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Juventus-Venezia: il migliore e il peggiore

La Juventus vince 2-1 col Venezia e, dopo il pareggio della Roma, si assicura la partecipazione matematica alla prossima stagione in Champions League. Sebbene per un momento i veneti hanno risposto allo svantaggio con un bellissimo goal di Aramu, la partita è sembrata quasi sempre in cassaforte. La propositività del gioco è arrivata senza sforzi, anche se gli sbagli dei singoli non sono mancati. Sicuramente non una partita da incorniciare per tutti, ma nel complesso molto buona. Ecco il peggiore e il migliore della partita:

IL PEGGIORE:
Non è stato al pari della prestazione collettiva, nonostante l’avversaria non fosse di grandissimo livello. Parliamo di Federico Bernardeschi, che nel primo tempo ha sbagliato di continuo passaggi, intercettazioni e contrasti. Ha perso molti palloni, favorendo anche gli inserimenti avversari.
Nel secondo tempo invece poco meglio, la sua prestazione è salita di livello, ma non tanto.
Se nella prima frazione favoriva le giocate avversarie, nella seconda era più assente, ma senza commettere errori pesanti.
Forse per la consapevolezza di non rimanere l’anno prossimo, forse perché ha semplicemente giocato al suo livello.
Cosa certa è che un giocatore che si fa sopraffare dalle emozioni negative, come lui, non merita di stare alla Juventus.
Voto: 4,5

IL MIGLIORE:
Lui invece, probabilmente si starà giocando la permanenza nella prossima stagione.
Il suo nome è Adrien Rabiot, e viene dalla Francia.
In questa stagione (e nelle altre) è stato sempre considerato il capro espiatorio della squadra. Non che avessero tutti torto, non sono poche le occasioni sbagliate dal giocatore. Alternava (anche nella stessa partita) prestazioni da fenomeno a sbagli elementari.
Da due mesi a questa parte però, sembra aver raggiunto la continuità, la qualità che gli mancava per fare il salto di livello.
Lotta su ogni pallone, si sacrifica, offre delle belle aperture ai compagni e finalmente sfrutta a suo vantaggio la velocità, per effettuare percussioni che mettono in difficoltà l’avversario.
E non solo, il suo apporto non manca neanche in fase difensiva (tanto agognata dal nostro allenatore), dove spesso nelle ultime uscite ha messo una pezza, interrompendo le azioni avversarie.
Se prima sembrava che la sua permanenza alla Juve fosse finita con la stagione in corso, adesso non è così. Sarà molto probabilmente il contrario, qualora dovesse rispondere positivamente alle ultime partite stagionali.
Voto: 7.

Giovanni Giglio

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