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LEI La cantautrice de “La caduta di Lucifero” è tra gli artisti semifinalisti del Premio Fabrizio De André 

“La caduta di Lucifero”, prodotto da Fabio Arciglione, è un brano allegorico che racconta, attraverso l’utilizzo di un’immagine molto forte e un arrangiamento che conferisce alla canzone un aspetto regale e sinuoso, la storia di un duello interiore generato dalla solitudine e dalla resistenza, in cui non è chiaro il confine tra attaccamento terreno e liberazione, tra giusto e sbagliato, tra bene e male.
“Avevo in mente l’immagine della caduta da moltissimo tempo ma non mi ero mai fermata veramente a scrivere il pezzo.” – Racconta Lei – “Alla fine, è venuto fuori in modo molto istintivo e non l’ho più ritoccato, lasciandolo così, come uno schizzo di rabbia buttato via all’improvviso.”
Come ne “Il grande divorzio” di C.S. Lewis, Lei conduce l’ascoltatore in un viaggio interiore, a cavallo tra sonno e veglia, che vedrà prendere forma in luoghi/non luoghi, veri e propri spazi fisici non definiti con esattezza e che, attraverso il percorso proposto dall’artista, condurranno alla rinascita. Il brano è, infatti, la prima tappa di un concept album che vedrà la luce nel corso dei prossimi mesi. In questa prima storia, troviamo al centro la rabbia come emozione predominante. Non si tratta però di una rabbia fine a se stessa e distruttiva, quanto motore utile alla consapevolezza che condurrà verso la liberazione.

Reduce dalla pubblicazione del suo ultimo singolo, “La caduta di Lucifero”, Lei, visionaria cantautrice dalle sonorità alternative e raffinate, è tra i semifinalisti selezionati nella XXI Edizione del Premio Fabrizio De André  – Sezione Musica.

Le semifinali si svolgeranno a Roma, a porte chiuse, il 5 e 6 Dicembre.
La giuria in sala valuterà l’esibizione e selezionerà gli artisti che accederanno alla finale del 12 Gennaio all’Auditorium Parco della Musica. 

BIOGRAFIA – LEI:

Luana Fusaro, in arte Lei, è una cantautrice calabrese ventiseienne. Si trasferisce all’età di diciannove anni a Perugia dove inizia a coltivare in maniera professionale la passione che aveva fin da bambina, quella per la musica e per la scrittura.

Il momento che segna il passaggio alla carriera come cantautrice è l’incontro con Fabio Arciglione, produttore e fonico, che decide di puntare sull’artista avviando una collaborazione tuttora in corso.

Esordisce con un EP di tre pezzi uscito con il nome d’arte Lei, nome che sottolinea il solco tra una sé precedente e una sé nuova, tra una personalità ligia al dovere che abita le vesti quotidiane e una folle ed esplosiva legata alla musica. Il progetto, frutto di ascolti e influenze variegate, è una miscellanea sperimentale in cui l’artista racconta il suo rapporto con “i limiti”: l’ossessione per l’immagine (Zirconi), l’incapacità di agire (No comfort), il non-amore (La prima notte felice).

Dopo un anno in cui ha portato nei locali e in alcuni festival del panorama musicale italiano (Summer Day Music Fest, Promuovi la tua musica Contest, Unimusic) il suo primissimo lavoro affiancato a cover, l’artista è pronta a lanciare un nuovo progetto, questa volta molto più ampio e definito, nel quale un insieme di sonorità alternative si fondono con il cantautorato onirico e visionario che costituisce una peculiarità della sua penna.

“La cosa più importante per me è far in modo che la gente che mi ascolta possa riconoscersi in un’emozione e scoprire che la musica altro non è che uno specchio velato della propria anima”. –  Lei.

 

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