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RECENSIONE Sistema Solare di Massimo Manna

A cura Di Riccardo Gramazio (Ricky Rage)

Nel suo Sistema Solare, Massimo Manna inserisce tutto ciò che prova e che percepisce, le sue influenze chitarristiche, la sua visione, la sua voglia continua di esplorare. Il risultato è realmente un viaggio onirico, spaziale, dinamico e affascinante. In mezz’ora circa di musica questo interessante e completissimo artista pavese ci regala concetti sonori ispiratissimi, figli del rock impegnato, del progressive, ma non soltanto. Molto chiari, di fatto, l’impatto pop e la voglia di raggiungere pubblico. Già, perchè anche se il disegno può apparire tecnico ed elaborato, Massimo prova sempre e comunque a sfiorare le corde di tutti, trasformando la sua chitarra in una voce incredibilmente carica di sfumature eleganti. Il concept è suggestivo: si parte da Plutone e si raggiunge il Sole, e ogni passo musicale non è altro che una dedica ai pianeti, al mistero, all’infinito. E la Terra? Beh, ciò che ci riguarda da vicino è colmo di passione, di vita. Elementi, questi, che si sentono eccome. David Gilmour, Tommy Emmanuel, John Petrucci, Santana, ma anche Dodi Battaglia (Massimo come musicista deve moltissimo ai Pooh) influenzano e ispirano i fascinosi dieci brani che compongono Sistema Solare, album raffinatissimo e da ascoltare tutto di un fiato, proprio come sto facendo io ora, mentre digito il mio sentire sulla tastiera. Siamo a Marte in questo preciso istante, uno dei brani più belli e se vogliamo più dark del lotto. Manna ha composto e suonato ogni cosa dell’album, cosa notevole e che gli permette di guadagnare ulteriore punti. Difficile analizzare le tracce singolarmente; tutto suona in perfetta armonia e, come detto, il disco sembra davvero essere composto da un solo lunghissimo pezzo, da un solo lunghissimo viaggio strumentale…

Nel frattempo sono arrivato su Venere. E qui la bellezza è protagonista assoluta, esaltata dalla luce di un intro zeppo di colore, melodia e positività.

E come Massimo dichiara nel retro della copertina: «Dove le parole finiscono… inizia il viaggio!» E che viaggio, signori, qui si vaga realmente nello spazio, e lo si fa alla grande. Questo disco è una chicca. Non perdete tempo e piazzatelo immediatamente… E già che ci siete, recuperate l’intervista pubblicata non troppo tempo fa.

https://www.facebook.com/Massimo-Manna-102440124479621

 

https://www.youtube.com/channel/UC-byBs9yaxAYEqkWgOkm8aQ

 

 

 

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