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Kids Of The K-T Hole Intervista agli Ammonoids

 

A cura di Riccardo Gramazio_Ricky Rage

 

Gli Ammonoids sono tornati con un super Ep, a loro dire, il pezzo migliore della discografia. Che dire, a me era piaciuto moltissimo anche il precedente Survivors of The K-T Boundary, ma in effetti qualcosa di diverso nelle nuove composizioni sembra davvero esserci. Suoni diversi, tematiche differenti e, soprattutto, canzoni nate nello stesso dannato periodo, quello che stiamo amaramente vivendo. Ancora una volta la band romana fa centro, regalandoci un dischetto punk rock con i fiocchi. Parliamo di questo e di altro con i ragazzi…

 

Eccoci, ancora una volta. Sempre un piacere avervi qui. Che si dice di bello?

 

Il mondo è ben oltre il suo possibile sfruttamento di risorse, il clima è andato a puttane e siamo sull’orlo di una Guerra Mondiale, tutto questo subito dopo una pandemia durata due anni. Quindi tanto da dire. Di bello invece niente.

 

Dopo l’ottimo Survivors of The K-T Boundary, album che conservo gelosamente e che è capace di riportare gli ascoltatori ai primi anni ‘90, un nuovo EP. Quattro tracce nuove, ma qualche novità, vero?

 

Sì, beh, diciamo che per noi ci sono parecchie novità. Nella composizione dei pezzi, nei testi. Questo è il primo disco dove le canzoni vengono scritte apposta e non sono canzoni scritte dieci anni fa e lasciate a invecchiare. Per noi la differenza è palese, speriamo anche per gli ascoltatori.

Un altro grosso cambiamento è stato lo studio. Questo disco a differenza dei precedenti, è stato registrato, missato e masterizzato interamente da Luca Alfiero al Loops Studio.

 

Perchè un EP e non un disco intero? Prossimamente aggiungerete queste tracce al nuovo LP?

 

No, per noi ogni canzone è figlia del disco in cui si trova. Kids Of The K-T Hole è uno step a sé, come anche gli altri due dischi precedenti. Queste canzoni sono figlie di questo disco e rimarranno solo in questo disco. Un disco intero penso proprio che lo sentirete più avanti.

 

Questo è il vostro miglior progetto, avete detto questo. Perché?

 

Beh, perché è effettivamente più bello. Suoni migliori, composizione migliore, testi migliori. E probabilmente anche una performance migliore. E siamo d’accordo all’unanimità su questo.

 

La formula è sempre vincente, in ogni caso: tanta grinta, tanta energia e scuola punk. Le nuove generazioni stanno recuperando i dischi della mia e della vostra adolescenza, secondo voi?

 

Ultimamente abbiamo notato un ritorno al Pop Punk degli anni ’00, che non è una cosa che a noi fa impazzire. Vorrei poter dire che magari questo potrebbe riavvicinare i più pischelli al sound anni ’90, ma non credo di essere d’accordo con questa affermazione. Ognuno ascolta ciò che vuole ed è inutile pensare che sia bello o brutto ripescare certi dischi o che altri vengano dimenticati. Qualcuno, forse tramite questa nuova ondata di Pop Punk, scoprirà i Jawbreaker. Buon per lui. Qualcuno no. Buon per lui lo stesso, l’importante è che non si senta forzato ad ascoltare questo o quello.

 

Le canzoni, come detto, sono quattro, quindi si può fare. Riassumiamole in una frase?

 

“Ti prendiamo a calci mentre sorridi amaramente”

 

La più bella del nuovo pacchetto? A me piacciono tutte…

 

Anche a noi piacciono tutte. Ma, sempre all’unanimità, la nostra preferita è Claire. Un momento in cui smettiamo di essere aggressivi e veloci per far uscire un lato un po’ più emotivo. Chissà che in futuro non capiterà più spesso…

 

Testi. Dove siete andati a pescare questa volta?

 

Questa volta si fanno ancora più evidenti nei testi i riferimenti alla paleontologia. Claire a parte, che parla di un amore mai cominciato senza troppe metafore, le altre canzoni hanno evidenti riferimenti alla paleontologia e alla geologia. Ovviamente non parlano effettivamente di ammoniti o del Paleocene. Sono semplicemente dei parallelismi con i quali vengono spiegati determinati fatti o determinati stati d’animo. Musicalmente invece siamo ancora ancorati al classico Punk Rock dei ’90, dai NOFX ai Green Day agli Screeching Weasel ai Face To Face. Ci sono invece un paio di canzoni nostre, del precedente disco, Survivors Of The K-T Boundary che ci hanno aiutato a comporre le nuove in qualche modo e sono Rats e Quaranternary.

 

Dal vivo avete già portato le canzoni nuove?

 

Ovviamente ora che è uscito l’EP sono tutte e quattro fisse in scaletta. Prima che uscisse l’EP avevamo suonato un paio di volte Claire e Paranoid Ammonoid, così, per testarle.

 

Punk. Ha sempre senso suonarlo? Io dico di sì, andassero a fare in culo i detrattori…

 

Ha sempre senso suonare qualcosa finché c’è la voglia di farlo e nessuna forzatura dietro. Qualsiasi genere musicale. Anche quelli che non ci piacciono.

 

La rabbia e la frustrazione incidono sempre, a mio modo di vedere. Le ultime incazzature quali sono?

 

Veniamo da due anni di forte stress sociale in tutto il pianeta, dove tutto è cambiato. Ci sembra spesso (non solo a noi) di guardare a tutto quanto in modo diverso, da un altro lato, di non riuscire a vedere le cose com’erano prima della pandemia. Come potremmo non essere frustrati?

 

Cosa state combinando in questo momento?

 

Stiamo scrivendo canzoni nuove. Parecchie canzoni nuove. Ma è veramente presto per parlarvi di questo. Diciamo che quindi ci stiamo preparando svariate date e siamo alla ricerca di un chitarrista di supporto. Perché due chitarre sono meglio di una.

 

Mandate a fare in culo qualcuno… Dai, c’è sempre qualcuno da mandare a fare in culo!

 

Non vogliamo mandare a fare in culo nessuno. Questa rabbia vogliamo tirarla fuori nella nostra musica, senza creare inutili conflitti. Ce ne sono già troppi

 

Dove possiamo ascoltare l’EP?

 

L’EP lo potete ascoltare su Spotify e su Bandcamp, dove potete anche acquistarlo. Potete anche acquistarlo direttamente da noi o scrivendo alle sei etichette che l’hanno prodotto: Monster Zero Records, Dinomite Records, Loops Studio, Born Strong Distro, Ostia Records e Mastice Produzioni.

 

Salutate i lettori con i vostri link di riferimento. Io aggiungo la precedente intervista e la recensione di  Survivors of The K-T Boundary… Un abbraccio, vi voglio tanto bene!!!

 

Bella regà, ci vediamo presto su qualche palco. O anche sotto!

 

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