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Le lacrime della Gioconda Giuseppe Chiara

Articolo di Carla Murialdo

Antonio, un falegname, vive con sua sorella a Genova, ma gli affari non vanno bene. Quando una ricca signora gli porta un baule da restaurare, scopre per caso uno scomparto segreto contenente un quadro. Decide di tenerlo, pensando di venderlo per guadagnare qualche soldo, ma non è una buona idea. Tutti vogliono quel quadro, pensando che possa essere una versione originale della Gioconda, e così inizia una caccia senza esclusione di colpi. Il libro è pieno di colpi di scena che tengono il lettore incollato alla pagina dall’inizio alla fine. Lo scrittore ha fatto un ottimo lavoro nel mescolare personaggi buoni, meno buoni e cattivi, tutti alla ricerca del quadro, con inseguimenti, conflitti a fuoco e morti innocenti. Conoscevo già lo scrittore e avevo letto altri suoi libri in precedenza, tutti promossi a pieni voti.

Maddalena Barboroux aspetta un bambino ed è in fuga.
Maddalena vive con il fratello Antonio in una vecchia casa del centro storico di Genova.
La vita per i due fratelli è sempre stata grama, ma quando il caso mette nelle loro mani un dipinto dal valore inestimabile, s’illudono che i guai siano finiti. Non sanno che quello è solo l’inizio di un gioco mortale, dove loro saranno i bersagli.
In molti vogliono quel quadro e non si fermeranno davanti a nulla pur di averlo.
Avvincente e ricco di colpi di scena dalla prima all’ultima pagina, questo noir metropolitano ti farà dubitare se potremo mai davvero fidarci di coloro che amiamo.

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