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RIFIUTI SPECIALI è l’album d’esordio di RIBALTAVAPORI

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Rovine romane e castelli di rabbia, rancori arroccati e amori come piccole opere d’arte, e poi colline, lagune e campagne. RIFIUTI SPECIALI di RIBALTAVAPORI è un album di confine: traccia una linea immaginaria tra quello che siamo stati e quello che saremo, e ci permette di rimanere lì, in piedi, ad osservare.
Nove affreschi ricchi di dettagli, che ci ancorano al presente. E se vivere vuol dire affrontare i rapporti umani con le mani ancora sporche di memorie, passioni e debolezze del passato, possiamo trattare questi “scarti” come se fossero “rifiuti speciali”: classificarli, raccoglierli e trasformarli in concime per tutto quello che vogliamo diventare.
Ascolta il disco: https://spoti.fi/3HygPxy

 

“Sogni, memoria, violenze, ingenuità, litigi, inerzia, passione, superficialità. Tutto questo troviamo in “Rifiuti speciali”. Persone o esperienze di cui ci vorremmo liberare o che sono uno scarto agli occhi dei più. Per me è impossibile e dannoso rimuovere ciò che è scomodo. Ed eccoli lì, i miei rifiuti con le loro sirene speciali, a ricordarci la singolarità della vita.”
RIBALTAVAPORI, in questo suo disco d’esordio, ci porta all’estremità nord orientale dei nostri pensieri, con nove canzoni che vanno dal pop rock, all’indie, passando per un mondo alternative che non tralascia riferimenti britpop e preziosi inserti funky. Lo fa con la “scontrosa grazia” della città che lo ospita, Trieste, e con testi che sanno coniugare uno sguardo acuto e raffinato sul mondo e la dolce benevolenza di chi ha saputo far pace con le proprie fragilità.

Al fianco del cantautore, in qualità di produttore artistico, Sesto, songwriter a sua volta, producer e sound engineer: negli anni, grazie alle esperienze live e in studio, si è avventurato negli Stati Uniti, in Sudamerica e in tutta Europa, scoprendo nuova musica e lasciandosi contaminare da essa.
Metà sardo e metà catalano, Antonio Uras, in arte RIBALTAVAPORI, porta dentro di sé il fascino delle terre di confine. Nella sua penna, umori come piccoli approdi ed emozioni come colline che interrompono la monotonia dei campi, pensieri sospesi sui moli, in bilico su antichi pontoni galleggianti che si intravedono appena, tra le nebbie del porto.

Il termine RIBALTAVAPORI è preso in prestito dal dialetto triestino: è il nome che si usa da sempre per il latterino (Atherina Hepsetus), un pesce di mare dalla mole piccolissima, povero ma amatissimo, di cui non si scarta nulla. Come nella musica di questo cantautore.

 

RIBALTAVAPORI PARLA DEL DISCO “RIFIUTI SPECIALI”
TRACCIA PER TRACCIA
“Martello e cefalea” è una litigata di coppia. Uno dei due rimane solo in macchina. Cerca di trattenere la rabbia, poi si lascia andare nella scrittura.
“Bianca” parla di quel che resta del pranzo di Natale, di quel senso di smarrimento che lascia la tavola quando rimane vuota. Le macchie della tovaglia rappresentano tutti i problemi irrisolti di una famiglia che si ritrova durante le feste.
“Saracinesca” nasce da un sogno. Racconta il mondo dagli occhi attenti di una saracinesca, alla quale regalo la vista per descrivere quel che ci circonda da una prospettiva inusuale.
“Monetina” è tutto quello che ci sembra insignificante all’apparenza, ma che poi ci rendiamo conto non esserlo.
“Ormai è giovedì” è una canzone che parla del mio caratteraccio, della mia pigrizia. Parla della fugacità del tempo, che pare scivolare via di mano e dell’incapacità umana di farsene una ragione.
“Lenezza” significa sollievo, carezza. Non c’era parola più giusta per questa canzone. È la storia di una ragazza che ha sofferto molto.
“38°” in una calda giornata e nottata al mare tra due innamorati, che vorrebbero il tramonto e l’alba durassero ore, come in Islanda.
“Iveco”. La mia ossessione per gli odori. Da uno in particolare mi sono fatto trasportare in un viaggio, dentro la mia infanzia.
Gli “Ingenui” sono tra i rifiuti speciali di questo disco. Tra le persone più preziose dal mio punto di vista, mentre per questo nostro mondo non sono altro che gente di seconda classe.

TRACKLIST
1. Martello e cefalea
2. Bianca
3. Saracinesca
4. Monetina
5. Ormai è giovedì
6. Lenezza
7. 38°
8. Iveco
9. Ingenui

 

CREDITI DEL DISCO
Music and lyrics: Antonio Uras
Lyrics: Alessia Mascarin
Guitar: Antonio Uras
Bass: Francesco Candura
Drums: Toni Bruna
Mastering engineer: Riccardo Carioti
Co-producer: Antonio Uras
Executive producer: Sesto

 

RIBALTAVAPORI | BIOGRAFIA
RIBALTAVAPORI è un progetto musicale nato a Trieste, città la cui ricchezza sta nella diversità, nell’appartenere a diverse identità e provenienze. Allo stesso modo RIBALTAVAPORI non ha la pretesa di rientrare in un unico genere: incarna diverse influenze musicali e non si pone paletti o definizioni, è ampio e corale, “pop” nel vero senso del termine. RIBALTAVAPORI fa un viaggio di mare, non ti anticipa nulla, ti lascia immaginare.

RIBALTAVAPORI, alias di Antonio Uras, è un giovane ragazzo di origine metà sarda e metà catalana, nato e cresciuto a Pordenone. Dopo aver militato in vari gruppi nella sua città si prende una pausa dalla musica, fino a quando, una volta trasferitosi a Trieste, acquista una chitarra classica e ricomincia a suonare.

Il nome RIBALTAVAPORI è preso in prestito dal dialetto triestino: il termine, composto da due parole italianissime (ribalta e vapori), è utilizzato per indicare i latterini, una specie ittica caratterizzata da dimensioni molto piccole e ampiamente usata nella tradizione culinaria triestina. Il nome del progetto, che fonde due parole già esistenti per formarne una nuova, richiama sicuramente i gusti semplici e un indiscusso amore per il mare, grande fonte di ispirazione per il cantautore.

Dopo un EP e le canzoni ORMAI È GIOVEDÌ, BIANCA e SARACINESCA, pubblica a maggio 2023 il suo disco d’esordio, prodotto artisticamente da Sesto.

Link:
https://www.facebook.com/ribaltavapori
https://www.instagram.com/ribaltavapori/

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