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Frosinone-Juve: l’esultanza che non t’aspetti

Avevamo lasciato Cristiano Ronaldo in lacrime per aver spettinato il giocatore del Valencia, lo abbiamo ritrovato in uno stadio -nuovo- di una provincia del Lazio che di sicuro manco sapeva esistesse.

Lo aspettavamo arrabbiato, implacabile vendicatore del torto subito a suon di reti, lo abbiamo visto provare a sfondare per 80’ la difesa coriacea del Frosinone con un record impressionante di tiri, fino all’81’ quando il suo gol ha fatto esplodere un’esultanza selvaggia e liberatoria che mai nessuno avrebbe potuto credere col Frosinone.

Contro ogni previsione la Juventus, in versione turn over necessaria per gli impegni Champions, gioca un primo tempo non esaltante, ingabbiata da un Frosinone ben schierato e bravo a stringere tutti gli spazi ed è solo l’innesto di un Bernardeschi strepitoso che cambia le sorti del secondo tempo.

La Juventus non segna subito dieci reti nel primo tempo, soffre il pullman schierato dalla squadra di casa e di conseguenza si scatenano le folle social di #allegrivattene, richieste di bel giuoco, critiche e apocalittiche previsioni di disfatta, vuoi per la condizione fisica ancora da perfezionare, vuoi per l’intesa tra i giocatori ancora da amalgamare.

Eppure, con l’adrenalina a mille dopo il gol di Ronaldo, la sensazione è che nella calda serata di Frosinone, accanto a molti dubbi si siano trovate anche alcune certezze: Federico Bernardeschi, cresciuto fisicamente e psicologicamente, determinante a ogni suo ingresso in campo e Cancelo, per il quale non finiremo mai abbastanza di ringraziare l’Inter.

(Scassandra)

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