ELETTRONICA, POST PUNK E ALT-ROCK SI FONDONO IN “PINOCCHIO E IL REQUIEM QUOTIDIANO”, IL NUOVO MINI EP DI AL VOX CHE SCINDE LA REALTÁ PER RICOSTRUIRLA
Istrionico, eccentrico, geniale, anticonformista e pittoresco sono solo alcuni degli aggettivi che la critica ha utilizzato per definire Al Vox e la sua Arte, una suggestiva discesa negli Inferi, tra le ombre ed i misteri del sentire umano, volta a far luce su fragilità, dipendenze e peculiarità soggettive, per scardinare pregiudizi e moralismi. Il riflesso del mondo e della società che lo compone scandagliato da una lente vividamente distopica; l’unica in grado di catturare, cogliere e rimandare la verità effettiva, senza utopie, senza illusioni e senza preconcetti. Al Vox è tutto questo e molto altro, una voce dissonante in un ensemble pseudo armonico, una macchia colorata in un quadro in bianco e nero.
Ed è da questa sua concezione della musica e dell’Arte che il brillante cantautore e musicista ligure torna nei digital store con “Pinocchio e Il Requiem Quotidiano” (PaKo Music Records/Visory Records), un mini EP, o come lui ama descriverlo, un “LP Digitale”, composto da due tracce, “Elettropinocchio” e “Requiem For The World”, che riconfermano la dissacrante teatralità del loro autore, consentendo all’ascoltatore una totale immersione nell’universo contemporaneo, attraverso minuziose liriche iconografiche, fortemente rappresentative dei tempi attuali.
“Elettropinocchio” apre il progetto reinterpretando in chiave ironica, quasi sardonica, una delle release di maggior successo di Al Vox, “Il Giullare”, brano, pubblicato nel Marzo del 2020, che l’ha consacrato ufficialmente alla scena italiana. Avvolto da un elettrizzante abbraccio synthpop, il pezzo è una rivincita in musica delle vessazioni e delle angherie: Pinocchio, inizialmente sfruttato da Mangia Fuoco per la sua capacità di intrattenere il pubblico ed i conseguenti lauti compensi ricevuti, acquisisce un’intelligenza artificiale che gli consente di svincolarsi dal suo vessatore, appropriandosi finalmente del successo dovuto alle sue abilità. Un brano di rivalsa che evidenzia come, in alcuni casi, sia ancora possibile emergere per i propri talenti e le proprie capacità.
Ma come ogni aspetto della realtà, anche questo nuovo lavoro di Al Vox porta in sé un’accezione ambivalente: la seconda traccia, infatti, “Requiem For The World“, analizza con minuziosa accuratezza la nostra contemporaneità: «Pensi solo ai like, pensi che tutto giri intorno a quello e purtroppo un giorno dirai: “cazzo, ho perso tutto”»; «Inutile che curi l’immagine, cura la tua anima», su un abito sonoro energicamente cucito da chitarre Alt-Rock e batterie Post Punk, Al Vox racconta, in un’accorata preghiera laica, le contraddizioni dell’età moderna, tra dissociazione, egocentrismo, egotismo e termini di forte impatto che dovrebbero attingere al passato ma che, purtroppo, sono tristemente ancora molto attuali, come razzismo e xenofobia.
Poco più di 6 minuti di viaggio tra suoni, echi, parole, riflessioni, unioni e disgiunzioni, perché è solo attraverso la separazione momentanea dalla realtà che ci circonda che possiamo acquisirne profonda consapevolezza, quella conoscenza disillusa di cui necessitiamo per poter, effettivamente, cambiare il mondo, partendo dal nostro, piccolo ma essenziale, microcosmo personale.
Biografia.
Al Vox, pseudonimo di Alberto Lupia, è un cantautore, attore, regista, polistrumentista e scrittore italiano nato a Genova nel 1992. Dopo svariate esperienze in formazioni punk-rock come i Blind Carnival, nel 2014 dà il via alla sua carriera solista pubblicando il primo album, “Loop”, supportato da una tournée che lo vede al fianco di artisti del calibro di Naim Abid, Pier Gonnella e Francesco Baccini. Nel 2015 partecipa e vince il concorso Oltre il Jukebox con il brano “Il figlio di Epicuro”, release estratta dal disco d’esordio solista. Pochi mesi più in là, rilascia il suo secondo progetto full length, “Canzoni Degenerazioni”, che vanta la collaborazione di Bobby Soul nel brano “Il Vento”. Dopo aver fatto da opening act ai Linea 77, Al Vox partecipa a Il Cantagiro con il singolo “Davanti allo specchio”, classificandosi nelle prime 10 posizioni. Tra il 2016 e il 2018, si esibisce in moltissime location sul territorio nazionale con performance acustiche che lo vedono cooperare con diversi colleghi. Il 27 Gennaio 2019 è il turno del terzo disco, “Alter Ego”, album che apre le porte al featuring con Franca Lai sulle note di “La Danza” e, conseguentemente, ad un’incredibile serie di live estivi per tutta la Penisola. Nel 2019 condivide il palco con Fulminacci e a nel 2021 firma il suo primo contratto discografico con l’etichetta meneghina Pako Music Records, con la quale pubblica, in data 08 Marzo, “Il Giullare”, singolo avvolto da una struggente intensità che evidenzia la poliedricità della sua Arte ed a cui segue, Il 29 Giugno dello stesso anno, “Autodipendenza”, un inno tagliente e personale che si muove tra Dance ed Elettro Pop, con sfumature vintage e tratti retrò. Il 02 Febbraio 2022, in occasione del suo trentesimo compleanno, Al Vox pubblica “TRENTA”, il suo terzo album. Il disco, un concept caleidoscopico ed istrionico, rappresenta il manifesto artistico del suo artefice, evidenziando la sua visione personale e professionale del mercato musicale contemporaneo. Un’enfatica rappresentazione dell’esistenza umana, tra emozioni distopiche, dolcezza, irriverenza, rabbia, gioia e frustrazione, capace di portare in scena lo straordinario spettacolo della vita in ogni sua sfumatura e chiaroscuro, mettendo in luce una molteplicità di sensazioni, stimoli e pensieri che riconfermano la perspicacia creativa di Al Vox. Dotato di una finezza d’animo di raro riscontro e di una versatilità che gli consente di spaziare agevolmente dal canto alla recitazione, dalla scrittura alla composizione e dalla fase embrionale di un progetto artistico alla sua completa realizzazione, Al Vox è uno dei rappresentati più completi, originali e innovativi del panorama musicale italiano.