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UDINESE JUVENTUS 0-3: LA “VECCHIA SIGNORA” DOMINA, VINCE E CONVINCE!

L’avventura della Juventus in Serie A riparte proprio da dove si era conclusa a giugno, dal manto erboso dell’“Udinese Arena” e, oggi come allora, è caratterizzata da tre preziosi punti, che consentono a Madama di issarsi da subito in vetta alla classifica del campionato. Decisamente da applausi i primi 45’ della squadra di Allegri, a bersaglio con Chiesa, Vlahovic (rigore) e Rabiot.
La Juve ha dimostrato di possedere una cattiveria agonistica totalmente diversa rispetto a quella della scorsa stagione, con i nuovi innesti Weah e Cambiaso già perfettamente integrati nei meccanismi della locomotiva zebrata e con il reparto offensivo che rappresenta partita dopo partita una solida garanzia, grazie alla ritrovata “gamba” di Chiesa e al cinismo di Vlahovic. Positivo nella ripresa l’ingresso del rientrante McKennie (reduce da un prestito semestrale in Premier League), perfetto tanto in fase di ripiegamento, quanto di spinta.
PRIMO TEMPO UDINESE-JUVENTUS
Nemmeno il tempo di inaugurare la prima frazione di Udinese Juventus che dopo 2’ la formazione sabauda passa in vantaggio con un acuto di Chiesa (già a bersaglio due mesi fa in questo stadio, ndr), figlio di una leggerezza di Zarraga e di un possesso recuperato con ferocia da Vlahovic. Trovandosi con il pallone fra i piedi al limite dell’area di rigore, il numero 7 decide di scagliare un destro potente e preciso che passa sotto le gambe di Bijol e si insacca nell’angolino alla destra di Silvestri.
Quattro giri d’orologio più tardi, Cambiaso semina il panico sulla fascia destra dei padroni di casa, beneficiando di un’imbucata di Rabiot: l’ex Bologna è murato soltanto dal piede dell’estremo difensore avversario. Episodio chiave al 19’: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il braccio largo di Ebosele su giocata di Alex Sandro induce Rapuano ad assegnare il penalty agli uomini di Massimiliano Allegri.
Dagli 11 metri si presenta Vlahovic: il serbo è una sentenza, spiazza Silvestri e porta la Juventus sul 2-0.
Reazione d’orgoglio dell’Udinese con Walace al 25’, ma il suo tentativo dalla distanza termina alto sopra la traversa e consegna le due squadre al cooling break.
Impreciso poi, al 37’, il sinistro a giro di Zarraga, imbeccato ottimamente da Beto. Pericoloso al 45’ Cambiaso, che esplode un sinistro dal limite e fa correre un brivido lungo la schiena dei tifosi friulani.
Un minuto dopo, Thauvin impegna con il sinistro Szczesny, il quale smanaccia in calcio d’angolo.
Al 48’, in pieno recupero, un’incornata di Rabiot su un cross al bacio di Cambiaso (smarcato da un meraviglioso colpo di tacco di Chiesa, ndr) consente alla Juventus di andare negli spogliatoi avanti di tre reti.
SECONDO TEMPO UDINESE-JUVENTUS
Il secondo tempo di Udinese Juventus si apre con due doppi cambi: Fagioli per Miretti e McKennie per Weah fra i piemontesi, Zemura per Kamara e Samardzic per Zarraga tra i friulani.
Subito pimpante il centrocampista statunitense della Juve, che sguscia via sulla corsia esterna e propone un pallone insidiosissimo a centro area, capace di creare non poche apprensioni alla retroguardia locale.
Al 50’ una conclusione deviata di Thauvin fa letteralmente la barba al palo alla destra di Szczesny, il quale probabilmente nulla avrebbe potuto qualora la traiettoria fosse stata destinata in fondo al sacco. Ebosele, vittima dei crampi, cede il posto a Ferreira al minuto numero 57.
120 secondi più tardi Lovric tenta di sorprendere l’estremo difensore rivale con una botta da fuori, senza però inquadrare lo specchio della porta, cosa che invece accade al 60’ (reattivo Szczesny, palla bloccata).
Al 63’ è Samardzic a chiamare in causa il portiere della Vecchia Signora, ancora una volta bravo a leggere in anticipo la battuta a rete degli avversari.
Al 66’ Success rileva Thauvin, nel tentativo, messo in pratica dal tecnico Andrea Sottil, di cercare una disperata rimonta e pochi istanti più tardi Lovric si divora clamorosamente la palla dell’1-3.
Sostituzione per Allegri al 70’: Samuel Iling-Jr rimpiazza Andrea Cambiaso, autore di un’ottima prestazione. L’inglese al 73’ impatta la sfera di testa su traversone di McKennie, ma non trova la porta.
Al 75’ debutto in campionato con l’Udinese per Lorenzo Lucca (out Beto), mentre al 77’ Milik prende il posto di uno stremato Chiesa.
Al 79’ Iling-Junior con un delizioso scavetto premia l’inserimento in area di Vlahovic: l’ex Fiorentina insacca in tuffo, ma l’arbitro annulla per posizione di partenza irregolare del numero 17.
Un insormontabile Szczesny miracoleggia ancora all’82’: prima sull’incornata di Perez, poi addirittura respingendo con il volto la sassata di Lucca da distanza ravvicinata.
Momento storico all’85’: nella Juventus fa il suo esordio ufficiale in prima squadra e in Serie A il turco Kenan Yildiz, talento della Next Gen.
La gara approda nella parentesi del tempo di recupero (300 secondi) senza vivere particolari sussulti e anche i 5 giri d’orologio finali non si rivelano forieri di particolari emozioni.
Udinese Juventus finisce 0-3, con i torinesi che rispondono alle vittorie di Napoli e Inter e si lanciano sin dalla prima giornata all’inseguimento dello scudetto.
TABELLINO UDINESE-JUVENTUS 0-3
UDINESE (3-5-2): Silvestri; Kabasele, Bijol, Perez; Festy Ebosele (57’ Ferreira), Zarraga (46’ Samardzic), Wallace, Lovric, Kamara (46’ Zemura); Beto (75’ Lucca), Thauvin (66’ Success). A disposizione: Piana, Malusà, Guessand, Quina, Abankwah, Aké, Semedo, Camara, Pejicic, Nwachukwu. Allenatore: Andrea Sottil
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Danilo, Bremer, Alex Sandro; Weah (46’ McKennie), Miretti (46’ Fagioli), Locatelli, Rabiot, Cambiaso (70’ Iling-Junior); Chiesa (77’ Milik), Vlahovic (84’ Yildiz). A disposizione: Pinsoglio, Perin, Gatti, Pogba, Kostic, Huijsen, Rugani, Soulé, Nicolussi Caviglia. Allenatore: Massimiliano Allegri
ARBITRO: Antonio Rapuano (Rimini)
MARCATORI: 2’ Chiesa (J); 20’ rig. Vlahovic (J); 48’ pt Rabiot (J)
AMMONITI: 27’ Alex Sandro (J); 31’ Kabasele (U); 35’ Danilo (J); 95’ Locatelli (J)
RECUPERO: 5’ pt; 5’ st.

di Alessandro Nidi

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