinto una botta di Nacho, poi al 46’ del primo tempo, impedendo a una stoccata di Rudiger di terminare la propria corsa alle sue spalle.
Oltre alla girandola di cambi, il copione del secondo tempo ha riproposto il canovaccio della seconda metà della prima frazione di gara: Juve assediata e iberici alla costante ricerca del pareggio.
Joselu, ancora una volta, ha mancato l’appuntamento con il gol al 59’ in scivolata; poi, poco più tardi, Valverde ha scheggiato la traversa da fuori area e Pinsoglio, subentrato a Szczesny nella ripresa, si è dimostrato prodigioso sul tentativo fatto registrare al 67’ dal “solito” Vinicius jr.
Madama si è riaffacciata dalle parti di Courtois all’86’, con un missile velenoso di Gatti, e, infine, al 95’, quando Soulé ha servito un assist al bacio sul secondo palo per Vlahović: il serbo si è dimostrato chirurgico nel depositare la palla in porta dopo averla fatta passare sotto le gambe del numero uno belga.
3-1 Juventus e triplice fischio finale.
Gli zebrati tornano così in Italia con tante note liete (su tutte l’immediato inserimento in gruppo di Weah, le ritrovate sgroppate di Chiesa, il significativo contributo alla causa offerto da McKennie, la reattività dei portieri, la lucidità sotto porta degli attaccanti), ma anche con diversi difetti da limare, non ultima la sicumera che troppo spesso accompagna la conduzione di palla dei bianconeri nella propria metà campo e che sovente ha messo a repentaglio il risultato nelle due amichevoli disputate in landa a stelle e strisce.
La sensazione finale, però, è una soltanto: seppur con qualche sbavatura di troppo, la Juventus sta tornando a fare la Juventus.
I prossimi test riveleranno se si tratti di un semplice sogno di una notte di mezz’estate o, piuttosto, di una solida e concreta realtà.
TABELLINO JUVENTUS-REAL MADRID 3-1
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny (46’ Pinsoglio), Danilo (72’ Huijsen), Bremer (66’ Rugani), Alex Sandro (46’ Gatti); Weah (46’ Cambiaso), McKennie (66’ Nicolussi Caviglia), Locatelli (72’ Barrenechea), Miretti (46’ Iling-Junior), Kostic (46’ Soulé); Kean (46’ Milik), Chiesa (77’ Vlahovic). All.: Allegri
REAL MADRID (4-3-1-2): Courtois, Vazquez (62’ Carvajal); Rudiger (62’ Militão), Nacho (62’ Alaba), Garcia (77’ Odriozola); Modric (62’ Tchouaméni), Kroos (83’ Nico Paz), Camavinga (62’ Valverde); Bellingham; Joselu (62’ Rodrygo), Vinicius Jr (77’ Brahim). All.: Ancelotti
ARBITRO: Timothy Ford (USA)
RETI: 1’ Kean (J), 20’ Weah (J), 38’ Vinicius Jr (R), 95’ Vlahović (J)
AMMONITI: 4’ Bremer (J), 54’ Gatti (J), 56’ Locatelli (J), 89’ Barrenechea (J), 93’ Milik (J)
RECUPERO: 2’ pt; 5’ st

di Alessandro Nidi

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